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Ti chiedo perdono figlio mio

Ti chiedo perdono figlio mio perché ti porto davanti alle giostre solo per farci scattare una foto insieme.Ti chiedo perdono perché quando camminiamo insieme, e io ti tengo per mano, cammino veloce e invece di rallentare e stare al tuo passo pretendo che tu stia al mio. Ti chiedo perdono perché perdo la pazienza troppo spesso, perché quando gioco con te lo faccio senza voglia e non faccio nulla per nasconderlo.

Ti chiedo perdono perché sei tu solo un bambino e io da pretendo educazione, rispetto e comprensione come se, invece, fossi un adulto.

Ti chiedo perdono figlio mio perché al centro del mio mondo ci sono ancora io, anche dopo che tu sei arrivato a spazzare qualsiasi certezza e ogni priorità, e se prima di te, molto spesso, viene ancora il mio lavoro e la mia realizzazione. Non posso farci nulla se essere diventata madre non ha cambiato la visione che avevo di me e se questo ruolo non mi fa sentire interamente realizzata.

D’altra parte, te l’ho già detto figlio mio, per me la maternità non è un lavoro e fare la mamma per me non è tutto, è una parte di me, un tassello un po’ più grande degli altri, qualcosa che da sola, però, non basta a rendermi felice. E tu non c’entri, perché tu sei perfetto così, il miglior figlio che potessi desiderare, sono io che non mi accontento mai. Che non mi accontento di essere “solo” tua madre, anche se lo so, tutto questo sarebbe già meraviglioso così.

Ti chiedo perdono figlio mio perché alcune scelte le ho fatte pensando a te, ma altrettante le ho fatte pensando a me e solo a me.

Ti chiedo perdono perché a volte sono esausta e vorrei solo silenzio intorno a me e invece di sorridere e ballare con te ti supplico di startene buono a giocare per conto tuo. Ti chiedo perdono perché non sono capace di rallentare, di perdere tempo, di godermi quel bambino che sta crescendo ad una velocità impressionante.

Ti dico spesso una cosa brutta, che non è sempre tutto un gioco, te lo dico quando sono arrabbiata o stanca, ma vorrei smettere di dirtelo perché certo che a quattro anni la vita è tutta un gioco. Non dovrebbe essere altro. E anche di questo ti chiedo perdono.

Perdonami se sono così diversa dalla mamma che pensavo sarei stata: paziente, disponibile, sorridente. Fantasiosa e creativa. Perdonami se non sono nulla di tutto questo. Se mi lamento troppo invece di godere di quello che ho. Di te. Perdonami se ti ho trasmesso tutti i miei difetti e tu, a 4 anni, quando ti arrabbi o sei triste fai di tutto per non piangere, perché bisogna essere coraggiosi e forti.

Piangi figlio mio, non avere paura di emozionarti come invece ho sempre fatto io. E accetta queste poche parole perché io, davvero, ce la sto mettendo tutta per crescerti felice, provando ad insegnarti cosa è giusto e cosa è sbagliato, ad essere generoso, rispettoso, a scegliere con il cuore. Ce la sto mettendo tutta perché, tra le tante imperfezioni qualcosa di perfetto c’è e quella cosa è il mio amore per te.

Ti chiedo perdono figlio mio perché prima di essere tua madre sono semplicemente una donna imperfetta.

     

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10 Commenti

  • Rispondi Nia 14 Febbraio 2017 alle 8:16

    Solidarietà e comprensione sorella

  • Rispondi Barbarella 14 Febbraio 2017 alle 8:51

    commovente e vera
    non c’è un giusto modo di educare o stare accanto ai bambini, però è raro trovare persone che ammettano di non farcela, di non essere all’altezza dell’immagine che rimanda la società, di essere e comunque sempre soprattutto una donna e non semplicemente una mamma.
    Io faccio mia culpa, ho detto cose ben più brutte a mia figlia nel momento di rabbia. Che lei non esita a rinfacciarmi quando le serve.
    grazie

  • Rispondi Martina 15 Febbraio 2017 alle 15:37

    quel che è certo è che hai fatto piangere me!
    bellissimo post.
    sii più indulgente con te stessa… e ne gioverà anche il rapporto con tuo figlio.
    un abbraccio.

  • Rispondi Kiara 17 Febbraio 2017 alle 12:43

    Meravigliosamente schietto, as always. Farò un rimando a questo tuo post nel mio odierno, posso? E’ che stavo raccogliendo le idee per mettere nero su bianco lo spigoloso periodo che sto attraversando con mia figlia (anni 7, più ore coi nonni che con me, rapporti con i compagnetti fuori dalle ore di scuole nada perché io lavoro fuori…), ti ho letta e…che bello, sentirsi capite!!!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 20 Febbraio 2017 alle 9:07

      Scusa, ho letto solo ora. Certo che puoi, anzi, mi fa piacere.

  • Rispondi Kiara 20 Febbraio 2017 alle 14:43

    Grazieeee!

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