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Il momento giusto

Conosco donne intelligenti, ambiziose, ironiche. Professioniste in gamba, maestre di stile, concentrato di cultura. Dinamiche, intraprendenti, coraggiose. Innamorate. Complete. Quasi.

C’è lei, assunta a tempo determinato in una azienda più o meno stabile, convive da cinque anni ed ama i bambini. Lei li adora, gioca con i bambini delle sue amiche che spesso le fanno fare da baby sitter. Ne sogna uno suo da sempre, ma ora no, ora non può ancora. Sta aspettando una stabilità che le permetta di godersi appieno il suo bambino. Che le permetta di non avere preoccupazione. Lei aspetta il momento giusto.

Poi c’è anche lei che convive da quasi dieci anni ed è molto innamorata del suo uomo. Lei lavora a progetto, in una situazione interessante e promettente. Ci lavora da cinque anni e ogni anno spera che sia quello giusto. Quello in cui ci sarà un po’ di tempo per dedicarsi alla sua famiglia, al suo bambino che ancora non può avere. Il momento giusto in cui non potrà più recriminarsi di aver messo l’amore prima del lavoro, di non aver fatto tutto quello che le era possibile fare per la sua carriera.

Lei, invece, sa che nel suo futuro ci sarà un figlio. Non le importa molto della carriera. Sta bene così. E ama follemente suo marito. Però ancora non se la sente di rinunciare a qualcosa, a molto, per un figlio che le toglierà tutta quella libertà. Aspetta che arrivi quel momento in cui si sentirà pronta a mettere qualcun altro al primo posto. Di dire basta a orari tutti suoi e a notti passate “fuori”. Aspetta il momento giusto, quello che non la faccia sentire inadeguata quando abbraccerà il suo bambino per la prima volta.

Poi c’è lei, mamma di un bambino bellissimo. A lei i figli unici non piacciono e ha sempre pensato che non avrebbe avuto solo un figlio, ma ora proprio non è il momento giusto per ricominciare daccapo. Ora che ha ritrovato un po’ di indipendenza, che ha ripreso a lavorare, che ha quasi messo via pannolini e biberon. Che il suo bimbo cresce e diventa autonomo. Ora, bisognerà aspettare che si senta di nuovo pronta.

Non so se si tratti di eccessiva prudenza o mancanza di coraggio, so però che il mio momento giusto non sarebbe arrivato mai. Sono troppo egoista e troppo innamorata della mia vita per decidere consapevolmente di mettermi al servizio di un altra vita. Troppo presa dal lavoro e preoccupata dal futuro per mettermi consapevolmente in condizione di rallentare invece che di accellerare.

Non so nemmeno se il momento giusto sia semplicemente annebbiato da quella legittima volontà di realizzarci al di fuori della maternità o nascosto dietro ai molteplici falsi bisogni che ci tengono in pugno e dai quali non ci liberiamo così facilmente. So che, nel mio caso, solo un attimo di follia poteva decidere per me, ché altrimenti non mi sarei mai concessa il lusso di essere madre.

 

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22 Commenti

  • Rispondi Chiara 16 Aprile 2014 alle 10:49

    I figli che arrivano quando non li cerchi lo fanno per farti imparare una regola fondamentale: che gli vorrai bene anche quando non faranno quello che ti aspetti!

    (o almeno questo è quello che mi sono detta io quando ho visto la seconda striscia comparire sul test di gravidanza)

  • Rispondi Sally 16 Aprile 2014 alle 11:01

    Faccio parte della terza categoria…penso tanto penso troppo e non mi decido mai…e so che …Se aspetti il momento giusto per fare un bambino, non farai MAI un bambino [Cit.]

  • Rispondi Elisa 16 Aprile 2014 alle 11:37

    Poi c’è Lei, che attende una gravidanza che non arriva mai…

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 16 Aprile 2014 alle 12:01

      sì, è vero. e Lei è quella che mi ha fatto riflettere di più

  • Rispondi Simona Minniti 16 Aprile 2014 alle 11:54

    Io non avrei voluto un figlio… Non mi vedevi madre, semplice. Poi ho pensato che, forse, mi stavo perdendo un’esperienza importante e avrei potuto pentirmene… Non voleva arrivare però è mi ha “fregata” quando, nuovamente, avevo deciso di rinunciare… E ora? Non so cosa fosse la mia vita prima di lei… Non sapevo cosa mancasse prima di lei… Forse non sapevo nemmeno chi fossi io realmente prima di lei… 🙂

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 16 Aprile 2014 alle 12:02

      sì, senza dubbio segnano un confine abbastanza netto tra il prima e il dopo. E direi, pure, senza ritorno

  • Rispondi alessandra 16 Aprile 2014 alle 12:04

    tu mi rubi le parole di bocca…riesci a mettere nero su bianco quello che penso!!!ma che mi leggi nel pensiero??!!!???

    “So che, nel mio caso, solo un attimo di follia poteva decidere per me, ché altrimenti non mi sarei mai concessa il lusso di essere madre.”

    esattamente quello che è successo a me, solo un momento di pura e insana follia ha fatto si che ora sia madre di un frugoletto di 2 mesi…e nonostante le difficoltà, i ripensamenti (è brutto da dire ma all’inizio ce ne sono stati tanti) e il cambio radicale di vita, sono contenta di aver “perso la testa” per un attimo che ora si è trasformato in un bambino in carne e ossa!

    Però una cosa è certa…la testa non la perdo più!!! Il frugoletto in questione rimarrà felicemente figlio unico!!!! 😉

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 16 Aprile 2014 alle 12:18

      eheheheh… a questo punto penso solo che sia un pensiero di molte. Solo questo 🙂

  • Rispondi rossana 16 Aprile 2014 alle 14:56

    Attimo di follia ….. se aspettavo non avrei trovato mai il momento giusto …… Io mi ci ritrovo e però ormai il confine è ben segnato ma adesso dopo quattro anni devo ripartire anche un po’ dà me e reinventarmi anche nel lavoro perché mamma è carino ma a volte un po’ stanca anche!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 16 Aprile 2014 alle 15:16

      sì, direi che è arrivato il momento. e sono sicura che se vuoi, puoi

  • Rispondi pat 16 Aprile 2014 alle 20:40

    E’ capitato diverse volte che penso a delle cose e tu poi ne scrivi…. Argomento affrontato proprio qualche giorno fa, usando come alibi la precarietà. Ed invece si tratta di una paura inverosimile. E tratto il mio cane come se fosse mia figlia. Però certo vedere i Peanuts con un bambino avrebbe tutto un altro gusto… ma voi i Peanuts glieli fate vedere? O solo Peppa Pig o niente TV?

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 17 Aprile 2014 alle 9:56

      Il Nano si sfonda di tv. Io cerco di arginare ma a volte funziona troppo bene come silenziatore… ma i Peanuts dove li danno?

      • Rispondi pat 18 Aprile 2014 alle 7:02

        Io li guardo su you tube. Ultimamente ho visto dei bambini ipnotizzati davanti a peppa pig. Incredibile. Poi ci sono i cartoni di Miyazaki che sono dei capolavori, se non li conosci già te li consiglio. Però magari quelli quando sarà un po’ cresciuto.

        • Ceraunavodka
          Rispondi Ceraunavodka 18 Aprile 2014 alle 9:35

          Sì, davvero incredibile. Però aiuta e non poco 🙂

  • Rispondi Silvana - Una mamma green 16 Aprile 2014 alle 21:22

    Io sono un’indecisa cronica. E certe volte sono felice che la vita scelga al posto mio…

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 17 Aprile 2014 alle 9:55

      poi, magari, se la decisione è quella giusta qualcuno sarà tanto gentile da farcelo sapere

  • Rispondi Sotto un cavolo 17 Aprile 2014 alle 12:23

    Forse solo quell’attimo di follia può darti la “paurosa serenità” per affrontare la cosa. A me è successo, purtroppo la gravidanza non è andata a buon fine… Per me, per ora, diciamo che quei mesi in cui siamo stati in due sono stati un po’ la “prova generale”. In quel periodo ho avuto modo di riflettere su molte cose, su quello che stai per perdere e quello che stai per guadagnare, sulla tua vita lavorativa, e su quella della tua famiglia che si sta per allargare. Ovviamente mille dubbie mille incertezze, ma se ci fermiamo troppo a pensare su tutto quello che ci accade non riusciremo a viverlo abbastanza. Ora ho ripreso la mia vita di prima, che però non mi piace più, non mi soddisfa più. Forse ci vogliono “loro” per farci capire che direzione prendere.

    Ps. Complimenti per il blog!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 17 Aprile 2014 alle 12:43

      Sì, credo che la tua sia una delle testimonianze dalla quale avremo più da imparare. Ti faccio un grosso in bocca al lupo e… grazie

  • Rispondi sotto un cavolo 17 Aprile 2014 alle 15:34

    crepi il lupo!
    l’importante è continuare a sognare a piccoli passi!
    Grazie!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 17 Aprile 2014 alle 16:30

      sì. credo che il segreto del successo (e del vedere realizzati i propri sogni) stia proprio in questo

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