Una mamma creativa. Ilaria Faccioli è un’illustrice brava e simpatica dalla cui fantasia nascono mondi colorati e pieni di entusiasmo. La sua penna ha dato vita a storie (anche per Feltrinelli Kids) che piacciono a grandi e piccini. Ma da mamma, Ilaria non ha dubbi, la vera creativa in famiglia è la piccola Bianca.
Ilaria da quanto fai l’illustratrice?
Faccio l’illustratrice dal 2002, anno in cui mi sono diplomata in Illustrazione all’Istituto Europeo di Design, ma ritengo di fare questo lavoro per davvero dal 2008. Solo allora ho capito meglio cosa volevo fare e come volevo disegnare, e soprattutto ho iniziato il “mio” percorso, prima mi sentivo una banderuola che volteggiava di qua e di là.
Un figlio cambia l’approccio al mondo. La tua maternità ti ha resa ancora più creativa o lavorare è diventato più difficile?
Più creativa? ah ah ah!!! L’arrivo di mia figlia non mi ha resa più creativa ma più stanca per i primi 9 mesi. Personalmente non trovo che lavorare sia tanto più difficile, io ho ripreso a farlo da casa (la fortuna di fare questo lavoro) al quarto mese. Certo, mi manca la concentrazione di prima e il tempo a mia disposizione è diminuito, ma l’asilo nido è un grandissimo aiuto per una mamma che vuole anche lavorare.
Carta e matita o schermo del pc e tavoletta grafica?
Tutte queste cose. Disegno con le matite, pastelli a cera e pennarelli sul blocco di carta. Poi scansiono e continuo a disegnare con la tavoletta.
Come riesci a conciliare il tuo lavoro col tuo essere madre? Come organizzi la tua giornata?
La mia giornata parte con il risveglio insieme a Bianca e mi godo questo momento tutti i santi giorni, a meno che non ci siano urgenze particolari in studio (ho anche uno studio di grafica che si chiama Due mani non bastano). Vuol dire poltrire a letto con lei, coccole e coreografie in orizzontale, poi colazione e le nostre strade si dividono per un po’ di ore: lei al nido e io in studio. Dalle 9.30 fino alle 16.30 disegno in studio e poi mi catapulto a chiappare la piccola. Adesso che c’è caldo stiamo un po’ al parchetto e poi la casa si trasforma in un parco giochi. La sera è sempre una variabile, le ipotesi di finale sono tante: crolliamo tutti sul tappetone, usciamo con gli amici, io riprendo a lavorare e lei gioca con il papà, giochiamo tutti sul letto e io e il papà crolliamo…
Cosa fa una mamma creativa come te col suo bambino?
Per il momento non penso di fare nulla di così creativo. Se uno immagina che la faccia dipingere o fare chissà che esperimenti con i colori, può ritenersi deluso. Guardiamo insieme tantissimi albi illustrati, annusiamo le spezie e gli aromi, facciamo esercizi improvvisati di yoga. E ovviamente giochiamo tantissimo. Ecco forse è questa la cosa più creativa che stiamo facendo insieme, ed è Bianca a farmela fare!
Quale storia o autore ti piacerebbe illustrare?
In questo momento vorrei illustrare una storia pensata e scritta da me. Non sono mai soddisfatta delle storie che immagino, riuscirci sarebbe una cosa bellissima.
Proprio da questo blog è partito una sorta di outing di gruppo tra mamme che hanno deciso di condividere per sentimento di inadeguatezza che spesso ci accomuna. Ti senti anche tu un po’ pessima madre a volte?
Il senso di inadeguatezza per il momento l’ho sentito all’inizio, un anno fa, quando Bianca era appena nata. Avevo tra le mani questo esserino che non poteva dirmi se facevo bene o male, e la paura di sbagliare era forte, amplificata dal vortice di emozioni vissute in quelle prime settimane.
Domanda di rito: ma a te la vodka manca almeno un po’?
La vodka per niente. Ti deluderò ma ti confesso che non mi è mai piaciuta. Mi mancano un po’ i giri senza fine di Spritz.
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