Design

Varier, le sedie attive che movimentano il lavoro

Vi ho già parlato di quanto, nel piccolo spazio in cui vivo, mi sia mancato un mini ufficio casalingo. Vi ho parlato pure di quanto ardentemente ne desiderassi uno da sistemare nella nuova casa che, con molta probabilità, sarà sistemato nel salone, accanto alla libreria e sarà composto da uno scrittoio, una parete colorata e una sedia.

Vi ho anche parlato della sedia vezzosa che avrei voluto, coloratissima e molto stravagante. Alla comodità no, a quella non ho mai pensato. Figurati se ci penso, io che lavoro semi distesa sul letto col computer poggiato a terra. E che, quando sono in ufficio, mi dimentico di avere una spina dorsale e mi chiudo tutta sopra alla scrivania, fino a portare il naso a quindici millimetri dallo schermo. Una cosa inguardabile, oltre che, inutile dirlo, terribile per occhi, schiena e maledetta cervicale.

A proposito di comodità (e genialità) ho conosciuto, durante l’incontro organizzato da Casa facile, le sedie attive di  Varier* che non sono sedie che ti fanno il caffè quando stai per addormentarti davanti al pc, ma sedute che si muovono assecondando i nostri movimenti.

Di sicuro avrete presente la sedia con appoggio per le ginocchia, la Variable balans, progettata da Peter Opsvik, che è solo la seduta più famosa di Varier. Questa per intendersi.

Il principio da cui è partito Opsvik è che non esiste un’unica postura corretta e che il nostro corpo cerca intuitivamente la posizione di seduta ideale. Da questo è riuscito a progettare le sue sedie cercando di integrare in esse la maggior possibilità di movimento. In pratica, le sedute Varier, pur non sostituendo l’attività fisica (sì, c’ho provato) combattono la sedentarietà che moltissime lavori comportano.
I modelli sono tanti, adatto ognuno a soddisfare diverse esigenze di lavoro e di postura. La mia preferita in assoluto è la HAG capisco non solo per il suo schienale che asseconda i movimenti e i braccioli incorporati che definirli ergonomici non è abbastanza, ma soprattutto per la possibilità di sedersi su di lei “a cavalcioni”, appoggiando la pancia sullo schienale. In questo modo, invece di diventare un tutt’uno con il pc,  pur stando comodi, la schiena rimane dritta e non in tensione.
Varier002
 Grazie a Simona per le foto 
Insomma, seduti sulla HAG capisco si lavora meglio. C’è da chiedersi se queste sedie non combattano pure un po’ la cellulite.
*Varier è un’azienda scandinava fondata all’interno del gruppo Stokke, quello del seggiolone Tripp Trapp per capirsi e le sue sedute ergonomiche non sono solo per adulti ma pensati anche per i più piccoli
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3 Commenti

  • Rispondi vanja 19 Marzo 2015 alle 11:39

    Ho sempre provato curiosità nei confronti della sedia del video … L’unica cosa che mi chiedo e se non faccia venire il mal di mare, essendo a dondolo!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 19 Marzo 2015 alle 11:41

      No, semmai il problema è che ti cullano talmente tanto da addormentarti. No, davvero, sono molto comode

  • Rispondi vanja 19 Marzo 2015 alle 14:15

    da provare allora!

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