Ho sempre cercato di lasciare il Nano fuori dal “lettone” ma nell’ultimo mese i pianti notturni sono aumentati, la mia pazienza diminuita e a volte capita che nel cuore della notte, a occhi rigorosamente chiusi, prenda Pietro dal suo lettino e lo lanci nel nostro. Trattengo un attimo il respiro e se non sento rumori strani di ossa rotte mi rimetto sotto le coperte e, con un braccio sopra al Nano, riprendiamo tutti a dormire. Più o meno.
Il Nano, infatti, non si limita a dividere senza soluzione me e il Coinquilino ma credo abbia deciso, con tutto il candore del quale è capace, di rubarmi il posto. Stamattina l’assetto era composto dal Coinquilino e il Nano in tre quarti di letto e io in equilibrio sui restanti nove centimetri, il Nano a formare un bel quattro di spade comodo comodo che ha difeso tutta la notte a suon di pugni e graffi.
Stanotte li lascerò amarsi in pace, divano arrivo!
la foto può apparentemente non entrarci nulla, in realtà la faccia di chi la sa lunga dice: “mamma, lo rifarò anche stanotte e quella dopo e quella dopo ancora”
12 Commenti
A parte che Pietro è bellissimo (ma li fanno tutti co’ ‘ste guance? :)) ma, anche stavolta, TI CAPISCO. Perfettamente. Da noi, il cosleeping dopo le 3 del mattino non è stata una scelta, ma una necessità per la sopravvivenza. Peccato che ogni notte la sottoscritta rischi letteralmente di finire sul pavimento, ma tant’è. Prima o poi passa, vero?
Più che altro, mi spieghi perché non si fanno largo a suon di pugni dalla parte dei Padri? prima di arrendermi al divano voglio provare a cambiare lato del letto.
Notasi bavaglietta lercia. Il tuo nano é fighissimo e ti somiglia tanto , poi mi fa sorridere l idea che probabilmente andranno a scuola assieme salvo carriera da elettrauto che incoraggerò.i miei 9 cm stanotte erano impiastricciati di dentinale, spalmato bene bene sul mio cuscino e con i capelli intrisi di qel coso sono ora seduta alla scrivania del mio ufficio. Domani se dio vuole mi salverà lo shampoo secco di cui sono diventata la miglior fruitrice Dell anno.
dal lerciume non ci si salva. per quanto io mi impegni a tenerlo pulito, niente, non ci riesco.
Dicono tutti che assomigli al babbo… comunque a me più che la scuola assieme mi preoccupano le lunghe soste al bar 🙂
Ahahaha…ma oltre che con le guaciotte tutti uguali…li fanno anche tutti con queste espressioni furbe di chi la sa lunga…e soprattutto di chi sa già come comprare le madri???
sì, ma bisognerà riunirci per trovare una soluzione e arginare il problema prima che sia troppo tardi!
mi dispiace, ma la faccia….è proprio quella! 😀
Ah ecco. Stavo qua e mi dicevo: bé ma lo scriverà un post, prima o poi, in cui dice che alla fine le tocca portare il nano a letto, nonostante anche lei sia contro il cosleeping. Ecco, l’hai scritto. No perché iniziavo a sentirmi sola quando, dalle 3 in poi, rinuncio ai buoni propositi di convincerlo a dormire nel suo lettino e lo porto, stanca e triste, nel mio. (Per passare il resto della notte in bilico a scansare calci e pugni). Che brutte queste notti, brutte e basta.
quello che non ho detto che il suo lettino, per motivi di spazio, è praticamente attaccato al nostro. Almeno faccio poca strada!
Sarò noiosa ma io, Pietro, me lo magnerei tutto.
quello che non ho detto io, invece, è che io e il padredignomo dormiamo in letti separati. contigui ma separati. due letti da una piazza e mezza. quindi gnomo dorme sempre nel mio e basta. abbasso il co-sleeping, non mi ci abituerò mai. l’unico che ne trae vantaggio è l’osteopata che deve scriccarmi il collo ogni due settimane.
spero davvero che qualcuno questo Natale mi regali un buono lungo un anno da spendere dall’osteopata