Pit è tornato ieri dopo quindici giorni al mare con i nonni. Quindici giorni durante i quali io mi sono lasciata andare alla nostalgia.
pessime madri
che sono una pessima madre?
Perché in caso contrario, a sostegno di cotanta affermazione, ci sarebbe la seguente foto
scattata da me stamattina nella quale, sadicamente, ritraggo mio figlio trascinato al mio seguito in ufficio che dorme sopra ad un divano (che ne ha viste di ogni) con delle simpatiche mollettine col quale, a sua insaputa, il mio collega burlone l’ha decorato.
Sono finalmente lieta di darvi il benvenuto nel club delle pessime madri. L’idea era nata diversi mesi fa, con un post nel quale facevo coming out dicendo di essere una pessima madre. Altre mamme si sono unite e l’outing di gruppo è proseguito soprattutto nei commenti degli ultimi post.
Già mi vedo tronfia come un tacchino, donna di mezza età ma ancora elegante, presentarmi alla cerimonia del Premio Strega in total Etro stringere le mani e dire con finta modestia: “Eh sì, l’ho tirato su a latte e compendi di grammatica italiana“.
E ancora: “Anch’io ho lavorato come giornalista per qualche anno. Poi per amor suo ho sacrificato la carriera. Ma oggi, tutto questo mi ripaga dei sacrifici fatti. Abbiamo comunque un progetto a quattro mani al quale lavorare”.
Io ci provo, non si sa mai. Anche se non sono tanto sicura che per il Premio Strega ci sia una vera e propria cerimonia di consegna.
E comunque se succedesse davvero, nonostante il total Etro, non sono sicura che in fondo, in fondo un po’ non rosicherei.
Sono proprio una pessima madre.