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Per me l’amore è passeggiare sui tetti insieme

Quand’ero piccola vivevo in vecchia casa del centro storico. Una casa anonima con la carta da parati a fiorellini e le poltrone di velluto marrone. Era una casa normale, ma come tutte le case normali una cosa speciale ce l’aveva. Dalla finestra della sala, con una piccolissima acrobazia, si arrivava con facilità sul tetto del vicino dove potevi sederti e anche passeggiare. Immaginate la meraviglia di una bambina portata dai propri genitori su un tetto: per me non c’era niente di più bello. Uscivamo la sera, dopo cena, e mentre i miei parlavano tra di loro, io mi sentivo semplicemente fortunata per quel tetto dal quale si vedevano le stelle.

La bambina è poi diventata una ragazzina che su quel tetto ci ha portato tutti quelli che amava e che erano, secondo lei, degni di quella fortuna. Ci ho baciato qualche ragazzo e fumato con le mie amiche. Quando ci sentivamo particolarmente coraggiose su quel tetto ci passeggiavamo, andando sempre un pochino più in là, senza però spingerci mai troppo oltre.

Non era la vertigine a farmi amare quel posto, ma la possibilità che mi dava di chiudere dentro il resto del mondo e di farmi sentire bene. Lontana dalla realtà che però controllavo dall’alto.

Ieri pensavo che gli amanti dovrebbero sentirsi sempre come in quel tetto, ritrovarsi in due per amarsi a fine giornata o quando si può, da soli, lontani dal mondo. In sintonia in un posto che è solo per loro e non importa se riescono a restarci per un’ora o per una vita.

Io ero una da montagne russe, facili entusiasmi e improvvisi avvilimenti, l’amore se non ti morde il cuore allora a cosa cazzo serve e via discorrendo. Ero e forse lo sono ancora, anche se c’è chi mi ha fatto capire che l’amore ha senso solo se ti migliora, se non tira fuori il peggio di te. Però non riesco ancora a fare i conti con l’amore quotidiano, quello che si spegne ma ti dà forza, quello che troppo spesso si confonde con i sacrifici e i compromessi, non so nemmeno se lo voglio quell’amore quotidiano lì. Io voglio pensare che c’è un amore quotidiano che può essere qualcosa che non ha nulla a che fare con la quotidianità, un amore che nonostante tutto non ti faccia mai perdere la voglia di incontrare il tuo amante su quel tetto, per sedersi o passeggiare da soli, dopo aver chiuso dentro il resto del mondo. Per un’ora o per una vita. Lontani dalla realtà.

Io voglio pensare che l’amore quotidiano sia aver voglia di ritrovarsi a fare l’amore su quel tetto anche dopo anni.

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2 Commenti

  • Rispondi Valentina 16 Settembre 2016 alle 20:23

    Hai ragione,condivido appieno il tuo ideale di amore sognante, l’amore vero è quello che ti porta in un mondo fantastico dove esiste solo il bene che ci si vuole e non deve necessariamente essere personificato per l’amore verso il partner, può benissimo essere l’amore per un figlio….

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 17 Settembre 2016 alle 12:47

      esatto, per amanti intendo esattamente questo 🙂

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