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I crop top, parliamone

Negli ultimi anni ho pensato che il male assoluto fossero gli shorts, mutande autorizzate per essere messe al posto dei pantaloni e che io ho odiato con tutte le mie forze. Poi, alla vigilia dell’ennesimo sproloquio contro questi fazzoletti di stoffa, compaiono loro, e non sulle pagine di Vogue, ma per strada proprio. Hanno colonizzato le vetrine e l’hanno fatto, chiaramente, nel momento più sbagliato.

Io ho avuto vitino da vespa e pancia piatta e invidiabilissima, che si sappia, fino a due anni fa e, ora che mi ritrovo con una ciambella di ciccia che s’è appiccicata alla mia circonferenza che cosa spunta nelle vetrine di ogni, ogni eh, negozio di abbigliamento? I crop top. Sì, quei top che si usano per andare in palestra, o per una festa a tema anni ’80 e che, lo scorso anno ho liquidato con un non attecchiranno mai, sono poche quelle che possono davvero permetterselo.

MADONNA

Beh, come al solito, ci ho visto parecchio lungo. L’invasione dei crop top è, infatti, tutta intorno a me. Che poi, al di là del fatto bisogna fidarsi tanto, ma proprio tanto dei propri addominali, con il crop top dove ci andate? Mica penserete davvero di andare in ufficio vestite come una groupie di Simon Le Bon? E poi, ammesso che funzioni bene davanti allo specchio di casa, siete proprio certe che l’effetto permanga anche una volta che vi sarete sedute e ripiegate sulle vostre scrivanie?

Poi, però, mi metto nei panni della me pancia piatta, quella che da H&M non va diretta al reparto oversize e ignora tutto il resto e penso all’approccio che quella me avrebbe avuto con i crop top. E sì, lo ammetto, ne avrei abbracciati una dozzina e ci avrei riempito i cassetti del mio armadio.