Mi fa tanto sorridere quando mio figlio se ne esce dal nulla dicendo: «Mamma ti ricordi quando ero piccolo» aggiungendo subito dopo particolari della sua, ehm, diciamo infanzia.
«Mamma ti ricordi quando ero piccolo e prima di dormire ti chiedevo sempre di darmi la manina?» mi ha detto ieri.
«Mamma ti ricordi quando ero piccolo e invece di pomodoro dicevo pomonono?» un’altra volta.
«Mamma, mamma, ti ricordi quando ero piccolo e sapevo solo camminare, mica correre e saltare?»
«Mamma, ti ricordi quando ero piccolo e le rose mi hanno graffiato? Ora però non mi avvicino più».
Mi fa tanto sorridere perché lo fa quasi sempre quando è a letto, prima di addormentarsi, come se usasse quei momenti per riflettere sulla vita. Lo fa per darsi un tono e per porre l’accento sul fatto che piccolo lo era: ora è grande.
I nostri momenti sono questi, quelli in cui poggiamo la testa sullo stesso cuscino e mentre lui mi racconta (e si racconta) pieno di enfasi i suoi progressi io mi struggo di tenerezza. E penso a quante cose di mio figlio non ricordo, quante ne ho perse dietro alle preoccupazioni e al peso di quella responsabilità con la quale ancora devo far pace.
«Mamma, ti ricordi quando ero piccolo e dormivo sempre vicino a te?»
«Certo che mi ricordo… anche perché ancora ci dormi sempre vicino a me?»
«Sì mamma, ma adesso sono io che ti do la buonanotte così tu dormi felice».
Mi fa tanto sorridere quando mio figlio se ne esce dal nulla dicendo: «Mamma ti ricordi quando ero piccolo» perché mi ricorda che lui è la mia memoria storica: pochi anni nei quali ritrovo tutto ciò che di buono ho fatto nella vita.
6 Commenti
Anche il mio dice sempre così, e anche il mio diceva pomonono <3
Ecco… tutti uguali, tutti uguali!
È come se mi avessi rubato gli ultimi mesi e trascritti qui. Meraviglioso post, come sempre. Molto intenso… Ma a te non vien voglia di fare il secondo, vedendo Pit crescere?
La verità? Ma proprio per niente 😉
Una tenerezza infinita❤️❤️❤️Irene fa così, e ogni volta mi viene da sorridere, ma poi mintrattengo perché lei la prende come una presa in giro e per lei il discorso è serissimo. Significa che sta diventando grande e vuole fammi ricordare e ricordare i suoi progressi. E mi perdo a guardare i suoi piedini e manine che sono ancora piccolissimi….ma non glielo dico??
Si sentono grandi, è vero, ma col musino da cuccioli 🙂