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Le nonne mentono. Forse

Che le mamme, le altre mamme, mentano è appurato. Se una mamma di un bambino di due mesi è bella, profumata, stirata, truccata e vi dice che suo figlio dorme, mente. Un bambino di due mesi non dorme: un bambino di due mesi ogni due/tre ore mangia e la cosa non va d’accordo col dormire. Poi magari nelle pause è pure un bambino quieto ma comunque qualsiasi cosa farà sarà lontana dal concetto di dormire. Ma sulle mamme menzognere si sono già espresse in tante. Io peroro solo la loro causa.

Piuttosto, mi sto convincendo che anche le nonne mentono. Che qua o mente la SantaNonna oppure mi dovete spiegare dov’è che sbaglio. Perché non è possibile che ogni volta che riprendo il Nano da casa della SantaNonna la trovo sempre sorridente e quasi quasi pure un pochino rilassata. Racconta che il Nano è bravo, bravissimo, proprio bravo eh. Ma soprattutto racconta che il Nano, quando sta con lei, udite udite, si addormenta da solo, nel suo lettino. Aspetta, scandisco meglio. Il Nano a casa della SantaNonna S-I-A-D-D-O-R-M-E-N-T-A-D-A-S-O-L-O-N-E-L-S-U-O-L-E-T-T-I-N-O.

Io ieri l’ho tenuto in braccio una cosa come sei ore. E lui dormiva pure, placido e beato. Peccato che ogni volta che tentavo di metterlo nel lettino attaccava la modalità sirena ululante. Figuriamoci se fosse minimamente predisposto ad aprire un dialogo sul tema “Stasera ci addormentiamo da soli sul lettino, amore della mamma“. No, quando ci sono io nel raggio di due stanze il Nano dorme solo in braccio. A me. Che lo cullo cantando la solita canzoncina (della quale solitamente cambio il testo per non interrompere i dialoghi col Coinquilino, vi lascio immaginare gli esilaranti esiti) e camminando che gli hanno montato pure i sensori di movimento a lui.

E io che dovrei pensare? Che mio figlio è così intelligente da capire che oramai mi ha fregato e che gli basta un piantino più o meno accorato per iniziare con la tarantella canto/ballo/ suono solo per te figlio mio purché tu dorma e lo faccia subito. 

Dite che ho decisamente sbagliato approccio? O è la nonna che mente?

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12 Commenti

  • Rispondi Mirtilla 25 Novembre 2013 alle 10:55

    Io quando ormai nn c’è la facevo più ho applicato la tecnica dura, l’ho piangere nel lettino, ogni 5 min lo andavo a vedere cercando di parlargli dolcemente per pochi minuti, poi me ne andavo. Alla fine si è addormentato. Il giorno successivo stessa cosa, lui piangeva ma andavo ogni dieci min. ho ripetuto la cosa per qualche giorno e il pianto si accorciava sempre di più finché alla fine è quasi scomparso. Ora riusciamo a dormire tutta la notte! È dura all’inizio ma ne vale la pena! Blocca il circolo vizioso in cui sei entrata! Prova!

    • Rispondi Ceraunavodka 25 Novembre 2013 alle 11:27

      Ho sempre pensato che ne sarei stata in grado, di farlo piangere dico, e invece sono proprio una pappamolle.

      Cerco il giusto stato d’animo e provo. Grazie!

  • Rispondi Zena 25 Novembre 2013 alle 15:19

    Lucrè…e pure con me fa così!!!in braccio mi dorme le ore…sul lettino dopo 5 minuti (ma la maggior parte delle volte subito!) frigna..e appena lo riprendo in braccio sviene…mi sono fatta due bicipiti da fare invidia ai palestrati!!:-P mi sa che le nonne nn mentono…sono loro che ci rigirano come un pedalino…:-))

    • Rispondi Ceraunavodka 25 Novembre 2013 alle 15:33

      Tutto questo mi servirà per autoconvincermi ad adottare la linea dura 🙂

  • Rispondi elisaMammadiGnomo 25 Novembre 2013 alle 20:37

    dicono che i bimbi trattengano tutte le tensioni con gli estranei (cioè chi non è la mamma) e quindi sembrino dei cherubini dai riccioli d’oro e dal cuore di panna, per poi sfogarsi amabilmente con la povera genitrice al suo ritorno. dicono. a me pare che gnomo mi sta a pijà in giro tre quarti del tempo. me pare.

  • Rispondi Bencia 25 Novembre 2013 alle 22:47

    Consiglio, se decidi di adottare la tecnica feroce ma efficace del pianto graduale nel lettino fallo prima che sia capace di arrampicarsi sulle sbarre che sennò il pianto non sarà l’unico problema

  • Rispondi melatequilabionda 26 Novembre 2013 alle 18:54

    Lascia perdere estivill che ha ritrattato dicendo che il suo metodo va bene dopo i tre anni, e leggi besame mucho di gonzalez, spiega bene la fisiologia del sonno dei neonati

    io ho scelto di assecondare mio figlio, di dargli sicurezza, di sopportare io che mi stesse abbracciato addosso anche a tre anni, e ne sono felice. Ho un bambino sicuro di sé, sereno, che sa che io ci sono e accolgo le sue insicurezze, e matura in modo adeguato.

    Se avessi scelto il pugno duro come hanno fatto con me i miei, avrei ottenuto di non dormire mai (così invece dormo!!) E di fargli avere disturbi di autostima e di sonno. Io ne sono l esempio, zero sicurezza in me e insonnia fino a trenta anni

    • Rispondi Ceraunavodka 26 Novembre 2013 alle 22:26

      Convinta anch’io che Estevill non è la soluzione, anzi. Credo che i traumi da abbandono vadano evitati sempre però non è nemmeno giusto essere ostaggio di un bambino di sette mesi che si addormenta solo ed esclusivamente se ci sono io. Vorrei trovare un metodo soft per insegnargli ad addormentarsi da solo. Ma credo di volere troppo…

      • Rispondi melatequilabionda 27 Novembre 2013 alle 7:05

        Oltre a besame mucho allora leggi anche il linguaggio segreto dei bambini

        credo che informarsi a dovere permetta poi di mutuare un approccio giusto per la propria diade madre-figlio, perché il metodo perfetto non esiste, esistono spunti di riflessione che ci offrono una visione critica e ci fanno trovare una dimensione idonea.

        Io, ad esempio, ho scelto di assecondare mio figlio con dei paletti quando è stato più grandino, dopo l anno, tipo che se voleva stare in braccio a me poteva farlo ma da sdraiati, oppure in piedi pochi minuti. Vuoi stare in sala? ok, da solo, io vado a letto. Ah, vuoi stare con me? Ok, però sdraiati. Però tva bene ben dopo l anno di età quando oltre alla comprensione c è l elaborazione da parte del bambino.

        A sette mesi va bene il metodo hogg del linguaggio segreto dei neonati, ma è faticoso, anche se sai che dura pochi giorni. Niente traumi, con mio figlio è bastata una notte, ma dopo qualche mese siamo stati da capo perché il sonno va a cicli di maturazione

        • Rispondi Ceraunavodka 27 Novembre 2013 alle 9:58

          anche perché ora ci si sono messi i denti e il raffreddore. Leggerò comunque.

          Grazie ancora delle dritte

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