C’era una vodka sempre in mano mentre in centro spendevo i primi, e anche i secondi anni della mia giovinezza tra locali, incontri, oggi sono qua, domani là, dopodomani dormo tutto il giorno ma all’aperitivo vengo sicuro. C’era una vodka da bere con gli amici a fine giornata, di corsa, saltare il pranzo e cenare al volo, dormire fuori e tornare a casa dopo tre giorni che tanto questa è la mia vita e comando io. C’era una vodka e poi un’altra e un’altra ancora. Corri a casa. Siamo brilli. La vita è bella, la vita è nostra e ops… sono incinta! Incintaaaaaaaa? Incinta come quella cosa con la pancia come un cocomero e poi un bambino che urla, sporca e rompe? Incinta io? Ma io mica ho lo spirito di maternità e poi io sono giovane, ho solo trent’anni. No, non è possibile, non io.
C’era una vodka e oggi c’è un bambino di pochi mesi. E una mamma che però non si sente tanto mamma e nemmeno tanto bene…
(nel frattempo i mesi sono passati, gli anni pure e Pit oggi di anni ne ha 6…)
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