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Dov’è che sbaglio?

Situazione n. 1

Io sono in bagno e mi trucco, Pietro è dietro di me in pericoloso silenzio. Faccio un respiro carico di coraggio, mi volto e lo trovo che si sta beatamente lavando le mani nel water. Continua a Leggere

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Il tango della gelosia

Mi chiedo a che età uno inizi ad essere geloso.

Me lo chiedo da gelosa cronica che ricorda perfettamente la prima volta in cui è stata gelosa della sorellina di pochi mesi. Me lo chiedo da disturbata mentale che quando vede la mamma giocare col nipote (che poi sarebbe mio figlio) è contenta ma anche no. Me lo chiedo da persona emotivamente instabile che quando vede passare una bella ragazza mette il broncio di default.

Me lo chiedo da groviglio di contraddizioni quale sono che, nonostante tutto, non è gelosa del proprio figlio. O almeno non ancora.

Me lo chiedo perché nel Nano inizio ad intravedere degli sprazzi della mia stessa gelosia, nei mie confronti, nei confronti dei nonni, quando si tratta di avere altri bambini intorno.

Me lo chiedo perché vorrei davvero prevenire. Me lo chiedo perché non posso non domandarmi se la gelosia fa parte di quel carico di dna che, involontariamente, gli ho trasmesso o se è una mera questione di educazione che può essere corretta a suon di buon senso e iniezioni di sicurezza e autostima.

Le stesse iniezioni che sono mancate a me.

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Scusi, lei

Non fai in tempo a digerire il fatto che sei diventata mamma che ti ritrovi col primo stagista di turno che ti dà del lei.

Più che altro dovrei scrivere non fai in tempo a digerire il fatto di avere uno stagista che questo già ti dà del lei. Ma dico io: Sembro autoritaria? Sembro una dalle mille e una formalità?

Sembro adulta?

No, perché, tra l’altro indossavo anche jeans strappati e bikers.

È (alla fine ho fatto il copia e incolla da word che, tra tutti quelli che mi avete consigliato, sembrerebbe essere l’unico metodo funzionante per la è maiuscola) che questi ragazzini hanno tanta educazione ma poca ragion critica. Va bene l’essere educati, per carità, ma non si può semplicemente applicare il comandamento: Alle persone più grandi ci si rivolge con il lei senza pensare a chi si ha davanti. O no?

La fantasia, l’improvvisazione, il buonsenso. Questo voglio insegnare a mio figlio.

E a non dare del lei a nessuna delle giovani donne sotto i 60 anni che incontrerà sulla sua strada.