Qualche sera fa siamo stati a cena da un’amica della mamma. A cena c’era anche una bambina piccola che era la figlia dell’amica della mia mamma. Questa bambina piccola, dicevano i grandi, è tanto brava, non piange mai e non vuole nemmeno stare sempre in braccio. Secondo me questa bambina è solo piccola ancora ma i grandi queste cose non le capiscono.
Comunque l’amica della mia mamma, insieme al babbo della bambina piccola, hanno raccontato alla mia mamma e al mio babbo, ma c’erano anche le mie zie ad ascoltare, che la bambina piccola la sera si addormenta da sola senza la ninna nanna cantata dalla sua mamma mentre fa il giro della camera tante volte, come fa la mia mamma. Questa bambina la mettono nel suo lettino e lei dopo un pochino dorme anche se la mamma e il babbo stanno in un’altra stanza. Io queste cose non le volevo proprio ascoltare: è per questo che ho frignato per tutta la cena.
Io lo sapevo che non doveva ascoltare nemmeno la mia mamma ché, alla fine della cena, ha detto, che l’avrebbe fatto anche lei. Con me. Io non ci ho creduto solo che lei ha continuato a ripeterlo per tutto il fine settimana. L’ha detto anche alla nonna che però, me l’ha detto in un orecchio, mica era d’accordo, al nonno, alle zie, a tutti insomma come fa lei di solito.
Anche ieri me l’ha ripetuto tante volte che da lunedì, che sarebbe oggi, anche io sarei finito ad addormentarmi nel mio lettino, da solo e senza passeggiatine intorno al letto. E io mi sono preoccupato. Infatti sapete cosa ho fatto ieri? Mi sono addormentato senza fare storie, appena finito di bere il latte, in braccio alla mia mamma. Non ho fatto la passeggiatina ma almeno ero in braccio e non da solo nell’altra stanza. Spero di averli convinti la mia mamma e il mio babbo che anch’io sono un bambino bravo e che non mi merito tutta quella sofferenza.
Mamma, babbo pensateci bene!
A me (non) piace immaginarla così