Io sono disposta ad ammettere che nelle faccende di casa loro sono più bravi di noi. Sono convinta che hanno molto da insegnarci in fatto di sapersi godere la vita. E i figli quando sono piccoli. Anzi, loro riescono a goderseli talmente tanto che, poi, i figli piccoli li adorano.
Sono pienamente d’accordo sul fatto che, spesso, la colpa del loro assenteismo in casa sia dovuto ad un nostro atteggiamento da aspiranti Wonder Woman e credo che a loro svolgere alcune mansioni pesi davvero meno che a noi. Penso che abbiano il giusto approccio al cambiamento, mica come noi testarde e abitudinarie. Ammiro la loro capacità di lamentarsi poco e di pensare che tanto c’è sempre una soluzione. Invidio la loro calma e l’assenza di paranoie nella loro testa.
Mi piace vedere la loro fantasia, la loro dolcezza, il loro saper trattare i figli come piccoli uomini e la loro volontà di insegnargli il mondo.
Credo davvero che quella che abbiamo accanto sia un’ottima generazione di padri.
Allora qualcuno mi spieghi perché sono 11 mesi e mezzo che mio figlio, di notte, con me dorme e col padre piange.
15 Commenti
perché i bambini sono abitudinari. Per cui se gli abbiamo dato l’abitudine di farli dormire noi…è anche in questo caso colpa nostra! ;-D
diciamo che lui si è preso quest’abitudine e non il contrario 🙂
spero di non abbattere la tua autostima ma forse potrebbe dormire con il tuo pigiama! fa una prova… quando era piccolo e la sera uscivo me lo ritrovavo che dormiva sul lettone infasciato al mio pigiama… basta l’odore di mamma!
macché abbattere e abbattere, magari ma io sono quasi sicura che non funzionerebbe. Lui vuole proprio essere preso in braccio, da me chiaramente
… la mamma è sempre la mamma …
bella fregatura :/
Misteri della vita che credo non abbiano risposta.
Bebè di natura dorme ma se succede che si sveglia è scontato che vada io e se per caso, eccezionale però, dovesse andare papà a casa mia in piena notte mia figlia intavola discussioni e poi scatta la lacrima e lì credimi mi pongo delle domande prima fra tutte ” ma non lo vedete che fuori è buio e per me la notte e il sonno sono sacri?”
Il giorno dopo poi scatta anche il delirio paterno “ma come io mi impegno però non so con te è sempre più brava” ….. E li pessimamente ignoro!
…per me a giugno sn 3 anni…vedi tu! e ieri sera,ok gà la serata girava male, mi sono sentita dire che io sono più riposata.seeeeeeeeeeevabbbbbèèèèèèèèèè!non ti dico la carogna che m’è presa,cm se per me non fosse un peso alzarmi se la notte chiama e dover essere presente sempre per il suo addormentamento.notturno e diurno, ovvio.cmq la questione è che oramai lo si da per scontato e a me urta da matti e hai voglia a dirlo…. vivo nell’utopia che crescerà… anna
sì, hai ragione, quello che mi urta di più è il fatto che si dia per scontato il fatto che alcune mansioni siano, ormai, solo mie. Come sia fa?
Lù quando io di notte mi alzo per una pipì impellente la bestiolina inizia ad urlare nonostante stesse dormendo profondamente fino ad un nanosecondo prima. A nulla valgono in quel momento le coccole del padre che invece adora profondamente in pieno giorno. Risultato: il papà ora si nasconde dietro questa storia smettendo definitivamente di occuparsi del figlio la notte! Sò maschi.
ma so tutti uguali? e considera che noi ne abbiamo partoriti altri due. Sigh
Io avevo elaborato una teoria: per i bambini piccoli vale la regola che “quando c’è la mamma, si sta con la mamma, quando non c’è con chi passa il convento”.
E questo anche se mi sono ritorvato molto, come padre, nel ritratto che fai tu.
Poi però di notte, da quando è finita la fase dell’allattamento, mi sono sempre alzato io, anche perchè poi mi riaddormento senza problemi e ora le bambine quando si svegliano chiamano direttamente me, perchè sanno che la mamma neanche le sente 😉
Ecco, vorrei iniziare a non sentirlo nemmeno io 🙂
io di notte quando chiamavo mia mamma veniva sempre mio padre…ahimè, direi che la tradizione non si è mantenuta!!!tanto sonno….
tanto sonno pure io. Questi giorni poi sono sola tutto il giorno, così nel piccolo non si crea nemmeno la tentazione di chiamare il padre 🙂