Le interviste

Quella mamma in verde che ce l’ha fatta raccontando filastrocche: Jolanda Restano

Il verde è il suo colore. Le mamme il suo lavoro. Jolanda Restano, una laurea in farmacia, tre figli, un marito ed un gatto, ad un certo punto della sua vita ha deciso di… provarci. Così, senza troppe aspettative, semplicemente facendo, Jolanda si è costruita un lavoro nuovo di zecca. Che si chiama FattoreMamma. E poi ci sono le filastrocche, quelle che le hanno insegnato che le mamme ce la fanno sempre.

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Con le mamme ci lavori, ma che mamma è Jolanda?

Una mamma superindaffarata che però cerca di ritagliarsi degli spazi per stare con i suoi figli dedicando loro tempo di qualità. In quei momenti stacco pc e smart phone e la testa è solo per i ragazzi. Quando erano piccoli amavo raccontare storie e inventare filastrocche, ma anche ora ci capita ancora di giocare tutti insieme. Poi da poco si è aggiunta alla famiglia anche la gattina Baghy e coccolarla o inseguirla per la casa è diventato il nostro anti-stress.

Lavorando sul web la tua vita è molto “social”, ma prima di Fattoremamma che cosa facevi?

Sono laureata in farmacia e ho lavorato per qualche anno nella ricerca scientifica presso l’Istituto Farmacologico Mario Negri. La mia prima esperienza su Internet risale al 1996, come responsabile dei contenuti del maggiore servizio on-line italiano di medicina (Salute e Medicine Internet, ora Dica33). Poi dopo qualche tempo è nata mia figlia Matilde e il mio blog Filastrocche.it

E poi, cos’è successo?

Quando ho deciso di fare il primo figlio non avevo grandi aspettative, ho semplicemente pensato: “Perché no?”… Un po’ come accade in tutte le decisioni della mia vita, agisco d’istinto, senza rimuginarci troppo. Sarà per questo che di figli ne ho messi al mondo tre! Comunque a un certo punto nel posto dove lavoravo non mi hanno concesso il part time. Dopo un primo momento di crisi sono riuscita a fare di necessità virtù e a costruirmi un lavoro completamente nuovo.

Ora in che consiste, di preciso, il tuo lavoro?

Dal 2000 mi occupo quotidianamente del sito di Filastrocche, di cui seguo la redazione e lo sviluppo dei contenuti. Insieme a mio marito Paolo ho poi fondato FattoreMamma, un’agenzia di comunicazione con focus sulle mamme.

C’entra la conciliazione con questa scelta?

Direi di sì, è una scelta che mi ha permesso di crescere i miei figli continuando a lavorare e senza dover fare troppe rinunce. In questo senso l’ufficio sotto casa e una buona connessione aiutano!

Qual è la tua giornata tipo?

Il bello è che le mie giornate non sono mai tutte uguali, comunque dopo aver fatto colazione con la famiglia e aver accompagnato a scuola i figli (ormai me ne è rimasta solo una da portare ahimè, perché i 2 grandi vanno da soli), è il momento della rassegna Internet, dove posto e twitto e segnalo le notizie del giorno e poi comincio il lavoro a volte alla scrivania e più spesso in giro per riunioni o eventi.

I tuoi figli vengono coinvolti nelle tue attività di giornalista e mamma blogger?

Sì, spesso partecipano, fin da quando erano piccoli si divertivano a dare il loro contributo. Pensate che la sigla di Filastrocche è cantata da Matilde quando aveva 4 -5 anni.

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Hai a che fare con adolescenti. E allora ti chiedo da mamma di un bambino di un anno e mezzo, anche se ho paura della risposta, se farei meglio a tenere le lamentele per gli anni futuri.

Ogni età ha gioie e dolori, ma per me già liberarsi dei pannolini è stato un bel traguardo! E poi è meglio vivere alla giornata, senza preoccuparsi troppo di come si dovrà gestire i figli quando cresceranno: tanto non ve lo potete neppure immaginare! E comunque ce la farete. Le mamme ce la fanno sempre!

Domanda di rito: anche tu sei un po’ pessima come madre?

Certamente, a tratti anche snaturata… ma ho imparato presto a non cedere ai sensi di colpa!

 

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