Già mi vedo tronfia come un tacchino, donna di mezza età ma ancora elegante, presentarmi alla cerimonia del Premio Strega in total Etro stringere le mani e dire con finta modestia: “Eh sì, l’ho tirato su a latte e compendi di grammatica italiana“.
E ancora: “Anch’io ho lavorato come giornalista per qualche anno. Poi per amor suo ho sacrificato la carriera. Ma oggi, tutto questo mi ripaga dei sacrifici fatti. Abbiamo comunque un progetto a quattro mani al quale lavorare”.
Io ci provo, non si sa mai. Anche se non sono tanto sicura che per il Premio Strega ci sia una vera e propria cerimonia di consegna.
E comunque se succedesse davvero, nonostante il total Etro, non sono sicura che in fondo, in fondo un po’ non rosicherei.
Sono proprio una pessima madre.