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Il Mammacheblog secondo Lui

Sì, a rilento, ma alla fine arrivo anch’io. In realtà, dopo aver letto le riflessioni di Rossella, pensavo che non ci fosse molto da aggiungere.

Il fatto è che se due anni mi avessero detto che un giorno neanche troppo lontano avrei partecipato ad un raduno di mamme blogger avrei riso, ma tanto. A dirla tutta avrei riso (più probabilmente pianto) anche se mi avessero annunciato una (mia) gravidanza imminente, ma questa è un’altra storia. Comunque, tutto questo per ribadire il mio scetticismo verso queste donne, nella mia testa massaie impenitenti in libera uscita che, sempre secondo il mio libero pensiero, si ritrovavano a parlare di cacche, biberon e torte appena sfornate per due giorni di seguito.

Sì, è vero, sono un pelino prevenuta nei confronti delle altre donne ma, va detto, pronta a ricredermi.

Alla fine al Mammacheblog sono andata e se raccontassi le mie impressioni finirei per fare un po’ di noiosa retorica ribadendo, ancora, che queste non sono donne che non solo procreano ma concretizzano idee, hanno dei progetti validi, risorse e tanta energia da diventare contagiose. Mi limiterò, quindi, a riportare il pensiero di chi, se due anni fa gli avessero detto che sarebbe finito ad un raduno di mamme blogger, avrebbe direttamente internato l’interlocutore.

Perché, un po’ per comodità, un po’ per piacere, a Milano sono andata accompagnata da Nano e Coinquilino che non solo si è palleggiato Pit durante la mattinata, ma si è seduto a pranzo con sei o sette (belle e brave) donne e mamma che, manco a dirlo, non hanno fatto altro che parlare. E bere vino.

Beh, a fine giornata, il di lui commento è stato che i discorsi non solo non sono stati affatto noioso ma, addirittura, interessanti. Che queste sono donne con due palle così che è un piacere starci insieme.

E allora donne con due palle così, per una volta beccatevi qualche complimento maschile gratuito.

 

p.s. questo nella mia testa doveva essere un post fotografico ma…ehm… al Mammacheblog non ho fatto foto. Ero troppo impegnata a dare baci, abbracci e a chiacchierare con vecchie amiche conosciute in rete.

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Le pessime madri al Mammacheblog

È ufficiale: le pessime madre, rappresentate da me medesima, domani saranno al Mammacheblog.

pessime madri

Decisione presa all’ultimo minuto, poco tempo per organizzarsi e stampare i giusti gadget del caso. Ma qualcosa sono riuscita a partorire e domani ogni pessima madre che incontrerò avrà il suo meritato riconoscimento.

Quindi, non siate timide e se vedete una tipa con i capelli crespi (ché a Milano dall’umidità non si scappa) e un Nanerottolo al seguito fermatemi, abbracciatemi, insultatemi o, semplicemente, chiedetemi ciò che vi aspetta.

Chiaramente solo dopo aver dimostrato di essere davvero pessime.

A domani