Dopo la mia richiesta d’aiuto dell’altro giorno, mi sembrava doveroso scrivere almeno che siamo sopravv il weekend fuori regione è stato superato senza morti, né feriti.
Siamo partiti, noi tre e le nostre trentotto valige, per due giorni in Toscana. Pretesto fornito da un appuntamento preso mesi fa a Grossetto per fare un tatuaggio. Non potendo lasciare il Nano abbiamo deciso di partire il giorno prima e di goderci un po’ di campagna (il relax no, quello non era previsto dalla partenza).
Non conoscevo questa parte di Toscana. Non ero mai stata a Grosseto (e anche questa volta ho visto ben poco) né la Maremma, sempre bella ma molto diversa rispetto a zone, come la Val d’Orcia, che conosco decisamente meglio.
Abbiamo dormito in un agriturismo (I Casamenti) a pochi chilometri da Scansano che vi consiglio vivamente. Appartamento pulito e arredato con gusto, panorama stupendo, silenzio, colazione da leccarsi i baffi e, cosa che non guasta mai, cifre tutt’altro che esorbitanti. I proprietari sono gentili, alla mano e molto attenti alle esigenze dei clienti tanto che la mattina, mentre io e Coinquilino ci strafogavamo di crostata e ciambellone fatto in casa, la signora mi ha gentilmente chiesto se poteva portare Pietro a vedere le paperelle col risultato che la peste si è divertita parecchio e noi abbiamo fatto colazione in santa pace.
all’agriturismo I Casamenti hanno paura che la posta non arrivi e si sono attrezzati
La crostata ancora me la sogno. Ne ho mangiata metà e me ne vanto
La sera abbiamo fatto una passeggiata a Scansano, piccolo borghetto carino ma pressoché disabitato. Mangiato bene, bevuto meglio. In realtà a cena ci siamo seduti in questa piccola Osteria (Il Rifrullo) al centro del Paese (Pit aveva già mangiato la sua crema di ceci cucinata, frullata e inscatolata dalla sua mamma) che ci ha fatto aspettare un’eternità e, come nelle migliori tradizioni, solo il pane ci ha salvato. Tornando alle mie paranoie da cibo, Pietro ha fatto la sua seconda cena con noi, mangiando pezzettini del mio Tortellone (un raviolo gigante, specialità della casa, 10 x 20 cm, ripieno di ricotta e spinaci, anche questo altamente consigliato).
Due loschi individui nella città fantasma di Scansano
Il giorno dopo, come già raccontato, l’abbiamo passato quasi interamente in questo studio di tatuaggio ma, almeno, sono riuscita a portare Pietro al parco. Abbiamo fatto un bel pic nic a base di brodo vegetale, verdure frullate e crema di riso e, tutto sommato, il mio bucolico figliolo sembra essersi pure divertito.
Io ho portato mio figlio al parco, si sappia
Quindi sì, riserve sciolte. Viaggiare con i figlio si può.
Poi certo, il relax è un’altra cosa… ma, forse, questa cosa ce l’eravamo già detta.