Che poi a me dello sfondo poco importava. L’importante era partire: tre amiche, due giorni, un mare. Il fatto che, poi, abbiamo beccato anche la città giusta è stata di sicuro la ciliegina sulla torta.
Io non amo molto il mare (e infatti sono tornata a casa con ustioni su metà del corpo), quello della riviera Adriatica dove, tra l’altro, sono cresciuta, in particolar modo, ma Senigallia ve la consiglio vivamente. Lungomare ok, ma a dare il tocco in più c’è un centro storico carino e pieno zeppo di locali, ristoranti, negozietti che li avrei voluti provare tutti. Fino a domenica prossima c’è anche il Summer Jamboree, festival internazionale incentrato sulla cultura e la musica degli anni quaranta e cinquanta, carino da vedere se non l’avete mai fatto soprattutto per i personaggi che popolano le strade (e le spiagge) di Senigallia. Signori e signore nostalgici di quegli anni che, secondo me, si vestono e si truccano in questo modo tutto l’anno tanto sono curati e ricchi di dettagli che provengono da un altro tempo.
A dirla tutta, la cosa più interessante da vedere è il mercatino vintage di modernariato, abbigliamento, accessori, vinili, oggetti ricercati dell’epoca, cravatte, scarpe e cappelli, occhiali da sole e moltissimo altro ancora. Altra cosa caratteristica è il Travel Ink Tatooes, lo studio mobile di tatuaggi di Greg Gregory all’interno del suo magnifico Airstream d’epoca in perfetto stile Fifties (non vi so dire come il signorino tatui perché pur essendo intenzionata a provarlo, diciamo, il tempo a cena è scorso magnificamente e abbiamo perso la cognizione del tempo).
Rockabilly a parte, non credo che ci sia nulla di più benefico (almeno per me) di riuscire a dire: “Ok, parto, ti lascio Pit e faccio un weekend con le mie amiche” rivolta al Coinquilino che, gloria a lui, non solo non dice di no, ma dice di sì con il sorriso.
Nulla di più benefico delle mie amiche, del mojito, di prepararmi con calma per andare a cena, di andare a cena senza dover pensare che il posto non è propriamente adatto a quello piccolo. Delle risate da mal di pancia, dalle chiacchiere che durano ore, della pace intorno a te, della possibilità di disporre del tuo tempo come vuoi e di decidere anche all’ultimo momento. Dello shopping scemo, delle colazioni che durano mezza mattinata, i pranzi saltati e le cene con più vino che cibo.
Nulla di più benefico e devo averlo già scritto perché queste parole mi suonano molto familiari. Ora basterà solo ricordarsene quando questo inverno starò nuovamente per implodere.
INDIRIZZI DA PROVARE (se passate dalle parti di Senigallia)
Colazione da Ser Caramello. Non solo brioche handmade, ma anche piccola pasticceria, ottima caffetteria e centrifughe.
Pranzo alla Boqueria per una piadina o un piatto estivo (quasi) di fronte al mare. Merita una visita anche solo per gli arredi che donano al lungomare un fascino d’altri tempi.
I 25 mq del Caffè Portici offrono una varietà di prodotti notevoli: dalla pasticceria mignon al gelato. Ve lo consiglio per il caffè, del quale potrete scegliere la miscela tra una decina di gusti diversi.Trattoria vino e cibo.
Pane e sgombro è un piatto che nella sua semplicità vi conquisterà, così come l’atmosfera rilassata e familiare di Trattoria Vino e Cibo, ottima cucina di pesce e convivialità.
L’Osteria Palazzo Barberini presenta la sua cucina biologica, attraverso la quale, le materie prime, tutte rigorosamente a km 0, diventano ricercati piatti con ispirazioni “tradizionali”.
Se avete voglia di una birra artigianale è lo Zabumba Café il posto adatto a voi. Un locale piccolo con un ampia scelta di birre, sapientemente selezionate.
Gioielli di design da Rever Gioielli: piccole delizie dall’animo contemporaneo da mettere alle orecchie o al braccio, disegnate dalla designer Beatrice Battistini.
Le foto pubblicate sono entrambe di Diego Feltrin
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