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Tre cose che ho imparato da mio figlio e che possono migliorare anche il vostro lavoro

– Se volete ottenere qualcosa, chiedetela nel modo giusto. Tipo che quando Pit vuole la cioccolata se ne esce non chiedendomi la cioccolata, ma dicendomi che mi vuole taaaanto bene. Che sono taaaanto bella. Che io sono la sua mammina e che lui è un bambino blavo. Solo dopo avermi cotta a puntino con baci ed abbracci mi chiederà quello che vuole veramente: un pizzino di tottotata.

Quindi, se dovete chiedere un aumento al vostro capo*, girateci intorno un po’, ricordategli quanto siete state fondamentali per l’azienda nell’ultimo anno, buttategli là che avete in mente qualcosa di davvero grosso per incrementare il fatturato o per ottimizzare il lavoro di tutti. Solo dopo averlo cotto a puntino dicendo (ripetutamente) che la vostra è la migliore azienda del mondo, e che  lo è solo per merito suo, chiedetegli quello che volete veramente: un centinaio d’euro in più in busta paga.

– Se non capite qualcosa chiedete. Tipo anche cento volte, come fa Pit ogni volta che vede, ascolta, assaggia, incontra qualcosa o qualcuno di nuovo. Lui chiede: “Cos’èèèèè?” all’infinito, fin quando non è sicuro di aver capito. O fin quando non trova altro che cattura la sua attenzione.

Quindi, se c’è qualcosa che non vi è chiaro dietro le dinamiche del vostro ufficio, chiedete. Chiedete ai colleghi come funziona il lavoro, come funzionano le pause dal lavoro, come funzionano i rapporti extra lavorativi. Ecco, in che rapporti sono la segretaria e il capo, quello evitate di chiederlo.

– Se volete raggiungere un obiettivo, studiate la concorrenza. Tipo che, dato che Pit nella vita vuole (almeno per il momento) tantissimo diventare un supereroe, si sta facendo regalare materiale di studio di ogni tipo. Pupazzi, libri, puzzle, poster, piatti, bicchieri, pigiami e zaini di ogni supereroe finora (da lui) conosciuto. In sostanza ha capito che se vuole diventare il più supereroe di tutti deve prima scoprire cosa è mancato agli altri, e se la kryptonite esiste davvero. È anche per questo che guarda “Big Hero 6” una media di cinque, sei volte al giorno.

Quindi, se volete raggiungere un obiettivo professionale, studiate la concorrenza, imparate tutto quello che i professionisti del vostro settore hanno da insegnarvi e domandatevi sempre perché lui (o lei) non è riuscito a fare di meglio e di più di quanto ha già fatto. Ma soprattutto chiedetevi sempre se c’è un modo, utilizzando i vostri superpoteri, di migliorare il lavoro che è stato già fatto.

 

* Funziona solo con capi particolarmente magnanimi, leggermente egoriferiti e allocchi quanto basta. Che è un po’ la descrizione di me mamma.

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2 Commenti

  • Rispondi Anto79 1 Dicembre 2015 alle 10:54

    consigli mooooltooo preziosi!!! si sa che i bimbi ne sanno più di noi..
    anche noi siamo in loop con big hero 6..ancora un paio di volte e possiamo vantarci di saperlo a memoria! 🙂

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