Conosco mamme di figli maschi (e pure di figlie femmine, eh) che per i loro figli fanno cose che voi umani… Parlo di figli grandi, eh, figli che sono ragazzi, quasi uomini e che hanno il pranzo pronto. Sempre. E pure la cena. E la colazione anche.
convivenza
Oltre ai motivi per cui un giorno il Coinquilino mi lascerà, ho trovato alcuni motivi per cui, sono sicura, poi tornerà da me.
– La pasta al pomodoro. Fatta con i pomodori freschi tagliati con una perfezione maniacale, una cipolla (quasi) intera e un pizzico di… sì, sicuro che svelo il mio segreto in cucina. Anche perché è l’unico che ho.
– La moka. Che io preparo ogni sera. In modo da lasciare a Lui solo la fatica di accendere il gas. Ad essere sincera Lui non ha ancora capito fino in fondo la profondità di questo gesto e continua a guardarmi in modo strano ogni volta che lo faccio. E a darmi della maniaca del controllo. Ma alla lunga apprezzerà, ne sono certa.
– Le chiavi. E il cellulare. E il portafoglio. Che ogni volta che usciamo lui dimentica e che io, puntualmente, gli ricordo di prendere.
– Il disordine che regna in casa. E del quale sono per tre quarti la fautrice. Motivo per cui non potrò mai rinfacciargli il fatto di essere disordinato.
– Gli spoiler. Essendo una compulsiva del sapere (detta anche cazzina, dalle mie parti) e avendo la smania di conoscere tutto, io delle serie tv, libri, film che non posso vedere, leggo le trame. E chi sta con me ha anticipazioni sempre fresche. Ora, la storia che ogni sera a metà puntata di Breaking Bad io dica, parlando fra me e me, come finirà, non la sta prendendo molto bene ma anche in questo caso so che, alla lunga, apprezzerà.
– Le critiche feroci. Sui suoi lavori. Che lo spingono a fare meglio. Dopo un paio di giorni duranti i quali fa l’offeso.
– La grappa barricata. Mi dimenticherò pure di comprare la carta igienica ma qualcosina da bere di buono, così per digerire, o per scaldarsi d’inverno, a casa la troverà sempre.
– L’idiozia. Che mi fa ridere ogni volta che ripropone il suo famoso sketch della t-shirt lanciata in aria che si dovrebbe infilare da sola. E che lo fa sentire un cabarettista nato.
E nel frattempo ho pure smesso di mettere i calzini di lana per dormire. Sì, d’inverno.