Credo di aver partorito l’erede di Mowgli. Mio figlio ha rivolto la sua prima parola di senso compiuto a Bianca, il cane. E io un cane nemmeno ce l’ho.
In realtà ne ho due ma sono adottati e a distanza. Bianca e Norma vivono a casa della SantaNonna e Pietro, ogni mattina, inizia a gridare bu-bu-bu-bu-bu-bu già al cancello di casa. Poi entriamo a casa e la prima cosa che lui deve fare è salutare i due cani. Da questo momento in poi chiamerà bu ogni abitante della casa e passerà gran parte del tempo pretendendo di stare ritto sulla finestra a guardare le due giocare.
Lui dice anche ma-ma-ma-ma e pa-pa-pa-pa-pa, sillabe che unite potrebbero far pensare a parole di senso compiuto: in realtà quelle sono solo sillabe mentre è bu l’unica parola che mio figlio dice per indicare precisamente qualcuno e non qualcun altro.
D’altra parte due anni fa, tornando a casa insieme al padre del suddetto amante degli animali, la sera del suo compleanno, mi sono sentita dire: “Pensa che bello sarebbe ora andare a dormire tutti insieme io, te, Bianca e Norma”. Parole cariche d’un romanticismo che voi ve le sognate, notte e giorno.
Ora capisco perché non c’è verso di farlo gattonare, lui (come il padre) ama i cani.
11 Commenti
No, vabbè. Io le adoro, queste canette. E pure Pietro che dice Bu. Quanto a me, sono stata minacciata di divorzio e defenestrazione per aver accennato alla possibilità di prendere un cane che tenga compagnia al nostro micio obeso. Peccato! Bububububububu.
Io un cane in casa non potrei tenerlo a meno che non decida di cacciare il Coinquilino (da casa sua tra l’altro). Però, ti dirò, l’idea che cresca selvaggio, rotolandosi con i cani mi alletta parecchio.
Bububububububububu
Bububububu…che belli gli amici pelosi!!! 🙂
Io suggerisco i pesci così puoi allenarti a fargli dire mamma senza essere disturbata e mi raccomando mamma non papà perché l’ordine delle priorità a casa mia conta.
così gli trova un nome, al pesce, e chiama lui (o lei) prima di me
Noi abbiamo due oche, Adelina e Guendalina, dovevamo mangiarle a Natale, ma sono ancora lì che sguazzano in guardino e la pisquana le tiene d’occhio dalla finestra… sì perché lei, la pisquana, è una tipa solare, espansiva, chiacchierona, mah probabilmente io l’ho partorita ma per un qualche strano mistero non è mia figlia… tra gli altri misteri, lei, adora qualunque tipo di quadrupede peloso e io lo so che (così come alla fine non so come sia successo ma le ho appena preso un vestito da principessa rosa pomposo con brillantini e altre cose sopra che neanche la Clerici), prima o poi, dovrò cedere e prendergliene uno…
però alla fine è una cosa bella farli crescere a quattro zampe. sempre se si adopera il padre a portarli al parco e a ripulirli prima che rientrino
noi non abbiamo animali ma quando andiamo in campagna da mia suocera NIcco impazzisce tra cani, gatti, galline e non solo..
che bello. Mi hai fatto venire l’idea per un post <3
La mia primogenita Attila (nome scelto non a caso :-D) ha gattonato prestissimo, ma poi non ha quasi mai smesso perche in casa aveva (abbiamo tutt’ora) due cani e tre gatti… per lei era normale, per me una disperazione per non riuscire a capire questo suo senso di ribellione… adesso che è grande, parla degli animali come sue sorelle e fratelli e ora capisco tutto!!!
Beh, è una cosa fantastica, no?!