mamma del mondo. E non c’entra il tablet al ristorante o il purè liofilizzato. C’entra che dico a mio figlio una cosa cattivissima (eh, no, la cosa cattivissima non è che ha appena finito di mangiare Peppa Pig, dopo essersi ingozzato di prosciutto cotto).“Smettila, non è tutto un gioco“. Questa è la frase terribile che dico ad un bambino di un anno e mezzo.
Non ho briciolo di pazienza con lui, non riesco ad assecondarlo nella sua vivacità, non riesco a distrarmi dalle mie cose, e dal mio iPhone, per tuffarmi nel suo mondo fatte di piccole azioni ripetute a loop, anche cinquanta volte di seguito. Questa è la verità. Mi annoio e si vede. Non ho fantasia né passione. E pure questo si vede.
Vorrei imparare a giocare con mio figlio. Essere felice di quei momenti. Ma soprattutto non vorrei vederlo più arrendersi ai suoi giochi solitari perché io non rispondo ai suoi richiami.
Volevo costruire mille mondi divertenti, su misura per lui. Insegnargli che ogni giorno si può essere un personaggio diverso, che basta vestirsi di fantasia per arrivare dove vorremmo. Spiegargli che dietro al grigio c’è l’arcobaleno se si educa la vista ai colori. Volevo tenere la noia fuori dal salotto di casa mia.
Dirgli che sì, certo, tutto è un gioco.
Ma non ne sono capace.
46 Commenti
Come cade a fagiolo questo post…ieri sera dopo aver fatto tutte le cose nel modo sbagliato e aver messo a letto una bambina isterica e triste ho fatto le stesse considerazioni…e ho pianto…tanto e da sola…
cavolo. io davvero mi sento come se lo abbandonassi, lo sgrido perché rompe quando lui cerca solo un po’ di attenzione. Però io mica lo so come si fa. Come si fa a coniugare stress, scazzi, pensieri, a cubi da montare e rimontare
non dirlo a me…ieri mi sentivo come quando avevo l’ormone impazzito da post parto…e L. mi ha trovato così sul divano raggomitolata nella coperta che singhiozzavo…mi rendo conto che tutto dipende dalla mia non serenità, ma porca paletta com’è difficile chiudere tutti i pensieri fuori dalla porta e spalmarsi sul tappeto a costruire torri che vengono demolite dopo due minuti…
Che belle scene (dico per L.). Pensa che non sei da sola, che nessuna di noi è capace di chiudere i pensieri fuori dalla porta di casa. Lo so non è una gran consolazione ma è tutto quello che posso dirti. E pigliati pure un abbraccio 🙂
grazie per l’abbraccio…mi sa che la soluzione è scappare su un’isola lontana e vivere su un albero…
Oh, io non ci penso per niente di scappare su un’isola deserta. A New York magari ma non su un albero 😉
ieri l’ho fatto mangiare alle 19.15 (di solito mangia ben più tardi) perché dopo un’ora che ero a casa non sapevo più che fargli fare. come ti capisco Lucrezia! anch’io ho i tuoi buoni propositi, ma durano non più di 15 minuti. Però è già qualcosa che Pit si arrenda ai suoi giochi solitari 😀 il mio non molla, ti viene a sollevare le gambe appena ti vede seduta sul divano! siamo ottime pessime madri, rien à dir…
Eh, non sono sola, ma non è che la cosa mi faccia sentire meno in colpa. E nemmeno all’asilo posso portarlo che ha 38 di febbre tre giorni sì e tre giorni pure. Almeno lì si diverte!
io penso che un po’ tutte ci sentiamo così, voglio dire, ok amiamo i nostri figli e tutto il resto, ma obiettivamente giocare con un bimbo piccolo (diciamo fino ai 3 anni almeno – penso) non è cosa semplice!
allora bisogna pensare a delle soluzioni valide secondo me per la felicità di mamma e bimbo.
tipo che ne so, invece di stare a casa, uscire a fare un giro (d’inverno non facilmente applicabile come cosa, ma un centro commerciale forse può essere un idea), oppure incontrarsi con amiche mamme che hanno figli piccoli come il nostro così i bimbi giocano tra loro e le mamme hanno un po’ di respiro…io con mio figlio che ora va per i 10 mesi cerco ogni giorno di uscire perché altrimenti dal pomeriggio non ne vengo fuori…è anche vero che porello si sta abituando a giocare da solo ma non penso sia una cosa sbagliata, io sono figlia unica e tante volte ho giocato da sola e questo ha stimolato moltissimo la mia fantasia!
e poi sto bambini cresceranno prima o poi, nooooo?????? 😉
Hai ragione ma sono io che avevo riposto grandi aspettative sulla mia fantasia e mi ritrovo ad essere così “triste”, noiosa e annoiata
Ebbene si vado dall’analista anche per questo! Io piuttosto faccio dolci e sistemo casa, anzi mi faccio affaracci miei….però sono bravissima a lavarlo e vestirlo e a tagliargli le unghie /-)
Sabrina
Ecco insegnami come fai a tagliargli le unghie perché ogni volta il mio diventa una iena 🙂
Il trucco è aspettare che cresca … Riesco da 3 mesi, ha quasi 3 anni!
Bene… aspettiamo 🙂
Ciao anche io sono mamma e purtroppo questo capita a tutte…l’importante è essere consapevoli che abbiamo sbagliato e ricominciare! I nostri figli ci amano per come siamo e non serve fare chissà che giochi o attività con loro…anche coinvolgerli nelle nostre attività quotidiane( se pensiamo di non aver tempo) può trasformarsi in gioco! Basta davvero poco e credo che tu già lo fai…forse ti sottovaluti troppo!! Ho scritto ciò che penso riguardo al gioco in un mio post, se ti va puoi leggerlo, giusto per condividere le nostre idee! http://www.martavi.it/diario-di-mamma/giocare-proprio-bambino-importante/
Grazie a presto
Teresa
Leggo volentieri, grazie 🙂
Io mi annoio a giocare cn le macchine o a stare ore a guardar giostre. Ora ha tre anni e mezzo e ti assicuro che raramente gioca da solo, anche col pongo dovrei fare io. E nei pomeriggi solitari io e lui a volte mi prende male. Anna
Non buttarti giù, capita a tutte e te lo dice una che con le sue aspettative sulla maternità ha cerato il pavimento fino a scivolare e sbatterci la testa(amo le metafore!).
Io quando succede mi chiedo:”cosa ho voglia di fare?” E a seconda della risposta coinvolgo il nanetto in quello che ho voglia di fare..tipo: ho voglia di leggere sdraiata sul divano Vanity Fair? Ciccio prendi il libro sulla fattoria che lo leggiamo insieme sul divano.Chi si accontenta gode, no?D’altra parte ci son pure momenti in cui non ce la faccio e basta e allora che te lo dico a fa? Si arrangia e io giu a sentirmi pessima. Mi sa che è la vita da mamma.
Quindi, dici che tocca rassegnarsi???
Tesoro…potremmo parlarne una vita..e magari ce la faremo prima o poi a incontrarci e raccontarci…☺️
Me lo auguro, davvero.
Mi sa che ci tocca rassegnarci a sentirci inadeguate per sempre.
Madre natura non ci ha mica fatte perfette, e invece l’idea di madre (soprattutto italica) è sempre impeccabile.
Pensaci, chi è la madre perfetta nella tua testa? Quella alla quale aspiri quando ti senti pessima?
La mia assomiglia spesso a un donnino anni 50, tutta casa e figlio e sorrisoni e appagamento, molto serena e con nessuna voglia di un drink e che però ha un suo lavoro appagante, la sua relazione col marito è perfetta e senza crepe e riesce a fare tutto senza fatica.
Secondo te esiste una così?
Tra l’altro…hai presente la madre perfetta che ho descritto? pensa il contrario. Eccomi qui.
eh, eh, io ci ho scritto pure un ebook sostenendo che ce ne dobbiamo infischiare della perfezione: è solo che troppo spesso non è affatto semplice. Affatto
Sì, credo che non si scappi da questo :/
Cara Lucrezia, scazzi e casini invece devono proprio rimanere fuori dal salotto di casa….il telefono può aspettare, te lo assicuro! Prova a immergerti nella sua fantasia e scoprirai che è divertente 😉 Oppure ogni tanto “usalo” in senso buono ovviamente, per ciò che ti serve. Mio figlio adora passarmi le mollette quando devo stendere, adora girare l’impasto della torta, adora mettere le cose sporche in lavatrice…prova vedrai che vi divertite insieme!
Antonella
Eheh… magari fra un pochino, per il momento è ancora troppo piccolo…
Non è facile…non sempre no..personalmente ho trovato la chiave..mi abbandono..totalmente .hiaro.questo non è possibile per tutto il giorno,tutti i giorni..ma quando giochiamo,io mi faccio completamente trasportare in quel buffo mondo.lascio telefono e computer nelle altre stanze,e mi immergo..e se provi a vederla in un altro modo,è davvero rilassante..la loro ingenuità ,è la migliore camomilla .ti mancherà tutto questo,da un anno all’altro ,è già tutto diverso…sei capace,certo!!!sei la sua super mamma..
Tu in questo sei brava e avresti da insegnarmi, altroché…
Ciao a tutte! Leggevo un pò i commenti che tutte voi avete lasciato…alcuni li condivido altri non proprio…anche io sono mamma, ma sono anche neuropsicomotricista dell’età evolutiva e credetemi non potete immaginare quanti bimbi sviluppano delle problematiche se non vengono stimolati abbastanza soprattutto nell’ambiente in cui vivono. I bimbi molto piccoli, tipo 12, 18 mesi hanno bisogno di giocare con noi perchè sono in una fase evolutiva che apprendono tantissimo e quindi hanno bisogno di continui stimoli!E’ bene che imparino anche a giocare da soli ma il tempo speso con loro è preziosissimo!!!Forza, avete il dono più grande quello di essere MAMMA e una mamma non si annoia MAI! Teresa
Ciao Marta, sono convinta che un bambino vada stimolato e “accompagnato” anche nel mondo della fantasia. Solo che non è facile, soprattutto non sempre è possibile lasciare lavoro e problematiche, per quanto sbagliato possa essere, fuori dalla porta di casa. So che andrebbe fatto ma, purtroppo è così, non sempre ci riesco.
Bello leggere di qualcuno come me! A volte le “super mamme” che inventano storie e giochi per i loro bimbi mi fanno stare tanto male e morire d’invidia. Per fortuna poi ci sei tu che non sei la peggiore ma solamente la più umana e normale (almeno per me!)
Però a volte mi piacerebbe imparare da loro 🙂
Uh mamma mia in ciò che hai scritto mi ci trovo calzata a pennello…la mia fantasia e il mio bambino interiore dove li avrò mai lasciati?!!!sempre che li abbia mai avuti!!!!!!
Il problema è che io ero convinta di averli avuti. Dici che sono andati a farsi un giro assieme?
Io condivido tutti i commenti sopra, sono un po’ di tutte le mamme che hanno scritto fino ad adesso. Io mi salvo abbandonandomi a giocare con lui e se, secondo me a lui interessa più che io “assista” ai suoi giochi, che io “ci sia” e non mi distrugga a fare altro e, dopo una giornata al nido, si merita tutta la mia attenzione. Quando ho bisogno di fare qualche lavoro, lo coinvolgo. A questa età sono già in grado di fare tante piccole cose. Io non carico più la lavatrice se non c’è lui, mettere a stendere è ormai una “lotta di mollette” e quando cucino cerco di fargli fare qualcosa. Non è facile, a volte è frustrante e di sicuro faticoso… Ma ne vale la pena. Fatti travolgere dall’onda e abbandonati al mondo di Pit. Buon viaggio.
Detta così sembra quasi divertente. Comunque se si sveglia faccio la pasta di sale, me lo prometto
Ciao, non ho letto i commenti… Cmq mi permetto di darti un consiglio…. I giochi solitari ripetuti in loop sono fondamentali x i bambini, sono praticamente il loro lavoro e noi non dovremmo mai intrometterci e interromperli quando li vediamo concentrati e intervenire solo quando sono loro a chiedercelo! Quindi non fai male… Certo non è che bisogna ignorarli o dimenticarsi di loro 😉 cmq ho visto su instagram che hai fatto la learningtower ed già una cosa bellissima così puoi ad esempio cucinare con il tuo piccolo
Ti dico la verità: la learning tower è resident dai nonni 🙂 (ma solo per questioni di spazio, eh)
Ciao! Non tutti hanno la pazienza di giocare coi bambini piccoli. Mia madre per esempio si addormentava mentre giocava con me. Mio padre invece era bravissimo. L’importante secondo me è che il bambino abbia qualcuno con cui giocare e quel qualcuno non deve per forza essere la mamma. Ripensando alla mia infanzia, per la mamma era la figura che mi dava cure e conforto e il papà quella che mi portava a giocare. Importanti e belle entrambe, in modo diverso!
Anna
Grazie. Perché in effetti è vera questa cosa. Solo che mi piacerebbe essere io quella figura lì, quella divertente, scanzonata che cerca per divertirsi 🙂
Ciao come ti capisco. Io con la primogenita mi sono per lungo tempo sentita uno schifo perché proprio a giocare con lei non mi divertivo. Io facevo di tutto e di più dal lato pratico, dalla tetta alle pappe, bidet, addormentarla, nottate in bianco etc etc ma sul “facile” come giocare e godermela proprio niente di niente. Mi continuavo a dire: “tutti giocano e si divertono con lei tranne me” Poi pian piano lei è cresciuta, io mi sono data meno addosso ed ho iniziato qualche minuto al giorno a provare a divertirmi con lei, così senza mettermi sempre in discussione ed ha funzionato! Sono sempre iperattiva ma qualcosa di carino ogni tanto riusciamo a farlo! Datti tempo 😉
Grazie 😉
E invece sai che io la vedo proprio al contrario?i bambini hanno il potere di ricaricarti di energia e di toglierti sia i pensieri tristi che le amenità che ti frullano in testa.Devi solo essere disponibile a lasciarti andare,a essere li,solamente,totalmente per lui..non lo dico da mamma ..lo dico da mamma ..abbiamo un grosso limite nella vita moderna che e’quello di non riuscire piu’a concentrarci su una cosa per volta..perennemente tirati per la giacchetta a destra e a manca,perennemente connessi,bombardati da stimoli continui che ci tolgono energia..un bimbo piccolo,se tu te ne (!!!)invece,ti riporta proprio a quello stato primitivo di piacere nel fare piccole cose(proprio quelle li magari,che fanno in continuazione a 18 mesi)nell’essere SOLO LI,ORA.E’una forma di meditazione quotidiana che davvero ti ricarica se impari a dedicartici.Non devi essere in grado di far chissà che,devi solo star li ,osservare e renderti disponibile..
Il difficile, credo, sia dedicarcisi sul serio, liberare la testa da altri pensieri ma davvero io credo di non esserne capace :/
Dopo aver ascoltato la tua intervista a radio dj solo ora sono riuscita a vedere il tuo blog. E GRAZIE sinceramente per avere il coraggio di raccontare quello che le mamme non raccontano…sono mamma di due bimbe e incinta del terzo ( ovviamente non cercato) il tema di non riuscire a giocare con le bimbe e quello che mi fa sentire più in colpa e onestamente pensavo di essere l’unica mamma fallata…non sai quanto è stato confortante leggerti e leggere i commenti. Ancora grazie da una mamma che ora che ha trovato il tuo blog non ci pensa proprio a mollarlo!
Io ogni giorno mi riprometto di esserci e esserci meglio ma, lo sappiamo, non è semplice. Però coraggio, siamo in tante 🙂