Esiste tutta una serie di leggi non scritte alla quale, tacitamente, quando si diventa mamma si decide (sappiatelo, lo state decidendo) di sottostare.
Queste, chiamiamole situazioni, non si possono prevenire, né aggirare.
L’unica soluzione è quella di rassegnarsi, più o meno serenamente, al fatto che:
– influenze, virus intestinali, raffreddori e polmoniti arriveranno sempre alla vigilia del weekend. O delle feste comandate;
– tuo figlio deciderà di espletare i suoi bisogni quando siete, ormai, pronti per uscire. E se siete in forte ritardo lui si sentirà ancor più in diritto di compensare la passata stitichezza settimanale;
– il piccolo di casa diventerà insonne e molesto di colpo non appena tu avrai finito di decantare a tua mamma le sette ore di sonno filate che ti ha concesso;
– le prese per la corrente sono un’attrattiva impagabile per i vostri figli. Non appena girerete lo sguardo loro saranno già con un ditino (quasi) dentro;
– in generale tutto quello che è pericoloso e poco a misura di bebè costituirà un richiamo molto forte per ogni piccolo abitante delle vostre case;
– se tuo figlio tra le mura di casa si esprime in tutta la sua buffoneria tra saluti, versi degli animali e bacetti dati anche a Paolo Bonolis in tv, state certe che si guarderà bene dal riproporre tal repertorio quando sarete in compagnia. Se per caso, poi, decidete di introdurre le prodezze decantando la simpatia del piccolo, allora di sicuro lui cadrà in un assoluto mutismo ;
– se vi cade qualcosa dalla borsa, dalla mensola o dal cassetto, più l’oggetto è piccolo e appuntito prima tuo figlio se lo infilerà in bocca;
– se decidete di portarlo in situazioni particolarmente silenziose ed intime, state pur sicuro che a rompere il silenzio ci penserà lui. Con un gran scoreggia;
– se, invece, state cercando di darvi un tono perché sapete di essere osservate da quella stronza, bionda e magra, vecchia conoscenza dell’università vostro figlio non mancherà di tirar fuori un repertorio di pianti, urla, capricci ricchi premi e cotillons che voi non sapete nemmeno da dove l’ha tirato fuori.
Contro tutto queste nulla si può, quindi meglio essere preparate.
E voi, cosa avete imparato dalla stronzagg volubilità dei vostri figli?
16 Commenti
Mmmhhh ce le ho tutte! Vinto qualcosa?
Cmq di solito la bionda magra e stronza a volte è dotata di pargolo imbalsamato e alza il sopracciglio al capriccio del tuo!!
E dalla volubilità dei piccoli si impara (ogni tanto) una calma zen che neanche dieci anni di meditazione
Sì, tutta la mia comprensione.
Tu dicie eh, che lo zen e tutta quella roba lì. Perché io fatico a mantenere la calma, fatico parecchio.
Sì sì più sei in ritardo e più ti fa ritardare: non vuole quella maglietta, nemmeno quei pantaloni e nemmeno quella felpa che hai scelto, gli fa male la micro cucitura nella calza, deve scegliere che gioco portare. E una volta pronti, mentre apri il garage si siede sul muretto tutto bagnato e devi ripartire dal via noooooooo
Qualcuno dice che i ritardatari son più intelligenti… prendiamola così, va!
ho una postilla da aggiungere:
– se tutti si complimentano per l’educazione di tua figlia stai pur certa che appena varcata la soglia di casa, e tu sarai sola con lei, si metterà a fare i peggio capricci del mondo
Sì, aggiungo 😉
…lista completa, precisa, esaustiva, ce le ho tutte!! le scoregge al sua prima volta al cinema soprattutto hi hi
a che età l’hai portata al cinema?
Eccomi!
Mi presento dopo averti letta in silenzio per qualche settimana.. ma ci hanno divise alla nascita?? No perché alcune situazioni / sensazioni sono esattamente identiche ;).
Mamma da 10 mesi di 2 nani, rientro di diritto nel club pessime madri, considerando che tutto ciò di “sconveniente” che voi fate, io lo applico su due creature!
Sottoscrivo tutto ciò che hai scritto, ma a me capita anche il contrario.
Situazione tipo: ci sono i giorni in cui frignano, non stanno da nessuna parte, non vogliono fare niente ma allo stesso tempo voglio fare tutto e non sai se infilare la tua testa o la loro nel forno (prima che chiamino i servizi sociali, è ironico chiaramente!), ne parli (ti sfoghi in realtà) con qualcuno e i fetenti, in presenza di estranei, tirano fuori un campionario di carinerie da paraculi che neanche gli imbonitori più scafati conoscono. Della serie il premio bimbo dell’anno vinto senza riserve.
E tu sembri un’ingrata egoista e anche un pò stronza.
Stessa situazione si può ripetere dal pediatra (con il risultato che sembri una paranoica ipocondriaca).
Sono l’unica a cui accade??
Capita eccome. E anche che ti dicano: “ma sei sempre la solita, ti lamenti sempre e guarda che bambino bravo che hai”.
Che vuoi fare, sono dei grandi, grandissimi paraculi.
(Piacere comunque, e benvenuta) 🙂
La numero uno quest’anno è mia. Non nomino nemmeno più la parola vacanza perché in automatico bebè accende la funzione febbre. La pediatra mi ha detto che alla materna un periodo così può succedere ….. io credo che bebè a volte lo faccia di proposito per non farmi uscire …. ah il mio Zen è pure messo alla prova ve lo dico io che faccio yoga e a volte mi chiedo come faccio ….
la soluzione sarà forse quella di una terapia d’urto? cioè prenderli con febbre e naso tappato e portarli fuori comunque?
Mi permetto di aggiungere…quando hai finalmente individuato il piatto-jolly, quello che ti salva la vita quando il frigo è vuoto, non hai tempo/voglia ecc., lei/lui inizierà a schifarti il piatto-jolly. Oppure se non hai mai perso nulla in vita tua, perderai sicuramente il suo gioco preferito, quello senza il quale ovviamente non riesce a dormire. Dico così per dire,eh… 😉
o il ciuccio 😉
io ho iniziato a leggere il leggibile di libri di puericultura (si dice così?) da quando Gnomo mi ha fatto una piazzata in spiaggia, davanti a tutte le persone con cui condividerò gli spazi durante l’estate, mettendosi ad urlare, piangere, scalciare, rovesciare qualsiasi cosa per terra.
le persone intorno sembravano tutte tranquille e molto solidali con me tranne una mamma, non me la scorderò mai, che mi guardava come se mio figlio fosse un mostro e io una stronza.
e io a balbettare: no ma di solito è buonissimo, è un bimbo taaaaaanto calmo!
e vabbè.
tanto inizia l’estate e Gnomo è già così pieno di virus e batteri che se arriviamo vivi a settembre è già tanto.
se incontri di nuovo la stronza dille da parte mia che, secondo me (dille proprio secondo Lucrezia), le sue tette sono rifatte!