No è che io vorrei pure scriverlo un post su Parigi, tutto suggestioni, considerazione e belle foto post prodotte (che poi non frega un cazzo a nessuno, ma vabbé), vorrei ma non posso, non ne ho il tempo. Da quando sono tornata, infatti, sono tornata al mio vecchio orario di lavoro part time e uau direte voi, merda dico io.
Non è che io voglia lamentarmi sempre e per punto preso che a dirla così penserete che sono impazzita, ché il part time è l’orario di lavoro perfetto per una mamma, ché chissà quante di voi vorrebbero un orario così e invece ce l’hanno colà. Dicevo, non è che voglio lamentarmi a prescindere, ma se considerate che il mio lavoro è in parte un lavoro di freelance, capirete che stare al casa con un unenne non aiuta la mia condizione psico fisica. Né il mio lavoro.
Stando in ufficio tutto il giorno, pranzo incluso, riuscivo, tra un lavoro e un altro, a ritagliarmi del tempo per un post o una telefonata. Ora il tempo me lo devo ritagliare tra una merenda, una caduta e un cambio di pannolino e la cosa è decisamente più complicata. Tanto complicata che io lo so che prima o poi #questoparttimemiucciderà.
Voi come fate? Come conciliate Peppa Pig ai rapporti lavorativi?
Mi assicurate che si sopravvive anche a questo?
p.s. il post su Parigi arriverà, con calma ma arriverà. Mal che vada mi perdonerete qualche errore dovuto a due manine cicciose che battone ferocemente sulla tastiera.
12 Commenti
ahahahha…io ho appena scritto un post al contrario…fantastico!!!!
ho commentato ma non me lo pubblica.. comunque ‘sta cosa è fantastica eh
Pure io sono abbastanza scoppiata in questo periodo… sarà che ci ammaliamo in continuazione e qualsiasi cosa diventa complicata, sarà che l’ultimo mese di scuola è un turbinio di riunioni, eventi, cose da portare, mah.
Ho decisamente bisogno di dormire meglio e lavorare meglio.
vedi soluzioni di sorta?
L’unica via sarebbe la clonazione, ma non so se quella umana è legale.
Pensandoci poi, potrei avere crisi di identità e mio marito avrebbe due mogli. Naaaaa, teniamoci lo sclero!
Due me…naaaaaaa, non mi sembra il caso. Davvero no!
Io ho mandato mio figlio al nido che aveva 13 mesi. Non puoi valutare questa ipotesi? Ci son quelli che fanno le mezze giornate pomeridiane, lo prenderest alle quattro o alle cinque. Oppure una tata, ma costa
Sì da settembre andrà al nido che, comunque, ha un costo pure quello ma, vabbé, tra i due mali 😉
Certo che si sopravvive Lucry… Ed è un bene che tu scriva sul blog: perché così ti sfoghi! Ma ti do un consiglio: tra pochi anni nascondili alla vista di Pietro…
spero che cresca con tanto senso dell’ironia. Lo spero proprio.
Tutto concentrato nel riposo pomeridiano!! 🙂
il problema è quando non lo fa