Se non fossi diventata mamma non avrei mai scoperto inutilità che però, oggi, fanno parte della mia vita in modo imprescindibile (aiutami a dire imprescindibile) tipo che:
– i giochi fighi sono fatti in legno e i passeggini, invece, in fibra di carbonio;
– esistono centinaia, forse migliaia, di video caricati su YouTube in cui la sceneggiatura è pressoché questa: gente che scarta gli ovetti Kinder e ne scopre, lentamente, molto lentamente, le sorprese. Beh, i suddetti video esercitano sui più piccoli un potere ipnotico;
– anche i cartoni animati, quelli pensati per l’età prescolare, sono ipnotici, così come le loro sigle che si insinuano dentro di te, adulto genitore, e non ti lasciano più;
– le rotelle di liquirizia sono solo la punta dell’iceberg di un vero e proprio sottobosco di caramelle gommose tuttigusti e tutticolori. Tipo, voi eravate a conoscenza che esistevano i miniburger gommosi venduti singolarmente in mini contenitori di plastica trasparenti?
– le mamme si fanno la guerra tra di loro per, diciamo, tutto. Basta un pretesto qualsiasi, ma qualsiasi proprio eh, per scatenare l’ira di una genitrice verso l’altra. Lo fanno con un trasporto tale che tu sei lì, guardi, ascolti e ti chiedi: “ma tutte queste energie, voi, dove le trovate?”
– Questi (intesi come i nostri figli) videogiochi fighi come PacMan e Super Mario Bros. se li sognano proprio: ora imparano l’alfabeto a tre anni, ma vuoi mettere le ore passate giocando a Snake?
– Esistono le 8. Di domenica mattina. E pure dei giorni di festa.
4 Commenti
Eppure le 6.45 di domenica e festivi. 😉
Vero, vero, verissimo. Purtroppo!
Io! Io sapevo dell’esistenza dei miniburger gommosi nelle scatoline (e di qualunque genere e tipo di caramella gommosa). È preoccupante?
No, è che un po’ rosico perché io l’ho scoperto troppo tardi 🙂