Situazione n. 1
Io sono in bagno e mi trucco, Pietro è dietro di me in pericoloso silenzio. Faccio un respiro carico di coraggio, mi volto e lo trovo che si sta beatamente lavando le mani nel water.
Sculacciata.
Urlo.
Lui fa lo sguardo languido e con le braccia distese mi si getta addosso.
Situazione n. 2
Siamo in sala, io faccio cose, il Nano, sempre in pericoloso silenzio, inizia a staccare con dovizia e meticolosità la carta da parati.
Urlo.
Lui si ferma, mi guarda per tre secondi e poi ricomincia da dove l’avevo interrotto.
Situazione n. 3
Sto cucinando. In casa c’è quel silenzio di cui sopra. Respiro e vado in bagno.
Lo trovo che sta giocando con lo scopettone.
Doppia sculacciata.
Se na va frignando. Poi si blocca, fa dietro front e torna verso di me lanciandomi bacetti.
Ma che voi sappiate esiste un manuale che insegni ai genitori a non farsi perculare dai figli unenni?
27 Commenti
se lo trovi fammi sapere… (peggiorano crescendo comunque….) argh!
No ti prego, non me lo dire di lunedì mattina. Non lo potrei sopportare.
ho visto la foto “post rasata”.
sai che ti voglio bene ma porca miseria, te le meriti tutte.
almeno finchè non gli ricrescono, sopporta tutto!!!
Ma che dici? Già sono ricresciuti. Fra una settimana sono lunghi di nuovo
(misentomaledettamenteincolpa)
Dove sbagli? Ma da nessuna parte cara!
Se lo dici te. Io lo so che da qualche parte sbaglio. Ma dove non riesco proprio a capirlo.
Te ne esci con quel bel punto interrogativo? E io che speravo di trovare qualche risposta. Qui siamo al bidet usato come un acquapark, al bidone della spazzatura come scrigno del tesoro e al gatto come puntaspilli. Fai un po’ te.
Il gatto come puntaspilli, però, fa ridere parecchio
non te lo devo dire di lunedì, giusto?
Ripasso domani a dirti chepurtroppo non esiste!
(aspetta che impari a fare gli occhi del gatto di sherk sussurando “cusa, mamma” con la mezza lacrimuccia e le braccia già al tuo collo!)
a “cusa mamma” posso ripondere con un’assoluta indifferenza. Lo so.
(lo fanno sul serio? no, ti prego, dimmi di no)
Tranquilla, sono tutti uguali. Il mio si è pettinato con lo spazzolone del water…
che se me lo racconti a me fa pure ridere la cosa. Il problema è quando capita col mio.
no non esiste e te lo dico anche di lunedì. e qui a 3 anni la situaizone n on è cambiata, anzi… ha imparato a fare quegli occhioni di cui sopra. e a me vien da ridere e lui fa il parac..o a oltranza.anna
Molto bene. Grazie, eh
Sono M E R A V I G L I O S I
(finché non sono in pericolo ovviamente).
I piccoli si possono permettere di realizzare le loro fantasie. Per loro è tutto fantastico, tutto può essere mescolato insieme, gli olezzi son mille profumi, ogni oggetto non ha uno ma infiniti usi.
A noi tocca evitare le bue serie e ripulire ma la vera fatica, almeno per me, è non ridere a crepa pelle davanti a loro.
Puntualizzo: oltre a badare, pulire etc c’è, ma lo davo per scontato, dare il buon esempio.
…dare il buon esempio, …dare il buon esempio, …dare il buon esempio… ne faccio un mantra così magari me lo ricordo. 😉
me lo dovrei ricordare pure io. fosse facile 🙂
Già. Infatti io cerco di nascondermi ma, dico la verità, non sempre ci riesco
Ma certo che non sbagli: fai quello che puoi e anche l’impossibile per tirar via dai guai Pietro ma per il resto… io lo morderei tutto di baci: avete fatto un capolavoro!!!
E vienilo a mordere, su
Tutto nella norma.
L unica cosa, tieni da parte le sculacciate per quando è più grande, dopo l anno e mezzo, solo per cose gravi e solo come ultima spiaggia se lui continua, ad esempio se ti morde, alla terza volta che lo fa (terza di continuo, non terza in un mese) una sculacciate. Oppure se si butta in strada o cose del genere.
Usare la punizione fisica, per quanto leggera, insegna al bambino che è normale e giusto alzare le mani alla minima contrarietà.
Con mio figlio le ho usate molto raramente e solo in casi estremi, quando la cosa era grave e se ne fregava dei miei no.
Bellissimi i libri:
i no che aiutano a crescere
il bambino è competente
Besame mucho
il linguaggio segreto dei neonati
il linguaggio segreto dei bambini
Mi hanno aiutata molto a correggere errori che facevo o che avrei potuto fare, ma soprattutto mi hanno aiutato a diventare la mamma che volevo essere, non perfetta ma giusta per mio figlio, dal momento che non sono manuali ma ti insegnano strategie da trovare in modo peculiare e idoneo al tuo modo di essere
mio figlio, dopo che lo sgrid0, in lacrime mi dice “mamma ti amo tanto”, e mi fa sentire una merda!! Da un lato mi restituisce quello che gli insegno (sono molto fisica, molte coccole e gli ripeto sempre che lo amo, mi piace star con lui, eccetera) e dall altro chiede conferma del mio amore nonostante l arrabbiatura.
Tu sempre ottimi consigli, eh. Hai ragione, anch’io mi sono ripromessa di non insegnargli ad alzare le mani ma a volte è più forte di me, quando proprio non mi fila (o fa finta di non filarmi). Probabilmente ci vuole solo pazienza. E dovrei anche passare più tempo con lui
Ah, anche a te succede! Sono soddisfazioni, eh?
Il mio prima si assicura di avere la mia attenzione, poi mi guarda con aria furbetta e fa la cosa proibita (tipo toccare le suole delle scarpe o le prese elettriche), dopo di che scappa via tra grasse risate…
Il mio già precario sistema nervoso ne uscirà a pezzi
Ma guarda, è normalissimo farsi prendere dal nervoso!! Solo che se ci fermiamo un attimo a pensare ci rendiamo conto che lo sculaccione serve a noi per sfogarsi, ma quanto è giusto farlo su un bambino?
non prendiamo mai a botte il nostro compagno neanche quando ci prudono le mani, mentre farlo con un bimbo e
È molto facile sia perché non reagisce sia soprattutto perché è il modo più immediato per dare sfogo a ciò che non possiamo dire.
Nel momento in cui ci rendiamo conto di ciò diventa molto più facile lasciarsi scorrere addosso il nervoso inevitabile quando si è mamme 🙂
Poi considera che quando sono così piccoli non comprendono appieno il senso, ha molta più efficacia dire no fino a farsi cascare la lingua e tenere fuori portata le cose finché non accettano la frustrazione. Io ho tolto il tappo del bidet per qualche mese, per dire, e ho usato pochissimo il blocca wc , finché non ha capito che se si attaccava al coperchio se lo tirava in testa, e ha smesso di giocare li perché ci è arrivato.
C è stato un periodo in cui davo tante sculacciate, almeno una al giorno, ma ho smesso nel momento tremendo in cui ho realizzato che erano solo per sfogare la mia angoscia e senso di solitudine, dovendo fare conto solo su di me, e che gli stavo dando un esempio di merda. Smesso di reagire così e iniziato il metodo zen “lascia scorrere, lascia scorrere, non farti premere dal nervoso” anche mio figlio ha avuto un cambiamento incredibile nel modo di ascoltarmi.
Forza e coraggio, siamo tutte nella stessa barca!!
“lascia scorrere, lascia scorrere, non farti premere dal nervoso”. Ora me lo scrivo sopra al comodino 🙂
Grazie!