Fare la mamma non è un lavoro. È vero, bisogna essere disponibili 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, senza pause, è richiesta mobilità, un diploma in medicina, finanza e arti culinarie e gli assistiti, come recita un video che celebra le mamme e che ha spopolato sul web, richiedono un’attenzione costante. Non sono previste ferie. Non è prevista retribuzione. E il punto è proprio questo.Un lavoro è qualcosa che ti dà la possibilità di pagarti le bollette, o di comprarti un paio di Manolo Blahnik a seconda delle necessità. Un lavoro è qualcosa che ti permette di avere delle pause, un’indipendenza, non solo economica, che ti permette di scambiare opinioni e punti di vista con persone adulte, o sedicenti tali.
Quando lavori, ad esempio, puoi andare in bagno indisturbata, senza intrusioni del tuo capo. A parte rare eccezioni, puoi concederti il lusso di una telefonata, un caffè o una sigaretta senza interruzioni. Non devi intimare a nessuno con insistenza di scendere dalla sedia sulla quale si è appena arrampicato, né stare attenta che non ingerisca oggetti che non siano destinati a finire nello stomaco di qualcuno.
Quando lavori non devi spiegare le buone maniere, né sgridare, minacciare, urlare. Non sempre almeno. Quando lavori non devi fare bagnetti, pulire culi, farti succhiare i capezzoli, subire tirate di capelli, strizzate di guance, rigurgiti e starnuti addosso.
No, quando lavori tutto questo non lo subisci.
Quindi essere madri non è un lavoro, è molto di più. Fare mamma non è questione di istinto o di vocazione. Fare mamma non è un progetto. Fare mamma è parte della tua vita se hai deciso così. È la normalità per chi lo vuole. È la felicità, ma non è tutto. Fare la mamma è una parte di te, un tassello un po’ più grande degli altri.
Fare mamma è una possibilità, ma non è la realizzazione.
10 Commenti
Applausi.. nient’altro
Però quel video li è bellissimo 🙂
sì, ogni volta io mi commuovo!
Fare la mamma è una possibilità, ma non è la realizzazione: è vero, è proprio vero. Per me diventa più vero ogni giorno, frutto di una consapevolezza che cresce così come cresce mio figlio. Che sarà figlio unico ancora per poco.
Beh, auguroni allora 🙂
Ultimamente non mi trovo d’accordo su mezzo post che scrivi. Chissà perché. Boh. Comunque per me essere mamma è una realizzazione enorme. Diventare mamma mi ha fatto cambiare prospettiva, ambizioni, priorità e, in alcuni casi, anche gusti. Come se avesse tirato fuori la parte migliore di me o, per meglio dire, io mi piaccio di più così. (ecco, volevo dire la mia)
Hai fatto benissimo, ci mancherebbe. Di sicuro cambiano le priorità e anche le prospettive, hai ragioni, ma continuo a pensare che quello di mamma non sia un lavoro. Un impegno enorme sì, più grande di qualsiasi lavoro, ma un lavoro no. P.s. Spero di ritrovare la sintonia di un tempo 🙂
Condivido in pieno.
🙂
APPLAUSI!!! Anche se capisco Elisa, e un certo stridere di questa tua analisi lucida e realistica con un’idea di maternità più simile ad una missione che ad un progetto ed un impegno…che può decisamente realizzarci, ma certo, ma in maniera completamnte diversa da un lavoro che sia tale (e per fortuna, no?).
Sì, completamente diversa 🙂