1) Gli occhi dolci. Quando vuole ottenere qualcosa. O un attimo primo che a te parta un urlo potente.
2) Cacca-puzza-culo. Anche rutti e scoregge a ben pensare. E ne subirà il fascino almeno per tutta l’adolescenza.
3) Perdere la ragione di fronte ad un pallone. E continuare a farlo finché sarà in vita.
4) Correre. Sì, un bambino maschio (di tre anni) non cammina praticamente mai: lui corre. In alternativa si arrampica, salta, saltella, fa le capriole, striscia come un marines, rotola come una palla, ma di camminare non se ne parla proprio.
5) Rispondere Niente. A qualsiasi domanda gli venga rivolta.
6) Voglio-voglio-voglio. Qualsiasi cosa, persona, azione, luogo, oggetto che vede o viene menzionato, lui lo vuole. Anzi, come cantava Raf, lo pretende proprio, con moti di pretenziosità che vanno dal buttarsi per terra in lacrime all’urlo selvaggio. Per essere, per lo più, ignorato. Quando non sono troppo stanca.
7) Fare domande difficili. Difficilissime. Come ad esempio perché io e suo padre abbiamo due cognomi diversi. O perché la Germania ha vinto e l’Italia ha perso. O ancora peggio come parlano quelli della Germania.
8) Correre. L’avevo già scritto?
9) Voler vincere a tutti i costi. Ecco, anche se temo che questa cosa dipenda più da un fatto di dna (mio) che dall’età.
10) Siamo arrivati? Chiesto in maniera assillante. Ogni due minuti e mezzo.
11) Nascondersi. Nascondendo solo il viso.
12) Leccare i vetri. E pure qualsiasi altra superficie fresca gli capiti a tiro.
13) Chiedere acqua. O dirti che deve fare pipì. Un attimo dopo che tu hai appoggiato le mammesche chiappe sul divano.
14) Dire che non vuol dormire. Mentre si sta addormentando.
15) Piangere perché non vuol fare una cosa. Piangere perché non vuol smettere di farla.
10 Commenti
Pensavo di avere un figlio alieno e invece ora so che non sono sola…. avrei voluto scrivere il post su:
il bambino saltellante leccatore che mangiava la cacca…capisci a me. Grazie Lucrezia!
Grazie a te. Di avere un figlio alieno quanto il mio.
Quoto quasi tutto.
Quasi perché ho un figlio maschio che raramente corre e si arrampica.
E anche che deve per forza parlare di cacca e puzze.
Pero’ fa domande difficilissime, deve vincere assolutamente e se perde è una tragedia, piange perché non vuole uscire al we(a fare cose belle tipo bici, andare al lago etc) e poi piange perché non vuole venire via, chiede “quando arriviamo” dopo 10 min che siamo partiti(su un viaggio di 6 ore!), dice ogni sera che non è stanco e mentre lo dice si addormenta, “cosa hai fatto a scuola” “niente”, “cosa hai mangiato a scuola” “non mi ricordo”, “mi compri questo, quello, quell’altro..subito, adesso!!” etc etc
Per la cronaca mio figlio non ha 3 anni ma quasi 6…..e andiamo avanti cosi’ da 3 anni in effetti…
Ecco, benissimo. Ma io non so se posso farcela…
Spero di uscire da questo tunnel in un anno o due, poi purtroppo già so che ce ne stanno altri di “tunnel”…..ogni età il suo “tunnel” 🙂
Già, proprio vero!
Credo, spero, che tu abbia descritto le 15 cose che un bimbo maschio fa, solo perchè è maschio il figlio che hai. Stai pur certa che le 15 cose che hai elencato le fanno anche le femmine di tre anni. A proposito di leccare, ed assaggiare, mia figlia ha assaggiato (e bevuto): l’acqua del bagnetto, l’acqua di mare e di lago, l’acqua della piscina. Forse una piccola differenza tra bimbi e bimbe di tre anni te la concedo: le femmine parlano di più.
Ciao Anna, sì parlo di maschi solo perché è questo quello che conosco… ma non stento a credere che anche le femmine siano tremendamente ingestibili 😉
Come al solito, quoto tutto e aggiungo:
-lanciare urla da shining quando non vuole fare qualcosa ( e possibilmente si è in mezzo alla gente)
– ripetere: NO NO E NO se gli si chiede di fare qualcosa che non vuole
-dire alla mamma “Mamma lo sai che sei bellissima…” dopo aver rovesciato la scatola dei giochi sul pavimento
-dire: Non devo fare pipìiiiiiiii” e appena lo metti a tavola dover correre perché è vero, non deve fare pipì… deve fare la cacca!
Grazie Lucrezia, sei mitica come sempre. E, come si dice, mal comune mezzo gaudio?
ahahah… devo aggiungere, soprattutto l’ultimo punto 🙂