– Non sono amiche di serie b;
– non meritano il nostro atteggiamento che, con malcelata sufficienza tende a dire: che ne vuol sapere lei;
– non meritano le nostre rosicate, nascoste dalla suddetta malcelata sufficienza, ai loro racconti di “certe notti”;
– non meritano di ascoltare i nostri racconti di pappe a cacche. A te fregava qualcosa di pannolini lavabili e sterilizzatori prima di diventare mamma?
– non meritano neanche le nostre mancanze di attenzioni nei loro confronti;
– non meritano la nostra invidia per la loro taglia 40. Loro mica ci invidiano per il fatto che noi l’ebrezza del parto l’abbiamo già sperimentata.
– Le amiche senza figli sono il nostro ultimo contatto con la realtà, quella fatta di gente adulta, spirito critico e senso del bene e del male e ci amano anche se abbiamo sostituito gli aperitivi con i biberon.
Tutte le altre sono delle stronze!
30 Commenti
Tutto vero. Ma per una volta faccio la voce fuori dal coro: a volte succede anche il contrario. Succede che tu ti fai un mazzo così per non smettere di uscire, ma che i “no, grazie” che ogni tanto devi pronunciare pesino comunque più degli inviti accettati e delle serate cui hai partecipato (nonostante il sonno, nonostante la fatica di uscire con un bambino al seguito). Succede che di cacche e pappe non ne parli perché fa schifo a te per prima, ma questo non venga assolutamente considerato, e che ogni riferimento a tuo figlio (mischiato a cento altri discorsi su libri, politica, film, uomini e pettegolezzi) venga accolto con aria annoiata e compassionevole. Succede che siano le amiche senza figli a dimenticarsi di te e a non perdonarti le tue scelte. Succede che ti si dica: “non so se riusciremo a non allontanarci. In fondo tu hai avuto un figlio”. Posto che essere madri non ci rende affatto migliori delle non madri, posto che aver partorito non ha trasformato nessuna di noi in una persona più meritevole di prima, a volte ho come l’impressione di dovermi quasi scusare per aver procreato. E sinceramente ne ho un po’ piene le scatole.
Ne parlavo proprio ieri sera. Sai che c’è? C’è che ad un certo punto scatta la selezione naturale: chi ti vuol restare accanto inizia a correre con te. Tutto il resto è uffa.
Già. Ma se chi si mette a correre il più lontano possibile da te è una specie di sorella con cui hai condiviso amori, lutti, battaglie e sbronze, allora davvero fa molto male. È chiaro che devo aver sbagliato qualcosa…
Ma no che non hai sbagliato nulla. Io credo che sia molto difficile essere un’amica senza figli, io stessa sono stata una pessima amica senza figli di amiche con prole. Non è facile trovarsi accanto persone che, fino ad un attimo prima, erano figli e che, ora, sono prima di tutto genitori. Non dico che, con tanti sforzi, non si possa riuscire a ritagliarsi del tempo da dedicare loro ma, ammetiamocelo, non sarà mai più come prima. Questo mai più come prima spaventa tanto, io stessa ancora faccio fatica e porta noi mamme a chiuderci. Per lo meno per me è stato così. Ho lasciato morti e feriti per strada. Poi ho aperto gli occhi e ho visto che c’era ancora qualche (poche) buona amica pronta a starmi vicino se lo avessi voluto.
Condivido e sottoscrivo Silvana, io le amiche di quel genere le ho abbandonate.
Ma ho anche amiche non madri che mi chiamano, mi spronano ad uscire, e che dopo l’ennesimo NO che rispondo ad una loro proposta d’uscita, tornano più cariche di prima.
Quelle sono le amiche che amo.
bisogna fare una selezione. e il poco tempo che abbiamo a disposizione aiuta
Ma perchè Silvana sono sempre d’accordo con te Silvana?
A me è capitato che nonostante io avessi voglia di vedere le amiche senza figli loro siano sparite da qualsiasi orizzonte spazio temporale!
di sicuro succede. io, a mia volta, sono stata una pessima amica senza figli perché è difficile comprendere qualcosa che non si è mai vissuto. è per questo che le assolvo se non piegano la loro vita alla mia e mi prendo la mia parte di colpe nel non riuscire a stare più insieme
Premetto, non sono una mamma e il mio istinto materno è “non pervenuto”, ma adoro il tuo blog.
Ho amiche mamme (le mie Wonder Woman) che cerco di capire per quanto posso e dove non arrivo io arriva il tuo blog, che ho consigliato a tutte e che ha regalato loro comprensione e qualche sana risata di notte alle 3 in crisi da “quinta malattia”.
Proprio ieri sera parlavo con una mia amica che mi ha annunciato il nuovo arrivo (il terzo, tanto per capirci) e del piacere che proviamo entrambe nel raccontarci le nostre giornate completamente diverse. Siamo giunte alla conclusione che ci stiamo facendo due viaggi diversi e che come ogni viaggio è ancora più bello se puoi condividerlo con qualcuno distante , ma vicino, a te. PS Noi in verità un po’ vi “invidiamo”, ma con due ore di sonno come fate a fare tutto quello che fate ogni giorno?? 🙂
Beh io invidio voi ma questa è un’altra storia. Grazie per quello che mi scrivi. Credo davvero che le tue amiche siano veramente fortunate ad avere te accanto.
Ognuna ha le amiche che si meritano 🙂 E questo vale per te e per le tue amiche con prole! Quando io ho annunciato l’arrivo del mio per ora unico figlio, qualcuna mi ha guardato con commiserazione. Evidentemente devo aver sbagliato qualcosa! Viva te e tutte le tue amiche 😉
Grazie per aver detto questa cosa, anzi queste cose, che penso da 11 mesi ma che non dico perchè un po’ me ne vergogno!
Ora, invece di dirle, puoi farle leggere 🙂
Un abbraccio
Giusto! Quoto tutto, sono mamma da poco e fino a 5 mesi fa facevo parte anch’io della categoria “amiche senza figli” anche se mi piaceva ascoltare i racconti dei parti: per me era come avere davanti una superstite sopravvissuta ad un disastro aereo o ambientale… guardavo e ascoltavo con ammirazione! poi è successo anche a me e….sì…mi sento una sopravvissuta a un ciclone!!! ah ah! bel blog!
Sopravvissute che… sopravvivono 🙂
Io ho un’amica senza figli che non mi si può togliere. Qui si che sono stata fortunata… l’ ho scoperta dopo essere diventata mamma e se non ci fosse stata sarebbe stato molto peggio!
Sì, sono rare ma credo sinceramente che siano la salvezza di tante mamme
di quelle alle prime armi, almeno 🙂
Grazie per aver scritto questo post!
Io sono un’amica senza figli e ho amiche con figli: è terribile. Ti senti handicappata (nel senso cattivo del termine) perchè loro hanno qualcosa che tu non hai, sanno qualcosa che tu non sai, capiscono qualcosa che tu non puoi capire.
Io voglio solo la mia amica, voglio starle accanto qualsiasi cosa succeda, senza sentirmi inadeguata perchè non posso capire che cosa sta provando. Eccheccacchio.
Quindi grazie ancora!!!!
Grazie a te. Lo so quanto è difficile essere amica di una mamma e davvero credo che per coltivare un rapporto di amicizia ci voglia ugual impegno. La neo mamma deve spiegare, raccontare, chiedere: questo è l’unico modo per mantenersi le amiche che, magari, fossero tutte come te.
Cmq a volte è difficile mantenere anche gli amici con figli, soprattutto quando i bimbi sono ancora piccoli, se come me uscire di sera con nano appresso è quasi impossibile… Vabbè cresceranno questi bambini no?! 🙂
Crescono, crescono e sono sicura che la gestione di queste cose sarà molto più semplice 😉
Giusto! una delle più care amiche non ha ancora figli. La adoro, con lei posso ancora andare al cinema, a teatro, ad una mostra!
lalu
già. sono loro che ci tengono salde alla realtà 🙂
una delle due mie migliori amiche è single e senza figli ed è il mio punto saldo e muro portante
🙂
bell’articolo… Purtroppo io sono sempre sola e il pupo me lo devo portare ovunque, le mie poche amiche senza figli mi hanno dato il ben servito. Non riesco neanche a dar loro torto..
io non dico che in assoluto che chi non ha figli ci sia sempre. dico solo che a volte restiamo sole anche per colpa nostra. è chiaro che ci sono mille situazioni, che non sempre si riesce a ritagliarsi spazi ma è anche vero che improvvisamente iniziamo a parlare due linguaggi diversi e l’incomprensione è causata da entrambe le parti
Sono d’accordo sul dire che è un percorso naturale e che le amiche con figli e quelle senza figli fanno due viaggi diversi che sarebbe bello raccontarsi in occasioni di svago per entrambe. Bisognerebbe a volte essere più flessibili e snobbarsi meno aprendosi le porte della conoscenza e chiudendosi dietro quelle dell’intolleranza. Complimenti per il blog!
Ben detto. Grazie e buona giornata