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E allora, il mio letto è il tuo letto

Io non sono una fan del co-sleeping. Ovviamente questo non significa che, capiti a volte, di finire la notte in tre. Fin quando non cambieremo casa, la stanza di Pit è anche la nostra e questo ci ha notevolmente facilitato le cose. Lui si addormenta nel letto, vicino a me, dopo un buon quarto d’ora di calci, pugni e tripli salti carpiati sopra al mio stomaco. Prima di andare a letto lo sposto nel suo lettino, a trenta centimetri dal mio dove, solitamente si sveglia la mattina.

Non sempre va così. Ci sono le notti con la febbre, quelle con il dente che sta spuntando, quelle con i mal di pancia e pure quelle con i capricci. Durante queste notti funziona che Pit si sveglia, inizia a piangere e io, praticamente ad occhi chiusi, lo prendo e lo lancio fra me e il Coinquilino che, nel frattempo, sta russando. Una roba che se la vedesse Tata Lucia le prenderebbe un coccoloei. Estivill non nominatelo neanche, ché vivo nel terrore che scopra i miei metodi “morbidi” e per punirmi mi rinchiuda in una stanza col pagliaccio assassino, mio grande incubo fin da quand’ero bambina.

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Dicevamo, ci sono notti e notti. Tendenzialmente tutte le notti sono accomunate dai miei tentativi di spostare il Nano nel suo letto. Un paio di sere fa ho ripetuto le operazioni di carico e scarico tre volte. Lo prendevo su, spezzandomi la schiena tra l’altro, che dormiva e, tempo cinque secondi, appena lo sistemavo nel suo letto due occhi spalancati che nemmeno ve lo dico. Al terzo tentativo, dopo averlo rimesso nel mio letto, mi sono fermata ad osservarlo.

Lui si è sistemato sul mio cuscino, ha assunto la posizione “da notte”, quella sua col sedere in su e in viso gli si è stampata un’espressione beata. Che mi ha ricordato quella piacevolezza che provavo solo nel mio letto, quando tornavo a casa, dai miei, per il weekend. Quella pace di chi si sente finalmente al sicuro. E al caldo. Ché le lenzuola del letto di casa mia mica sono come le altre. Sono speciali. Più calde. E solo sotto a quelle lenzuola io mi sentivo davvero in pace.

Lui pure. Lui si sentiva in pace nel letto accanto a me.

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16 Commenti

  • Rispondi Francesca 3 Novembre 2014 alle 16:08

    Fanculo estivill.
    E non dico altro!

  • Rispondi cate 3 Novembre 2014 alle 16:36

    Io avevo sempre detto, prima di sfornare il nano ovviamente, NEL LETTONE MAI!!! era una delle poche certezze che avevo sulla genitorialità, ci si ama di giorno ma di notte ciascuno al letto suo! Il nano si addormenta tranquillamente nel suo lettino in camera sua (da qualche mese, eh, anch’io sarei rinchiusa in uno scantinato dal quel matto nazista di estivil!!) verso le 9 ma a un certo punto della notte inizia a piangere come se lo stessero torturando, un pianto da oscar, dato che non appena viene messo in mezzo a noi si riaddormenta come un cartone animato….naturalmente la cosa è stata graduale, appena nato dormiva benissimo nel suo lettino, poi arrivato ai 7 mesi è entrato in quella che il pediatra ci ha spiegato essere la fase in cui scopre che io e lui non siamo una cosa sola e ha iniziato ad avere le crisi di pianto notturne….lavorando tutto il giorno tu prende per sfinimento e finisci con metterlo nel lettone e zac (ora ha 16 mesi)!!!! è finita…una volta scoperto il calore e la sicurezza che solo il lettone di mamma e papà può avere non si torna più indietro!!!
    e sai che ti dico?? dato che si fa comunque la “prima serata” in camera sua il suo arrivo notturno non disturba per niente la nostra intimità, anzi, in fondo in fondo (ma non ditelo al nano, eh??!) ci piace pure!!!
    Alla faccia di Estivil e Tata Lucia!!!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 4 Novembre 2014 alle 11:09

      Poi certi, si facesse una notte intera, a noi non dispiacerebbe, eh 😉

  • Rispondi Simona - HobbysSimo 3 Novembre 2014 alle 17:38

    Mi ci ritrovo pari pari in quello che hai scritto.. da noi succede la stessa trafila, soprattutto in quest’ultima settimana che abbiamo tolto il ciuccio ad Alberto e sembra che per trovare conforto esista solo il contatto con mamma e papà.
    Ma chi l’ha detto che solo per seguire delle regole dobbiamo star male noi e i nostri figli?
    Se a noi va bene così amen, vorrà dire che prima o poi si cambierà regime.. per quanto mi riguarda non è ora quel momento però!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 4 Novembre 2014 alle 11:07

      certo è che dopo il post di ieri stanotte non ho dormito nulla a causa dei calci e pugni del piccolo. ma tant’è

  • Rispondi Lorenza 4 Novembre 2014 alle 8:35

    La cosa che si sente in pace accanto a te mi ha quasi commossa.. Una dolcezza infinita.

    Comunque per consolarti Ludovico dorme nella sua cameretta lontano da noi da due mesi… a volte (come stamattina) si sveglia direttamente alle 7.30, altre volte alle 5 chiama mamma come se non ci fosse un domani…..e viene nel lettone. Mica posso morì!

    Lo rimetto sistematicamente nel suo solo quando comincia a protestare alle 2, ché le 2 è veramente troppo presto!

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 4 Novembre 2014 alle 11:10

      Già. Ma ci vogliono troppi riflessi, prontezza e forza. E a me tutte queste cose qua, alle 2, mancano proprio

  • Rispondi Lorenza 4 Novembre 2014 alle 12:54

    Si è fatica e ci vogliono i riflessi un po’ meglio di quelli di un bradipo, hai ragione. Il problema è che ultimamente Ludovico vuole dormire proprio appiccicato a me, il che significa che o prendo direttamente i calci in bocca, o mi ritrovo a dormire in uno spazio che definire minuscolo è riduttivo. E siccome per me dormire bene è davvero fondamentale, a volte preferisco sbattermi dieci minuti e riaddormentarlo nel lettino suo ma poi tornare nel lettone e dormire comoda!

  • Rispondi ElisaMammadiGnomo 4 Novembre 2014 alle 15:24

    Eh niente io ero (sono) una di quelle che il co-sleeping ma pure il bed-sharing proprio non li volevo ma proprio no. E poi ho fatto un anno e dico UN ANNO di andirivieni da camera sua. Una notte l’ho fatto 24 volte. Ho letto tutto il leggibile sull’argomento e ascoltato l’ascoltabile in consigli, indicazioni e rimedi. Poi un giorno sono entrata in un negozio e ho comprato un letto King size imbottito, morbidone e accogliente. Ora ci si dorme in tre tutta la notte e siamo tutto più sereni e meno stanchi. Evito di chiedermi quando e se lo gnomo tornerá mai in camera sua ma immagino che da adolescente vorrá la sua privacy.

  • Rispondi Lorenza 5 Novembre 2014 alle 14:04

    Scusa chi ammiri?? Me??? Naaaaa sono una pessimissima mamma giovane. L’unica cosa che non mi manca è l’entusiasmo!

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