Questa non era la prima volta a Parigi. C’ero già stata ma ricordavo ben poco.
Dall’ultima volta, però, ho letto molto e guardato di più: libri, film, sex and the city, Vian, Allen, Fitzgerald, Amélie, Ratatouille, Flaubert, l’ultimo tango di Bertolucci, Renoir, Chagall e Monet.
E a Parigi ho deciso di tornarci per tutto questo.
La Ville Lumière è pura atmosfera. Respiri tutto quello che negli anni hai letto, tutto quello che hai visto al cinema o in tv. Quello su cui hai fantasticato.
La Ville Lumière è solo questo.
Credo che viaggiare sia legato a doppio filo al tuo stato d’animo e, ammetto, che lo stress e la stanchezza degli ultimi periodi mi hanno resa poco propensa alle frivolezze, forse un po’ annoiata, meno reattiva del solito. Però Parigi non mi è entrata dentro.
Ho annusato la storia. Ho fatto un giro nei ruggenti anni ’20 (che io adoro). Mi sono lasciata accarezzare dalla grandeur che piace tanto al popolo d’oltralpe e da quei panorami tetti fumanti e tour Eiffel all’orizzonte. Ma niente più di questo.
Non ho respirato quella creatività che ti coinvolge e ti rende elettrica a Berlino, non ho pensato che tutto stesse accadendo lì, in quel momento come mi è successo a New York, non ho sentito di essere nella città più romantica del mondo come quando ero a Lisbona.
al Café de Flore ci vai per farti un giro negli anni ’20. Poi quando esci spennato maledici Hemingway, la Stein e tutta l’allegra brigata, ma quella è un’altra storia
Parigi è bella, non fraintendetemi, magica se vogliamo, ma di una magia che sa solo di passato.
Altra storia per quel che riguarda le Marais, un quartiere situato sulla rive droite della Senna, centro nevralgico di tendenze e artisti emergenti. Gallerie, boutique di giovani stilisti e locali molto bobos (radical chic) si susseguono rendendo l’aria elettrica. Qui potrete fare una merenda da Merci, un concept store ricavato da una vecchia fabbrica di tessuti: abbigliamento, oreficeria, oggetti di design, cartoleria, tessuti e un café dove condersi dolcissime torte. Fare un brunch da Derrière da prenotare con largo anticipo e fermarvi per bere un kir sauvignon a La Perle che, all’ora dell’aperitivo, diventa luogo di ritrovo di creativi e giovani intellettuali modaioli.
La cosa che viene meglio fare qui è passeggiare, riempirsi gli occhi di bellezza e provare a rilassarsi. Scordarsi del tempo, dei musei, dei monumenti e respirare a fondo.
Cosa che, personalmente, fatico molto a fare.
Dalle parti di Pigalle vi consiglio l’hotel Amour per una cenetta (pseudo) romantica. Le camere sono bellissime e anche il ristorante vale una visita. Poi davanti a Le Moulin Rouge fermatevi a fantasticare su quella che era la vita delle ballerine, bellissime, corteggiate, romantiche, maledette.
Perdersi tra i mercatini dimenticandosi del tempo. Questo è quello che farò nella prossima vacanza, lo giuro.
Anche se, stando alla pianificazione famigliare, la prossima vacanza sarà con nano al seguito e, se devo dirla tutta, un po’ l’idea mi emoziona.
14 Commenti
Tesoro mio: sarà per la nostra età diversa; sarà che i miei figli erano un po’ più grandi del tuo Pietro; sarà che io questa città l’ho indossata da subito; sarà che sono undici volte che riusciamo ad andarci; sarà che quando atterro a Parigi mi dimentico di tutto il resto; sarà per tutto ciò che ho scritto… questa città mi è entrata dentro. E pensa che ho scritto qualche verso in suo onore:
Ho indossato
Parigi
15 anni fa
Un abito
su misura
per me
Non
l’ho
mai
tolto
Mia, mia, mia
Di nessun altro
La Tour Eiffel
simbolo
dietro l’angolo
Gioia e stupore
Parigi
ti avvolge
Protegge
ti ammalia
Faccio
una piroetta
e mi inchino
alla sua
grande bellezza
Ciao Lucry
bello Manu cara, infatti io lo so che è bellissima ma non capisco perché non mi abbia conquistata. Sulla carta aveva tutte le caratteristiche per farlo
Io a Parigi ci sono stata diversi anni fa. Una sorpresa, di quello che all’epoca non era ancora diventato mio marito. Doveva farsi perdonare qualcosa di brutto e lo ha fatto nel migliore dei modi, portandomi nella città dell’Amore. Anche se mi ci ha portato in treno, dettaglio non tralasciabile!!
Io però, ne sono rimasta incantata, affascinata, rapita. Inaspettatamente. Al di là della cultura, della bellezza. Parigi mi è rimasta attaccata. Dentro.
Forse, in ogni viaggio, dobbiamo mettere in conto lo stato d’animo, il momento in cui passeggiamo per le strade di un determinato luogo. Forse invece, è solo questioni di gusti 🙂
entrambi credo. La prima un po’ di più, però
Non necessariamente un posto che piace a tutti deve piacere anche a te o me o a chiunque altro.
In compenso, tifo per la vacanza con nano al seguito! Dove andate?
Torniamo a Berlino.
Uhsssignur..non poteva capitare con maggior tempismo!! Appena prenotato per Parigi con nano di 3 anni e mezzo al seguito a fine agosto (il periodo non è il massimo, ma questo passa il convento lavorativo) con TGV…sono pronta a tutti i suggerimenti che potrete darmi e non vi ringrazierò mai abbastanza!!
Siete mitiche..
Vale
Io sono stata senza nano quindi non ho studiato itinerari ad hoc però sono sicura che sarà divertente scoprirla “dal basso” 🙂
Ti seguo sempre ma questa è la prima volta che commento: Finalmente! Qualcun’altro a cui Parigi non è entrata dentro. Proprio qualche giorno fa ne ho scritto un post sul mio Travel Blog, ti lascio il link così magari mi fai sapere se hai avuto le stesse impressioni anche tu!:)
http://www.gate309.com/parigi-non-mi-piacera-mai/
Un abbraccio super mamma!
🙂
Vorrei andare anch’io a Berlino, con Jacopo che ha 3 anni e mezzo. Posso chiederti dove alloggerai e un’idea di itinerario fattibile anche con lui?
Federica
Guarda noi siamo ancora in fase decisionale: in ballo ci sono Siracusa o Berlino. In realtà Pit è ancora piccolo e non so quanto si possa coinvolgere in attività tipo museo. Però ci sono molti parchi e, se vuoi, potrei metterti in contatto con una ragazza che vive là e che insegna musica ai bambini
Ciao, ti ho nominata nella mia lista di Top of the post della settimana 🙂
http://damammaamamma.blogspot.it/2014/05/top-of-post-20-maggio-2014-notizie-varie.html
ma grazie, corro a leggere