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Non tutto è perduto

Però devo dire che non tutto è perduto. Un figlio cambia molte abitudini è vero, ma (onestà vuole che io ammetta) ci sono cose che temevo fortemente di perdere è invece sono ancora lì, intatte.

L’ironia innanzitutto. Ho rischiato di perderla. Durante la gravidanza ero talmente depressa che, non solo non riuscivo più ad essere ironica, ma non riuscivo più a cogliere l’ironia negli altri. E senza ironia quello è stato un periodo non proprio facilissimo. Devo ringraziare il blog se ho ritirato fuori quella vena ironica che, proprio tante volte, mi ha salvata.

Il lavoro. Quando sono rimasta incinta mi sono data per spacciata. Non capivo come una ragazza precaria potesse migliorare (o almeno mantenere) la sua condizione dopo essere diventata madre. Ora non voglio dire che la mia condizione sia migliorata ma di sicuro non è peggiorata. Sono rientrata al  lavoro relativamente presto e non sempre è facile conciliare tutto. Ma, se è possibile, sono più determinata di prima. E le mie capacità di ottimizzare i tempi sono, per necessità, decisamente migliorate.

La voglia di uscire. Anche in questo caso ho gridato alla catastrofe e anche in questo caso non dico che le cose sono sempre facili. Uscire con un Nano al seguito non è sempre è, anzi non lo è quasi mai, rilassante. Però, quasi sempre, migliora l’umore. Esco meno, a dirla tutta, ma questo dipende anche dal fatto che sto concentrando molte più energie sul lavoro, ma la voglia di farlo non è diminuita. Tutt’altro.

Il cinema. Durante la gravidanza sono andata al cinema almeno una volta alla settimana per far scorta di tutti quei film che nella mie mente malata non avrei mai più visto. E invece al cinema non tornata che Pietro aveva giusto 4 mesi. E una, due volte al mese, grazie alla SantaNonna (ma spudoratamente ho usufruito anche di qualche mia amica), riesco ad andarci. Che ultimamente (quasi) tutti i film che ho scelto di vedere sono stati una totale delusione è assolutamente un’altra storia.

La lucidità e l’obiettività di dire che tutto aveva comunque senso, che era al suo posto anche prima di Pietro. Probabilmente, però, non perfettamente al posto giusto.

 

 

 

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14 Commenti

  • Rispondi Silvana - Una mamma green 11 Febbraio 2014 alle 12:54

    Prima che ci conoscessimo, avevo argomentato sullo stesso concetto:
    http://unamammagreen.com/2013/06/10/maternita-cose-che-prima-non-sapevo-e-adesso-so-prima-parte/. Io non so come fossi tu “prima”, ma quello che vedo adesso mi piace eccome!
    PS. vogliamo parlare del fatto che i film ultimamente durano non meno di 3 ore?

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 11 Febbraio 2014 alle 13:07

      Più che altro qua bisognerà trovare il modo di differenziare gli stimoli che, mi sembra di capire, sono molto simili.

      Come ora solo più caciarona e molto più spensierata.

  • Rispondi rossana 11 Febbraio 2014 alle 13:25

    Un bebè cambia eccome. Io con la pancia non mi sono vista rinnovare il contratto e ti dico mi sono sentita offesa visto poi che sono stata sostituita da un essere maschile. Ora dopo quattro anni sto riprendendo e ho capito che le mamme non le ferma nessuno.

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 11 Febbraio 2014 alle 15:23

      è incredibile che possano ancora succedere queste cose, ma succedono e fanno incazzare. Tanto. Ma da brava mamma avrai di sicuro trovato la forza di vedere il lato buono di tutta la vicenda

  • Rispondi lucreziapericolleghi 11 Febbraio 2014 alle 17:52

    La mia vita è cambiata.Sono tornata a lavoro per scoprire che non c’era più lavoro per me.Ma per fortuna lavoro per una grande azienda, mi hanno ricollocato ma dopo ben 15 mesi di inattivo.E tutto perché a causa dell’allattamento (che mi avrebbe fatto uscire per un anno alle 14 e non alle 17) non avrei potuto garantire la dovuta copertura. …bleach! Io al cinema ancora non vado, pure se mio marito vorrebbe e tutti i nonni si mettono a disposizione.Mi sento in colpa.Boh.Il fatto di lavorare dal lunedi al venerdi fino alle 17 mi impedisce di separarmi altro tempo dalla bimba…..per lo stesso motivo ho rinunciato ad andare al teatro e ai concerti. I viaggi, quelli no.Le uscite? All’inizio si.Ma ora cammina da poco e vuole solo stare in giro.Meglio gli amici a casa.Ma sto bene.Sto benissimo . Perché è tutto momentaneo.

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 11 Febbraio 2014 alle 17:56

      Ognuno ha il suo equilibrio. O almeno credo. Personalmente, probabilmente sono davvero un bel po’ egoista, so di dare tutto a mio figlio e una cena fuori, o un cinema non mi fa sentire in colpa. Anzi, mi rimette in equilibrio ma, ripeto, questo fatto è del tutto personale. So che Pietro con i nonni sta bene e, a parte che per esigenze lavorative, sono davvero rare le volte che lo lascio la sera. E, mi dico, male non farà. Speriamo.

  • Rispondi Laura 11 Febbraio 2014 alle 19:19

    io sono andata in maternità con l’idea in testa che non sarebbe cambiato nulla soprattutto del mio lavoro ( faccio la producer in un’agenzia di eventi) e invece ora le mie ore di allattamento sembra che mi rendano una persona che rende meno al lavoro…mi hanno demansionato con la scusa di alleggerirmi il carico “sai con la bimba” è la frase che mi sento dire più spesso come se avere un figlio ti rendesse deficente…e io sono sempre più demotivata e in cerca di uno spazio diverso adatto a me…

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 11 Febbraio 2014 alle 22:00

      a me questa cosa non è successa. a volte, quando sono proprio tanto stanca, vorrei quasi che qualcuno mi alleggerisse e pensasse anche a quello che mi aspetta nel post lavoro. Ma poi ci ripenso e sono più che convinta che sia giusto così. Ho fatto tanto perché nessuno mi potesse dire che con un figlio rendevo meno, tipo fare interviste a manco un mese dal parto, però sono felice che intorno a me non mi facciano pesare il fatto di essere madre. Non ancora, almeno.

  • Rispondi Laura 11 Febbraio 2014 alle 22:20

    in realtà io non ho mai smesso di lavorare…sono stata reperibile fino al giorno prima di partorire e anche dopo perchè amo immensamente il mio lavoro…ma ora sembra che il fatto di essere madre sia un problema…mi volevano tagliare fuori dal lavoro sul campo e fuori città perché mi hanno detto ” com fai con la bimba”…a parte che fortunatamente ha anche un padre…ma poi sono fatti miei cone mi organizzo…le premesse erano buone…nella pratica è una delusione totale…

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 11 Febbraio 2014 alle 22:50

      a me questi pregiudizi fanno proprio incazzare. e la colpa, mi dispiace ma io la penso così, è di noi donne che per troppo tempoabbiamo vissuto la maternità come una malattia e in modo totalizzante. Fare un passo in avanti, a volte, sembra davvero impossibile.

  • Rispondi elisaMammadiGnomo 18 Febbraio 2014 alle 21:15

    io non mi ricordo com’ero prima, devo essere sincera.
    mi sembra un’altra vita, un altro mondo, un altro tempo.

    mi sembra di dover lottare ogni giorno per avere un’ora di tempo libero o la mente un po’ sgombra da pappe, cacche, nanne.

    un po’ alla volta sto recuperando l’ironia ma mi rendo conto che fare qualcosa solo per me richiede ancora uno sforzo organizzativo e mentale tanto grande.

    un po’ alla volta mi piacerebbe, però, riemergere.

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 19 Febbraio 2014 alle 9:56

      io voglio credere, e se non è così lasciatemi la mia illusione, che sia solo una questione di tempo.

      Cazzo, deve essere solo una questione di tempo!

  • Rispondi Isabel 2 Marzo 2014 alle 0:01

    Io hostess di lungo raggio. Dopo 20 anni ininterrotti su quel tubo mi sono stancata ed ho chiesto di restare a casa per un po’. Quanto me la sono goduta? Ho fatto di tutto e con somma gioia. Poi è arrivata lei…ed io sentivo delle amiche (mamme da poco come me) a tre mesi dal parto tornavano a lavorare….eroine! Io a tre mesi mi volevo ammazzare o regalare la nana e dormire fino a quando non avesse compiuto un anno!!! Adesso ho la tata bisettimanale e sto cercando un asilo per quando avrà un anno (deve socializzare con i suoi simili, no??). Tornerò sul tubo, forse….e non mi sentirò affatto in colpa….

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 2 Marzo 2014 alle 23:04

      Brava. Torna sul tubo di corsa e, ogni tanto, portala con te

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