Vi ho già parlato di quanto, nel piccolo spazio in cui vivo, mi sia mancato un mini ufficio casalingo. Vi ho parlato pure di quanto ardentemente ne desiderassi uno da sistemare nella nuova casa che, con molta probabilità, sarà sistemato nel salone, accanto alla libreria e sarà composto da uno scrittoio, una parete colorata e una sedia.
Vi ho anche parlato della sedia vezzosa che avrei voluto, coloratissima e molto stravagante. Alla comodità no, a quella non ho mai pensato. Figurati se ci penso, io che lavoro semi distesa sul letto col computer poggiato a terra. E che, quando sono in ufficio, mi dimentico di avere una spina dorsale e mi chiudo tutta sopra alla scrivania, fino a portare il naso a quindici millimetri dallo schermo. Una cosa inguardabile, oltre che, inutile dirlo, terribile per occhi, schiena e maledetta cervicale.
A proposito di comodità (e genialità) ho conosciuto, durante l’incontro organizzato da Casa facile, le sedie attive di Varier* che non sono sedie che ti fanno il caffè quando stai per addormentarti davanti al pc, ma sedute che si muovono assecondando i nostri movimenti.
Di sicuro avrete presente la sedia con appoggio per le ginocchia, la Variable balans, progettata da Peter Opsvik, che è solo la seduta più famosa di Varier. Questa per intendersi.
3 Commenti
Ho sempre provato curiosità nei confronti della sedia del video … L’unica cosa che mi chiedo e se non faccia venire il mal di mare, essendo a dondolo!
No, semmai il problema è che ti cullano talmente tanto da addormentarti. No, davvero, sono molto comode
da provare allora!