Torno, perché tutti tornano. Torno soprattutto perché oggi per il secondo anno consecutivo ho pagato il dominio di un blog nel quale nel corso dei dodici mesi passati non ho scritto neanche una parola. E per la prima volta mi è sembrato un grande spreco.
Capita che si diventi mamma e ci si dimentichi di restare anche donne. Lo so, ne ho scritto e riscritto, parlato e riparlato, ma ancora mi stupisco di come ogni volta, per ogni nuova mamma che arriva, anche per quella più lontana dalla maternità che conosco, c’è una pezzetto della lei donna che sparisce. O si nasconde per un po’.
Ho (abbiamo??!) un concetto dell’amore sbagliato. Lo so, ma ogni volta ci casco di nuovo. Confondo l’amore con il mutuo soccorso. Magari la colpa è di Candy Candy, del suo cazzo di spirito da crocerossina che ci sembrava tanto nobile da bambine, ma troppo spesso penso che amore sia salvare, o meglio essere salvate, dall’infelicità.
Post in collaborazione con habu.it
Qualche tempo fa mi trovavo seduta ad un tavolo di, per lo più, sconosciuti, quasi tutti senza figli e, pure, tutti più giovani di me. Si parlava di lavoro, di gestioni dei clienti, di libri, ma (te pareva), gira che ti rigira, ci siamo incastrati sull’argomento genitorialità. Io allora, forte anche del fatto che non avrei avuto un contradditorio di spessore, mi sono sentita di affermare che con un figlio di sei anni ero ormai fuori dal tunnel.