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Di sveglie che suoneranno presto. Troppo presto?

Ciao, chi vi parla è la stessa persona che un anno fa, con figlio poco più che seimesenne, ha piazzato una scenata senza precedenti, durata per giorni, perché il suo bambino doveva, assolutamente, categoricamente, essere mandato subito all’asilo nido.

La storia racconta, poi, di un inverno passato con Nano coccolato a casa dei nonni, pochi malanni e molta serenità. Per il piccolo, almeno. I primi passi mossi, lo svezzamento, come giocare e con che cosa. Tutte le sue prime volte, Pit ha avuto la fortuna di viverle in un ambiente protetto, dove quattro, a volte sei o otto, occhi erano dedicati solo a lui. E io sono contenta di com’è andata.

Talmente contenta che se mi guardo indietro mi tocca ammettere che stavo sbagliando.

Mi spiego. Non sono diventata contraria agli asili nidi, né agli asili nidi per i bambini troppo piccoli. Credo che siano una valida opportunità, laddove i costi non siano troppo alti, per permettere ai genitori di lavorare ma anche per tornare a respirare un po’ di libertà. Queste considerazioni nascono proprio perché Pietro dalla prossima settimana inizierà ad andarci.

Però penso anche che, se è vero e indiscutibile che per molte l’asilo è una necessità, non è ugualmente vero che al bambino “fa sempre bene” andare all’asilo quando ha pochi, pochissimi mesi. Mi faceva notare una mia amica due cose (che sono poi alla base di questo post). La prima è stata una sua frase, banale quanto illuminante, con la quale mi ha carinamente detto che non sono i bambini a non essere pronti al cambiamento – i bambini si adeguano a tutto – ma sono le loro mamme a non esserlo. A non essere pronte a lasciare il proprio figlio a cure, sicuramente attente ma meno accorte di quelle di una nonna o della stessa mamma. Lasciare il proprio bimbo per qualche ora, sapere che in qualche modo sta crescendo, e che lo sta facendo non sotto ai suoi occhi: a questo le mamme devono essere preparate e spesso non lo sono, è vero. La seconda osservazione della mia amica-guro è che, osservando sua figlia giocare con altri bimbi, si è accorta che quelli che vanno al nido sono bambini che, più di altri, rimarcano il concetto del questo è mio e non lo fanno di certo per egoismo. Solo che, dovendo condividere spazi e giochi, sanno che non tutto è loro e che, spesso, per avere quello che vogliono devono “sudare”.

E, per carità, sono concetti giusti che se me lo regalassero di certo Pit non lo lascerei figlio unico proprio per questa storia della condivisione però, ecco, lei me ne ha parlato e io ho ripensato alla mia infanzia, a quella della maggior parte delle persone che conosco, passata spensierata, sotto gli occhi dei nonni, della mamma, di una zia. Un’infanzia che vive il primo “trauma” della scuola a tre anni e non a sei mesi. Mi viene da pensare che la settimana prossima mio figli prenderà quei ritmi che scandiranno la sua vita per i prossimi 17 anni (anno più, anno meno). E sono contenta di avergli regalato un anno così.

Sono ugualmente entusiasta di iniziare con l’asilo. D’altra parte i ritmi del lavoro sono quelli che sono e avevamo la necessità di un aiuto “esterno”. Mi auguro di essere pronta, di saper interpretare il grado di apprezzamento di mio figlio verso la nuova avventura e di sapere intervenire se le cose non andranno come spero.

E poi, è vero che la sveglia suonerà presto, prestissimo, ma volete mettere, in quelle rare mattine di non lavoro, uscire col pigiama sotto alla tuta e infilarsi di nuovo sotto le lenzuola dopo aver lasciato il Nano a “scuola”?

 

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47 Commenti

  • Rispondi Laura 28 Agosto 2014 alle 11:57

    …a rapporto mamma di Nana che a Ottobre inizierà ad andare all’asilo…
    mi sono ritrovata ad avere i tuoi stessi pensieri…e a mente lucida sono contenta che Margherita inizi l’asilo a 16 mesi e non prima ( grazie anche all’aiuto della SantaNonnaeSuocera che se l’è tenuta amorevolmente fino ad adesso), sono contenta che inizia ad affacciarsi in un mondo di bambini e meno di adulti…che inizi a “sudare” per giocare con qualcosa non semplicemente perchè lo rtirova nella scatola dei giochi, sono contenta che possa scoprire che bisogna imparare ad interagire anche con qualcuno che non ti guarda sempre con gli occhi del’amore…e sono contenta che lo faccia all’età in cui non è ancora pienamente consapevole di tutto il mondo che le sta intorno…
    Detto questo sono contenta anche io che per i suoi primi 16 mesi sia stata la principessa di casa e che le sue prime volte importanti ( non perchè quelle che verranno lo saranno meno…) sianno avvenute sotto gli occhi di mamma/babbo/nonni…
    Per la sveglia ci stiamo lavorando…:)

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 28 Agosto 2014 alle 11:59

      Ma non pensi che, per tutto questo, 16 mesi sono troppo pochi?

      • Rispondi Laura 28 Agosto 2014 alle 12:08

        beh adesso io vedo Margherita iniziare a capire le cose che le dici quindi sì…penso sia decisamente una bella età per mandarla al Nido…non è troppo grande nè troppo piccola…secondo me è decisamente giusta…
        poi è molto soggettivo…io vedo Margherita al parchetto che vuole giocare con gli altri bambini, ma non sa bene come approcciarsi perchè non è abituata, vedo che però ha voglia di scoprire cosa fanno tutti insieme, quindi sono molto contenta che lo possa fare al Nido…secondo me sarà una grande esperienza per lei…

        • Ceraunavodka
          Rispondi Ceraunavodka 28 Agosto 2014 alle 12:15

          sì, sicuramente hai ragione. A volte mi piacerebbe sapere cosa pensano senza, per forza, dover tirare ad indovinare, provare ad interpretare, ipotizzare, supporre. Solo questo.

          • Laura 28 Agosto 2014 alle 16:08

            c’è tempo….:)

  • Rispondi Lucia Malanotteno 28 Agosto 2014 alle 12:00

    il nido è una gran bella cosa, poi ognuno si organizza come meglio può. io mollerei il pupo al papà in quelle rare mattine di non lavoro, che comunque uscire in pigiama è sempre un trauma! In bocca al lupo! A te, che come scrivi lui si abituerà ed ambienterà in due nano secondi!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 28 Agosto 2014 alle 12:01

      Crepi, crepi. Per ora resto ottimista ma con possibilità di ricredermi.

  • Rispondi rina 28 Agosto 2014 alle 12:11

    Anche il mio cucciolino inizierà settimana prox il nido ( a proposito il tuo dove andrà?) e rispetto alle mille paure del distacco, dei mille raffreddori che ci saranno,ecc..vince la tanto agognata libertà visto che quest’anno per darci una mano si sono avvicendate mamma e suocera per tenere il pupetto a casa…CASA NOSTRA A PERUGIA, non so se comprendi cosa ciò abbia significato???????

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 28 Agosto 2014 alle 12:13

      Posso immaginare. Tiglio 1. Tu? Dai, dammela ‘sta gioia…

      • Rispondi rina 28 Agosto 2014 alle 12:26

        non ci crederai ma ho appena mandato fax di rinuncia perchè mi avevano scartato nella prima graduatoria e quindi ci siamo organizzati con un asilo privato…ma facciamoli incontrare presto però magari davanti ad un aperitivo delle mamme!

  • Rispondi mumblemum 28 Agosto 2014 alle 12:21

    Durante le prime settimane (forse) ti sentirai tantissimo in colpa, poi arriverà il momento in cui non ti saluterà nemmeno e si fionderà felice nella sua stanza e sulle sue maestre…
    Sei una brava mamma, non dubitarlo mai!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 28 Agosto 2014 alle 12:30

      Ma sai che già nelle ultime settimane mio figlio ha iniziato questo atteggiamento (preventivo, mi sono detta io) di ignoramento totale della genitrice.

      Ti par normale?

  • Rispondi lucreziapericolleghi 28 Agosto 2014 alle 13:39

    Eccomi.Mia figlia ,20 mesi, inzierà tra un paio di settimane nonostante la disponibilità dei nonni.E ce la mando per vari motivi: il primo, e più importante, è perché vedo che a casa si annoia…..i nonni, per quanto preziosi, non saranno mai in grado si stimolarla quanto le educatrici appositamente preposte (non tanto mia mamma che, essendo insegnante elementare, fin’ora ha svolto un egregio lavoro con Michela quanto mia suocera che è un guaio!).E un altro motivo è che non parla, non dice nemmeno mamma o papà, dice solo si.E spero nell’imitazione degli altri bimbi.Come pure spero che impari a mangiare sola…..insomma, ne vedo solo aspetti positivi.

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 28 Agosto 2014 alle 14:35

      Ma magari semplicemente non è pronta. Non lo so. Spero di non rimangiarmi tutto quello che ho pensato sulla bontà dell’asilo e di capire che Pit si sta trovando bene

  • Rispondi Mammaalcubo 28 Agosto 2014 alle 14:37

    Io sono sicuramente la meno adatta a dar consigli in questo caso, e infatti non lo farò (il mio primo è stato con i nonni fino ai tre anni e il secondo è stato a casa con me, sempre fino a tre anni, perchè mi ero licenziata).
    Ti faccio solo un grossissimo in bocca al lupo, in attesa di leggere come andrà 🙂

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 28 Agosto 2014 alle 16:06

      apprezzo la discrezione, ma sapere come la pensano gli altri a me piace 🙂

      Crepi comunque. Ti farò sapere

  • Rispondi lucreziapericolleghi 28 Agosto 2014 alle 15:11

    Mmmm….non saprei.O meglio, a 20 mesi credo di poter ancora scegliere io cosa sia giusto per lei e io credo che tra lo stare a casa sul divano a cercare diversivi e stare insieme ad altri bimbi a correre, leggere, colorare, etc., non ci siano dubbi cosa un bimbo preferirebbe fare di più. Piuttosto bisogna vedere se sono pronta io….o almeno mi sono imposta di non cedere al primo pianto e di non considerarlo come sinonimo di poca propensione di Michela verso la cosa quanto come difficoltà ad affrontare il cambiamento. Per ora, ti ripeto, ne vedo la necessità per i motivi che ti ho detto.Poi vedremo come andrà. Ti aggiorno 😉

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 28 Agosto 2014 alle 16:06

      Sì, che sarai pronta. Aspetto di sapere come andrà.

    • Rispondi Laura 28 Agosto 2014 alle 16:16

      condivido in toto…( anche se sempre siano lodate le sante nonne…)

  • Rispondi ElisaMammadiGnomo 28 Agosto 2014 alle 16:59

    Il mio Gnometto ha quasi 18 mesi e va al nido da quando ne aveva 11.
    non ci è andato perchè io dovevo per forza tornare al lavoro ma perchè, onestamente, non riuscivo a starci dietro.
    è un bambino vivace e impegnativo, io mi stanco fisicamente con facilità e non abbiamo parenti vicini.
    avevo provato a chiedere un aiuto da una babysitter ma gnometto era chiaramente annoiato e poco stimolato. quando gli si avvicinava un bambino si illuminava e gongolava.
    ho cercato in lungo e in largo un asilo che mi desse la sensazione di affetto e “famiglia” e ho trovato un micronido in cui, al primo incontro, gnometto ha pianto quando l’ho portato via e la maestra se l’è sbaciucchiato più di una zia. durante il giorno le maestre ci mandano foto e video dei bimbi e se mi gira posso suonare ed entrare quando mi pare.
    quest’anno ci avevano anche preso al comunale ma ho rinunciato perchè se gnometto è pronto per il nido, non è pronto a lasciare un ambiente che conosce già e visi che gli sono amici. ha fatto dei progressi enormi in questi mesi e la collaborazione costante con le maestre ha permesso anche a me di imparare molto. credo che un po’ loro stiano riempiendo il vuoto che si era formato per la mancanza di nonni nella vita quotidiana di gnometto.
    c’è da dire che si è anche ammalato tantissimo e che quest’anno nemmeno provo a cercare di lavorare perchè temo che rimarrà a casa tre quarti del tempo di nuovo…ma vivo nella pia illusione che con gli anni si rinforzi e che alle elementari non perderà un giorno di scuola!

    (siccome sono una pessima madre, mi riempie di gioia vederlo sgattaiolare via dalle mie braccia quando addocchia i suoi amichetti o qualche gioco che gli piace. adoro l’idea che abbia una vita al di là di me e del nostro rapporto.)

    detto ciò…FORZA PIT ma soprattutto FORZA MAMMA DI PIT!!!!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 29 Agosto 2014 alle 10:20

      Hai fatto benissimo. Avrei fatto esattamente la stessa cosa. Il mio è un discorso da “privilegiata” in qualche modo che, per un po’, si è potata permettere di scegliere. Ripeto hai fatto benissimo e hai tutta la mia stima 🙂

  • Rispondi Daria Belocchi 29 Agosto 2014 alle 0:36

    …ecco argomento che ho sempre evitato… 25 anni io e 21 mesi lui.. 1 settembre NIDO.. sai concordo pienamente con ciò che dici o meglio scrivi. . Il nido è utile da alla mamma quel po di libertà che altrimenti non esisterebbe.. A io stessa ero contraria a mandarlo prima.. troppo piccolo e troppo mio, ho avuto un grande aiuto da mio suocero il nonno angelo custode del mio bimbo Riccardo poi mia sorella mio papà mia mamma insomma era circondato d amore e non t nego che preferirei lasciar o ancora a loro ma parliamoci seriamente meglio con altri bambini a giocare o con 2 anziani in casa?? ♡♡ un bacio daria

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 29 Agosto 2014 alle 10:22

      Dai, in bocca al lupo anche e te allora. E fammi sapere come va.

  • Rispondi Valentina 29 Agosto 2014 alle 12:20

    Eh.. bella questione questa.. Sarà che anche io ci penso spesso..
    A ottobre i nanetti inizieranno il nido (14 mesi) ed io da un lato sono contentissima per il nuovo mondo che potranno scoprire, dall’altro me la faccio sotto al solo pensiero che possano non essere sereni :(.
    Io lavoro da gennaio e fino ad oggi ho sempre avuto una baby sitter (lato negativo dei nonni troppo giovani per occuparsi dei nipoti)..
    Mah, cerco di non fasciarmi la testa prima del necessario!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 31 Agosto 2014 alle 22:09

      Dai, dai, dai. Pensiamo positivo, o almeno proviamoci.

      Comunque anche io ho (dalla mia parte) nonni giovani 🙂

  • Rispondi Lorenza 29 Agosto 2014 alle 14:06

    Ok, oggi faccio la voce fuori dal coro! Ludovico va al nido da quando aveva 5mesi e mezzo. Innazitutto per necessità, visto che dopo una settimana io sono rientrata al lavoro. E poi anche perché sono convinta che non ci sia niente di più bello che stare con persone della sua età.
    È sempre stato un bambino piuttosto sveglio e nonostante i miei timori, quando ho visto che a 5 mesi cercava gli altri bambini ho capito che per lui era giusto così. Al nido ha mosso i primi passi con supporto, è vero, ma quando ha deciso di camminare da solo era con me. Al nido gioca, corre, e impara a condividere. Perché se é vero che imparano a doversela cavare da soli è altrettanto vero che al nido non sono il centro del mondo e quindi questo li aiuta a capire che se un gioco ora è tuo tra dieci minuti è di qualcun altro.
    Insomma, per concludere, Ludovico il 10 inizia di nuovo e io sono felice che sia così. Sono felice dell’ambiente che ha trovato e dei compagni che ha. Sono felice anche che faccia da quest’anno l’orario lungo fino alle 4, non per sbolognarlo ma per seguire tutte le routine dell’asilo come gli altri compagni.

    Detto tutto questo, mia esperienza e mia opinione… in bocca al lupo mamma di Pit! Vedra che ci vorrà davvero poco ad ambientarsi 😉

  • Rispondi Francesca 29 Agosto 2014 alle 17:36

    Il punto non è l età del bambino, è il tipo di nido.
    Ci sono baby parking dove i bambini vengono ignorati, o perché sono troppi o perché le maestre non sono motivate. E ci sono Nidi dove l aria che si respira è di ambiente extra famigliare ma molto affettivo, dove le maestre sono motivate, stimolano, hanno contatto fisico, consolano, danno regole e limiti e amore.
    Io ho scelto questo tipo di nido a cui va mio figlio da quando ha 13 mesi, un nido bilingue dove un bimbo non viene mai lasciato piangere, dove si sgrida ma si spiega, si stimola, si fanno tante attività ma si lascia tanto spazio al gioco libero per sperimentare la condivisione. E al riguardo non sono d accordo sulla faccenda del “mio”, è vero il contrario: chi va al nido, in un buon nido, è più disposto a condividere invece che esigere il tutto mio. Mio figlio, vuoi per carattere, vuoi per input, non ha mai avuto la fase isterica in cui ogni cosa doveva essere sua: lui sa bene cosa è davvero suo ma non ha problemi a prestarlo.

    Le mie amiche che hanno tenuto a casa fino a tre anni hanno patito molto di più il distacco, intanto perché i figli non erano capaci di stare in altri contesti, poi perché non avevano regole o le avevano ma molto all acqua di rose in quanto super viziati da genitori e nonni, abituati ad averla sempre vinta e a non dovessi mai confrontare, e abituati a essere amati solo per il fatto di esistere.

    Purtroppo non è facile trovare una struttura valida, e io sono privilegiata perché i miei genitori pagano la retta: non fosse per loro, noi saremmo obbligati a ricorrere alla struttura del nostro paese che è terrificante, bambini lasciati a sé stessi, 30 per classe con una maestra, zero attività. Così non ha senso, tanto vale tenere a casa

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 31 Agosto 2014 alle 22:07

      Già, come al solito hai centrato il punto. Pit andrà al nido comunale (che comunque mi hanno detto essere molto buono) e vedremo come andranno le cose. Di sicuro, se vedrò che non andranno come spero, deciderò per altre soluzioni.

      Per il momento non posso che incrociare le dita. E trasmettere al Nano un po’ di relax 🙂

      • Rispondi marina 12 Settembre 2014 alle 1:01

        ciao ragazze! mi permetto di intromettermi ma ho bisogno assoluto di confrontarmi con voi….lunedi mio figlio(2 anni e mezzo) inizierà il nido o meglio la cosidetta sezione primavera anno che prepara il bimbo alla materna…io vivo in Sardegna ad alghero ma sono romana,e la mia famiglia è tutta li qui non ho nessun aiuto e poco pochissimo dal papà di mio figlio..Carlos(cosi si chiama il mio nano) è sempre con me anche se ogni 2/3 mesi riesco a portarlo dalla mia famiglia quindi nonni zii amici…perchè vi scrivo? sono in paranoia,non ce lo voglio mandare perchè mi sembra troppo presto,perchè 8 ore a questa età mi sembra una violenza non avendo la possibilità di poterlo prendere a pranzo perchè se volessi dovrei ritirarlo alle 11.45 dopo il suo pranzo! ed a quel punto pagare 250€ mensili per 3 ore mi sembra un furto allora lo mando in ludoteca che oltretutto lui ha frequentato quest anno molto volentieri tranne in alcuni casi…cosa fare?

        • Ceraunavodka
          Rispondi Ceraunavodka 12 Settembre 2014 alle 9:49

          Ciao Marina, io non so cosa sia giusto per te e per il tuo Nano. Personalmente credo che il nido ha un senso se è un’esigenza e nel tuo caso mi sembra proprio così. Però devi valutare tu se per te è una forzatura troppo grande da sopportare. Se pensi di non farcela puoi solo stringere i denti per un altro anno e farti aiutare da spazi come la ludoteca appunto. Oppure una baysitter che alla fine i costi più o meno sono quelli.

          Fammi sapere, ti faccio un grande in bocca al lupo.

  • Rispondi Giorgia 30 Agosto 2014 alle 15:59

    Ciao mamma di Pit,
    Anche noi a Settembre, doveva essere il primo ma la pupa ha la sesta malattia, quindi sarà posticipato l’inserimento al nido:
    Ce la mando, perché altro non posso fare, a Novembre tornerò al lavoro e dunque tra un incastro e l’altro proveremo questa esperienza:
    Sto male mica perché ho paura del distacco, anzi la vedo Heidi quando sta con altri bambini è felice e spensierata, cammina già, mangia da sola e quando vuole tira fuori il suo “bel caratterino” e si impone sulle cose che vuole ottenere!
    Detto ciò ho paura del mio rientro al lavoro, gli orari che facevo non sono più consoni col fare la mamma, anzi…
    Vorrei trovare un impiego part – time ma la crisi non aiuta!:(
    Comunque, mamma di Pit e mamma di Heidi (mi ci metto pure io eh?) e tutte le altre brave mamme, dobbiamo essere positive:
    Abbiamo partorito no??
    Il coraggio non ci manca!!
    In bocca al lupo a tutte!<3

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 31 Agosto 2014 alle 22:05

      Guarda, un anno fa circa ho scritto un post in cui parlavo proprio di questo. Della paura di non farcela a conciliare, a trovare l’entusiasmo per fare tutto, a fare tutto e basta. A distanza di un anno ti dico che sì, si può fare. Mettici che mi piace molto quello che faccio e che ho avuto l’aiuto dei nonni (e pure che ci sono state giornate, ma che dico giornate, intere settimane davvero nere) ma ti assicuro che, con un po’ di positività, si riesce a fare tutto.

      Inoltre il ritorno al lavoro è il modo migliore per riprendersi un po’ di libertà e di spazi per te. In bocca al lupo (aspetto di sapere come andrà)

  • Rispondi Marymamma 1 Settembre 2014 alle 11:25

    ….Eccomi!!! Oggi secondo giorno di inserimento al nido! Il mio topo ha quasi 14mesi! Lo scorso anno,poiché ero sull’orlo ( oltre l’orlo) di una crisi di nervi già a sette mesi era al nido! Povero topino ! In realtà lui si è trovato benissimo,si divertiva,giocava,si è adattato facilmente ! Il fatto e’che si è ammalato spesso….anche varicella! E li sono ancora più problemi nel gestirlo! Qualcuno ( nonna!) deve venire in soccorso..! Allora estate senza nido,è stato con noi in famiglia in giardino con i nonni! Una gioia ! Scivolo altalena piscina passeggiate gelato musichette corse contro il gatto! Ed ore… È finita la pacchia! Una mezza giornata andrà al nido e poi un po’ con i nonni! Stavolta decisione accettata serenamente, l’altra volta un delirio in famiglia… Mi hanno dato della pazza,perché era piccolo ( neanche gattonava)aveva bisogno di stare a casa ecc ecc.. Ma io stavo troppo male e avevo bisogno di ritrovare una briciola ( minuscola briciola)della mia vita di prima ( impossibile,ora lo so,ma non mi fa soffrire più molto!)

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 1 Settembre 2014 alle 11:35

      Hai fatto benissimo. Io mi sono ripresa quella minuscola briciola solo grazie ai nonni, ma era arrivato il momento di avere un aiutino esterno. Vi farò sapere come va

  • Rispondi marghe 1 Settembre 2014 alle 11:56

    quoto tutto…
    A. ha iniziato a 9 mesi, per 3 mesi è andato solo mezza giornata perchè il papà era a casa in paternità, così ha potuto fare un inserimento più graduale.
    All’inizio per noi genitori è stata dura, ma non avevamo scelta!
    Credo che l’ideale per iniziare l’asilo sia quando il nanetto cammina da solo, prima è davvero una scocciatura poverino.
    Oggi abbiamo iniziato il secondo anno, cerchiamo di andarlo a prendere il prima possibile ma lavorando tutti si fa quel che si può…
    così penso agli aspetti positivi:
    le maestre gli danno dei ritmi di vita regolari che ci aiutano anche a casa,
    i pasti sono molto vari e ben studiati per cui a casa posso anche permettermi di dargli la stessa cosa per diversi giorni (sono una pessima madre se gli dò la minestra 4-5 giorni alla settimana? a lui piace e fa tanto bene!)
    ha molti stimoli e impara tante cose che ha casa difficilmente potrebbe, in particolare a essere autonomo e a relazionarsi con altri bambini (mi han detto che quando i più piccoli piangono lui va a portargli il ciuccio)
    in più lo porteranno in piscina una volta a settimana, così non dovrò farlo io e potremo goderci un sabato mattina di supercoccole!
    ovviamente mi manca durante il giorno, ma anche per questo me lo godo di più quando stiamo insieme… e poi penso alla mia infanzia, asilo e scuola fin da pochi mesi, eppure ho pochi ricordi con le maestre e tanti tanti con la famiglia…

    speriamo in bene e in bocca al lupo a noi!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 1 Settembre 2014 alle 12:13

      sai che avevo proprio bisogno di queste parole? Soprattutto della questione pasti… w la minestra 5 sere a settimana 😉

  • Rispondi anto79 1 Settembre 2014 alle 23:53

    io non credo di essere molto adatta a dare consigli riguardo al nido, perchè sia la “grande” che il piccolino sono cresciuti o stanno crescendo con i nonni in attesa della scuola materna. però condivido in pieno le parole della tua amica. credo anch’io che al nido non imparino davvero a giocare insieme ma sviluppino un innato senso di protezione del territorio (e in questo caso il territorio è il gioco). Credo siano troppo piccoli per capire davvero cosa sia la condivisione e il gioco comune. L a frase che sento più spesso da amici che si trovano nella condizione di lasciare i bimbi al nido è “lo mando al nido così impara a giocare con gli altri, impara a parlare ecc ecc…” e successivamente “devi vedere come è bravo e come giocano bene insieme”, sono stupidate secondo me, un modo del genitore di convincersi che ha fatto la scelta giusta. Purtroppo però la scelta giusta o sbagliata che sia in alcuni casi va fatta perchè non tutti hanno la fortuna di avere qualcuno e soprattutto qualcuno in gamba che possa crescere i nostri figli.
    Scusa se sono stata logorroica o se ho scritto qualcosa già detto in altri commenti..ho commentato di impulso!
    e in bocca al lupo per la nuova avventura di Pit!
    anto.

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 2 Settembre 2014 alle 15:04

      Crepi… e sì, è tutta una questione di necessità. Mi auguro comunque che lui si trovi bene, ma anche che io mi trovi a mio agio nella nuova condizione 🙂

  • Rispondi marina 12 Settembre 2014 alle 1:06

    salve ho lasciato un commento ma a inizio pagina…è la prima volta che entro non ne capisco molto…andate a leggerlo please…

  • Rispondi (s)MammaSarita 20 Settembre 2014 alle 16:02

    Arrivo tardissimo ma ci tengo a postare anche io la mia esperienza. Intanto, sono d’accordissimo con Francesca che c’è nido e nido ( a proposito, scrissi a mio tempo un post a riguardo) . Io ho tenuto molto a un’attenzione particolare delle tate alla sfera emotivo/affettivo piuttosto che alla struttura e alle attività ( alcune a parer mio sono un po’ easagerate-sembra che debbano preparare i pupi a dei dottorati a Oxford!). Ho seguito la pancia e ora, al secondo anno di nido, non me ne sono assolutamente pentita. Detto ciò, io non mi sento particolarmente ne’ pro e né contro nido o nonni. Io stessa ho passato i primi tre anni della mia vita con la nonna paterna ed ho dei ricordi bellissimi della mia infanzia. Certo i pupi non sono ‘stimolati’ come al nido, ma io ricordo proprio come dalla noia siano stati creati i mondi più fantasiosi e i giochi più interessanti. Qui in Spagna siamo soli, quindi il discorso nonnI non si è presentato. Io ho scelto di restare a casa e innaffiarmi la mia kowsky per i primi 17 mesi della sua vita. È stata tosta ma non me ne pento e a ottobre dello scorso hanno l’ ho mandata al nido in maniera soft: prima solo 3 gg fino alle 12 poi 5 gg fino alle 12 e ora 5 gg fino alle 13. Avrei la possibilità di lasciarla fino alle 4 per pochi euro in più ma sinceramente preferisco godermela un po’ al pomeriggio…sono un po’ masochista, lo so 😉

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 21 Settembre 2014 alle 10:57

      Fai bene, è quello che senti e quindi la cosa giusta. Io sto ancora cercando di capire. Spero che piano piano dubbi e domande si dissiperanno!

  • Rispondi pipis76 27 Settembre 2014 alle 15:56

    Salve ,sono nuova ma l ‘argomento mi interessa molto…mio figlio 15 mesi ha iniziato il nido da una sett ..all’inizio tutto ok ma venerdì che l ‘hanno accolto sulla porta ha pianto in miniera paurosa. ..sono andata via con mille dubbi ,dicendo a me stessa non lo mando più. ..la mia non è una necessità lavorativa ma solo riprendere due ore la mattina per me e farlo giocare con i bimbi….. già sto male per lunedi che devo portarlo. …volevo sap come avviene il vostro ingresso la mattina
    ..a me sembra troppo frettoloso….

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 29 Settembre 2014 alle 9:29

      Ciao Simona, io fortunatamente ancora non ho visto Pit piangere. Lo lascio e, a parte chiamare mamma per un po’, si distrae facilmente. Ora siamo a casa da dieci giorni causa influenza e, anch’io, sono un po’ preoccupata per il rientro. La mattina comunque lo lascio in un paio di minuti avendo fretta di entrare al lavoro ma, come dicevo, sono aiutata dalla sua tranquillità. Non so, sinceramente, come reagirei al suo pianto.

  • Rispondi pipis76 30 Settembre 2014 alle 15:17

    Grazie !!per la risposta e grazie per questo blog,.mi sento meno sola e capita…ancora non ho preso una decisione .Oggi ho parlato con un educatrice e dice che pietro(anche mio figlio si chiama come il tuo)gioca ,colora e sta bene…ma ho sempre mille dubbi:..gli farà bene?o è meglio rimandare questo momento aspettando un altro anno?….volevo riprendere un briciolo della mia vita ,in queste due ore che pipi era all’asilo ma ho capito che la vita di una mamma è cambiata inesorabilmente ……

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 30 Settembre 2014 alle 18:28

      sì, è cambiata ma non per questo non bisogna più pensare a noi. se Pietro sta bene prova a buttarti. Se poi vedi che non ce la fai puoi sempre decidere di ritirarlo: cambiare idea è lecito, anche per una mamma 🙂

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