Mi figlio ha quasi quattro anni e di notte dorme con me, nel mio letto. Tutte le sere, da diverse sere ormai (forse farei meglio a scrivere da sempre, ma voglio lodarmi per le poche, riuscite, pause da questa relazione bollente che ho col mio primo e unico figliolo)Sì, perché ho tentato svariate volte di rimetterlo al suo posto, nella sua cameretta, tra i suoi giochi, i suoi libri, i suoi tanti peluche. Le sue stampe. Alcune di queste volte il tentativo si è anche rivelato un successo, nel senso che per tre o quattro notti ho anche dormito qualche ora senza figlio spalmato addosso (quando riuscivo a svegliarmi dopo essermi addormentata accanto a lui e a trovare la forza di infilarmi nel mio di letto s’intende)
E poi?
Poi sono stanca e domani mi aspetta una giornata di lavoro infernale, non posso permettermi di svegliarmi acciaccata nel lettino di mio figlio.
Oppure ho la schiena a pezzi, ho bisogno di riposare comoda.
E ancora devo venire a dormire con te? Allora sai che c’è, che vieni a dormire tu con me almeno leggo, mi guardo un film e ritrovo la mi impronta che mi aspetta sul cuscino da ieri sera.
Mi figlio ha quasi quattro anni e di notte dorme con me, nel mio letto. E, aggiungo, la colpa è solo la mia. Della mia pigrizia. Della mia stanchezza. Ché basterebbe poco così (oddio, proprio poco, poco no) per abituarlo al suo letto, ma io arrivo a sera che sono sfinita e di lottare ancora e ancora e ancora e ancora non ne ho voglia.
Quindi mi tengo mio figlio addosso, per tutta la notte, a volte mi tengo addosso mio figlio e pure Hulk, Thor, Spiderman e, ultimo arrivato, Woody di Toy Story pur di dormire nel mio letto e non ritrovarmi alle due di notte a girare per casa come uno zombie.
Eh sì, ci sono giorni che penso che sono senza spina dorsale, che crescerò un figlio viziatissimo, ma ce ne sono altri in cui mi dico che i bambini crescono velocemente, che presto i problemi saranno altri e che qualche anno nel mio letto che vuoi che siano se consideriamo l’economia di un’intera vita. Che il peggio, al limite, è per me. Che è vero che si addormenta con me tutte le sere, ma è vero anche che non si lamenta mai quando non ci sono e si ritrova a dormire con il padre o con la nonna. Che dopo quattro anni, non ho più la mia parte di letto, ma siamo ancora tutti vivi.
Sono scelte. È la mia scelta. E per carità sarei molto più felice di avere un letto tutto per me, ma addormentarmi nel mio letto per me vince su tutto il resto. A come fare ci penserò. Io, d’altra parte, ho dormito con i miei per sette anni e siamo ancora tutti vivi. E poi mio figlio mi ha assicurato che quando sarà grande, quando avrà cinque anni cioè, inizierà finalmente a dormire per conto suo.
10 Commenti
Io non credo che sia una questione di essere deboli o pigri, piuttosto, come hai giustamente scritto tu, è una scelta, dolcissima e tenera.
Perchè è tutto vero quello che scrivi sugli inconvenienti di avere il tuo bimbo a letto con te (avevi dedicato un post ad hoc su questo argomento se ben ricordo), ma vogliamo anche ricordare la piacevole sensazione di avere il suo odore attorno a te? Oppure la dolcezza di avere la sua mano inesorabilmente stretta alla tua? E ancora, la sensazione di pace che si prova quando ci si ferma ad ascoltarlo respirare (o russare vabbè!;-) )?
Sai io ho fatto una scelta diversa, fin da quando siamo tornati a casa dall’ospedale il mio cucciolo è stato nella sua cameretta, io mi spostavo e stavo da lui e non ha mai dormito con noi (tranne ovviamente nei casi in cui non stava bene).
Ti dirò, spesso penso di essermi privata di qualcosa di magico perchè averlo lì con te, completamente abbandonato al sonno e poter guardare ogni suo minimo dettaglio, poterlo accarezzare, poter sussurrargli qualche parola all’orecchio ed addormentarsi insieme…. Ecco sono momenti unici che non tornano più.
Quindi vai così, goditi il tuo bimbo senza se e senza ma perché ancora una volta credo che non esista una scelta giusta e una sbagliata ma solo il proprio modo di essere la migliore mamma possibile.
Diciamo che ancora non mi pesa abbastanza… non come svegliarmi la notte e fare la spola tra una camera e l’altra.
Presente! Il mio unicogenito dorme ancora con noi e ha 5 anni e un mese. Dormiamo abbracciati e felici da due anni così, prima ha sempre dormito tranquillo nel suo lettino, ma a 3 anni ha cominciato a voler stare con noi. A mia discolpa posso dire che lavoro tutti i giorni con i bambini e la sera sono stanchissima, distrutta. E poi mi piace dormire con lui. Io stessa ho dormito con i miei fino a circa 7 anni e sono sempre stata autonoma e indipendente. So già che quando se ne andrà in camera sua sarò contenta, ma un po’ mi mancherà questa vicinanza dopo tutto il giorno che siamo separati. Quindi mi sento serena e tranquilla nonostante tutti mi dicano che sto crescendo un figlio solo, disadattato, emarginato…fatevi i fatti vostri. Ogni famiglia è diversa e noi siamo felici così
Io speravo che a 5 anni il passaggio fosse automatico… no, eh…?
i miei (tutti e due) hanno sempre dormito con noi, ora che hanno la cameretta, magari si addormentano nel lettone e poi li sposto, oppure mi chiamano la notte e vado io da loro. Un sacco di volte quando mi infilo sotto le coperte con loro mi godo quel momento perchè non averli spalmati addosso tutto sommato mi manca! ah, e siamo ancora tutti vivi..ci sono state volte in cui eravamo in 4 + il gatto.. una grande famiglia!!!
Bene, il fatto di sapervi vivi mi consola proprio tanto.
Come ti capisco! I miei bambini hanno dormito con noi per anni, solo recentemente sono riuscita a convincerli a stare nella loro cameretta (raramente per tutta la notte).
La nostra formazione era: papà, figlio piccolo sul braccio sinistro, mamma, figlia grande sul braccio destro, gatto grande a scelta sulla testa o sulla pancia, gatta piccola fra le gambe o sui piedi.
Pensa quando dovevo alzarmi a fare la pipì…
Già… immagino che disastro 🙂
Sarò una voce fuori coro, ma sono assolutamente contraria a questa scelta; poi, per carità, è pur sempre una vostra scelta.
Una mia amica si è ritrovata con il figlio nel lettone ancora al 12esimo compleanno…
Già, perchè il passaggio automatico, non è poi così tanto scontato. Pensiamo di amarli tanto, ma è puramente un bisogno egoistico e, guarda caso, leggendo i vari commenti, è una routine che si trasmette perchè a vostra volta siete state abituate così. Le motivazioni sono tante, moltissime, una tra tutte è anche l’intimità che dovete mantenere con vostro marito/compagno. La coppia deve poter contare su una sua vita privata, intima che non deve per nulla al mondo sparire con l’arrivo dei figli.
Io avevo il problema che mio figlio non aveva sonno, all’inizio, e non lo facevo addormentare; aspettavo che si addormentasse perchè mi sembrava una cosa innaturale e impossibile da comandare a bacchetta. Dicevo: se non ha sonno, se non si addormenta, non posso obbligarlo!
Poi mi hanno consigliato di leggere il libro “Fate la nanna” e devo dire che ero alquanto scettica; così, per sfida, per dimostrare che il libro era uno dei soliti “teorici” ho provato a seguire alla lettera quello che dicevano di fare.
Mi sono ricreduta! Ed è proprio vero che è solo ed esclusivamente un fattore di buone abitudini, di disciplina.
Perchè i problemi annessi e connessi sono tanti e si ripercuotono poi più avanti nella vita, e si prospetteranno sotto altre mille sfaccettature. E non è possibile nascondersi dietro un dito e convincersi che “a noi piace così”…
La salute fisica e psichica parte da un buon sonno ristoratore, così come l’armonia di coppia che deve mantenere i suoi spazi. Avete mai parlato di questo con i vostri partner? cosa ne pensano?
Il libro per me è stata una rivelazione, una lettura facile e veloce di un paio di orette.
Ma aiuta a cambiare prospettiva, perchè l’essere genitore significa sopratutto aiutare i nostri figli a diventare adulti e, quindi, capire che ci sono delle regole naturali e sociali che devono essere seguite e rispettate, noi siamo il loro sostegno, non noi dobbiamo essere alla mercè dei nostri figli, perchè il rischio è che – paradossalmente – si sentiranno abbandonati, consciamente o inconsciamente. Strano a dirsi, ma è così…
Ciao, guarda io concordo con te sulla linea teorica, sulla pratica no perché non sono in grado di disciplinarmi (in questa cosa, come in tante altre nella mia vita) e pigra e svogliata. La verità sai qual è? Che avevo iniziato a portarlo nel suo letto ma mi sono ritrovata a fare tutto da sola (premetto che ho un compagno che mi aiuta in tutto, ma di questa cosa si è del tutti disinteressato perché, capisco, il relax serale è sacrosanto per tutti). E allora, sai cosa c’è? Io da sola sono troppo stanca per compromettermi tutte le sere quindi per il momento ho deciso che il minore dei mali per me è questo. Spero vivamente che riesca presto a “sbolognare” il figlio nella sua cameretta perché, ti assicuro, a me dormire da sola piace assai (molto più che con un bambino spalmato addosso) 🙂