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La coperta di Linus

Io non credo che quella della coperta di Linus sia una faccenda da bambini, anzi. Quella della coperta di Linus è una faccenda seria davvero. Su, pensateci un attimo. Sono sicura che ognuna di voi un oggetto che la fa sentire “al sicuro” ce l’ha. Un cappello, un maglione, un rossetto, una sciarpa. Oppure un taccuino, chessò, un paio di orecchini. Quella cosa, per intendersi, senza la quale non affrontereste mai un colloquio di lavoro. Ci pensavo ieri, ci penso ogni volta che resto “a secco” di fondotinta. Io senza fondotinta non riesco ad uscire di casa. Non c’è stagione, né temperatura che tenga. Che io esca per andare al lavoro, per una giornata al mare o per un’ora di corsa (valgono pure i sogni checredete), devo essermi stuccat ehm… truccata ben bene il viso. Senza fondotinta io mi sento nuda. E molto esposta.

Quando lavoravo nella redazione di un quotidiano mi capitava spesso di andare a Firenze. Piccole gite lavorative, come le chiamavo io, che per un giorno mi facevano sentire così tanto donna in carriera. Che poi, alla fine, avevo solo il tempo per lavorare. Niente caffè con vecchi conoscenti, niente shopping, né passeggiate lungarno ma, ogni volta che partivo, mi sentivo comunque energica e positiva. A parte quella volta che, sul treno preso al volo, struccata e scapigliata come sempre, mi resi conto di non aver portato con me proprio il fondotinta. Solitamente la fase di trucco e parrucco avveniva proprio in treno che non si sa mai, magari in conferenza qualche bel toscanaccio… Smarrimento, depressione, panico. Girare per Firenze, incontrare colleghi, cercare di essere credibile senza fondotinta per me non era proprio possibile. Fortunatamente sono e resterò sempre una volpe, almeno nelle situazioni tragicomiche e anche in quel caso una soluzione apparente l’ho trovata comprando una rivista, Vanity Fair mi sembra, e utilizzando il campioncino di BB cream che era all’interno. In conferenza sembravo Carlo Conti di ritorno da una settimana a Sharm El Sheik ma questa è un’altra storia…

Quella della coperta di Linus è una faccenda seria. Ogni bambino dovrebbe averne una. E ogni adulto dovrebbe ricordarsi di portarsi dietro la propria, soprattutto quando sa che quella sarà una lunghissima e impegnativa giornata.

IMG_4567 IMG_4566IMG_4562FullSizeRender copia FullSizeRenderLa coperta “dei giochi” è una coperta in lana di Picci Firenze

 

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2 Commenti

  • Rispondi rossana 18 Novembre 2014 alle 20:41

    Io mai senza smalto Chanel poi per il resto sorvolo su molte cose ma lo smalto no …. Sono anni che sono fedele … Ma fedele proprio eh!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 19 Novembre 2014 alle 9:42

      Mi hai fatto venire una voglia di smalto Chanel che non ti dico, mannaggiate

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