Blog

Mi hai tolto il sonno, bambino

Sei un rompiscatole mega gigante, bambino. Parli ininterrottamente, le mie giornate si svolgono su un sottofondo di parole, parole, parole smangiucchiate, spesso inventate, quasi sempre urlate. Parli e mi interrompi ogni volta che io mi rivolgo ad un adulto, impedendomi qualsiasi conversazione impegnata che superi i due minuti in tua presenza.

Mi hai tolto il sonno, ma di contro ho una bella ciambellina morbida, morbida sulla pancia che non mi toglierò più, nemmeno se diventassi ostaggio di Jill Cooper.

Sei impegnativo più di qualsiasi uomo avuto in vita mia e, per carità, sembrerebbe che tu mi ami così come sono ma la domanda: “Perché tu hai le tette piccole piccole?” non me la sono risparmiata nemmeno con te. Vuoi attenzioni, fai valere il tuo sacrosanto diritto alle coccole, ai grattini e alle mie cure. Ti sei preso il mio tempo e mi hai obbligata a mettermi ai fornelli. Sei un concentrato del mio caratteraccio, con qualche guizzo di genialità di certo non mia, testardo all’inverosimile e con una determinata e decisa tendenza al non voler perdere.

Sei capriccioso il giusto e volubile.

Sei un amabile dittatore e mi tieni ostaggio con i tuoi ti voglio bene mamma baciati. Sei entrato a gamba tesa nella mia vita e ti sei preso praticamente tutto quello che avevo ma resti comunque la cosa migliore che io abbia mai fatto, bambino.

Precedenti Successivi

Potrebbe Interessarti:

3 Commenti

  • Rispondi Marianna 19 Marzo 2018 alle 12:14

    Carissima Lucrezia, ho girato un pochino per il tuo blog e non posso negare che leggerti, come leggere i commenti di altre mamme, mi ha allargato il cuore…
    Io mi chiamo Marianna (nick) e non sono una mamma, anzi, sono una mamma, ma di figli adulti di cui uno (maschio) con dei figli a sua volta volta…insomma non ho la vostra età anche se come voi, con una notevole dose di autoironia, proclamo tutta la mia imperfezione, facendone un vessillo, una bandiera, e forse anche una scelta di campo consapevole.
    Diciamo però che ciò che più mi definisce nel web è l’appellativo di “suocera”.
    Anch’io come te ho sentito il bisogno di creare un blog dove poter proclamare la mia imperfezione, ed amo immaginarlo non come un blog di sfogo ma un blog di formazione al pari del tuo, dove tante amiche cercano di venire a capo di alcune problematiche familiari (per quanto ci riguarda quelle implicate dall’inutilmente conflittuale rapporto suocera-nuora).
    Tematiche a parte, quello che mi ha colpito di te e delle altre mamme, è che siete sincere, consapevoli dei vostri limiti, imperfette, e dunque vere.
    Non sono qui per cercare followers per il mio blog, e lo dico tanto per chiarire perché talvolta quando sono intervenuta su alcuni thread attinenti sono stata accusata di farlo, bensì per complimentarmi con te, con voi. Finalmente delle ragazze intelligenti che sanno guardarsi allo specchio e chiamare le cose col loro nome! Così deliziosamente politicamente scorrette da risultare irresistibili!
    Sono arcistufa di perfettissime mamme “sotuttoio” che si vantano di portarsi appresso i figli anche quando vanno a fare la cacca, di non vedere da anni un’estetista o un parrucchiere, e che non darebbero mai alla suocera la soddisfazione di tenere un po’ con sé un nipotino per andare al cinema o per fare un po’ di outing con le amiche davanti ad una…vodka, come fanno le cosiddette (da loro) “mamme comode” o “mamme deleganti”, cioè mamme infime.
    Credimi, credetemi, queste sono le mamme (e le nuore) peggiori, perché nella convinzione di non sbagliare mai (1) non ammettono le imperfezioni altrui e quindi giudicano e accusano chiunque se ne macchi, (2) crescono i figli sotto la mannaia dei ricatti morali.
    Io so soltanto una cosa, che se quando avevo i bimbi piccoli non avessi avuto una mamma (ed anche una suocera) disposte a portarli al mare o a tenerseli per un we in modo da farci respirare un po’, non sarei mai sopravvissuta. E siccome come voi non ho difficoltà ad ammetterlo, “suggerisco” un gemellaggio tra i nostri blog. Io cara Lucrezia citerò presto il tuo, perché ritengo valga la pena di leggerlo, ed intanto qualora tu volessi venirmi a trovare nel mio dimmelo che ti invio i riferimenti. Con grande simpatia. Marianna

  • Rispondi Barbara Pinzuti 31 Marzo 2018 alle 15:49

    Buongiorno, mi chiamo Barbara ed ho anch’io un blog da poco, molto amatoriale in realtà… ma ad un certo punto ho sentito la necessità di condividere tante di quelle cose che mi sembrava mi sarebbero scoppiate dentro: si cambia, si cresce, si impara, un pò ci si ‘rintontisce’ anche, perchè ci si ritrova a fare cose prima impensabili. E si lotta tutti i giorni per allevare il nostro pargolo al meglio senza rinunciare a tutto il resto. Leggo i blog delle altre mamme con grande interesse, soprattutto quelli di mamme ‘imperfette’ che affrontano questa fase con grande autoironia. Se vi fa piacere venirmi a trovare mi trovate su http://www.mamma4punto0.it. Un saluto a tutte…

  • Lascia un Commento