1. Lo smalto. Perché il Coinquilino odia quell’odore e a me tocca rinchiudermi in bagno o uscire in terrazza. Ma di solito finisce che rinuncio proprio ad avere unghie laccate.
2. I calzini di lana che non posso sistemare con minuzia sopra ai pantaloni del pigiama.
3. Il pigiama in generale. Per dire, ho dovuto rinunciare a quello bianco di pile con i dalmata stampati per non essere lasciata.
4. Il disordine. Mio. Che vicino al suo diventa ordine.
5. Il nido di rondine. Che mi ritrovo in testa la mattina e che non faccio mai in tempo a sistemare prima che si svegli Lui.
6. Il fondotinta. Per lo stesso identico motivo del nido di rondine.
7. La carta igienica. E l’ansia che mi viene ogni volta che mi dimentico di ricomprarla. Chiaramente non per me che essendo ancora studentessa universitaria nell’anima mi adatterei anche con fazzoletti, tovaglioli o fogli di carta assorbente.
8. I pasti regolari. Sì, lo so che questo dovrebbe essere l’aspetto positivo della faccenda ma, lo sapete benissimo, che vivendo da sole si dimagrisce più facilmente.
9. Il Tetra Pack. Che non posso buttare insieme alla plastica come vorrei perché “te lo ripeto ogni volta che va con la carta“. Sì, ma col cavolo che ti ho mai visto lavarlo e pulirlo, come andrebbe fatto, prima di buttarlo.
10. Il bere dalla bottiglia. Che mi tocca fare di nascosto perché, oh, per me è come con le Fonzies, se bevo dal bicchiere mi disseto solo la metà.
11. Le scarpe. Va bene, ho qualche paia di scarpe, tra l’altro tutte necessarie. Questo non significa, però, che ogni volta che ne porto a casa un nuovo paio, queste debbano avere un’accoglienza fredda e ostile. Almeno finché non riesco a convincere il Coinquilino della loro reale necessità per la mia salute psicofisica.
12. La spazzatura. E il diritto (per il quale combatto ogni giorno) a buttarla seguendo i miei tempi, ascoltando il mio corpo.
13. La ceretta. Su tutto la ceretta che, ora, mi tocca fare una volta al mese. Col pensiero rivolto a quando potevo tranquillamente “dare una passata di lametta” solo in caso di necessità.
14. L’assenza di democrazia musicale secondo cui solo Lui ascolta buona musica. Che si può permettere di ascoltare a tutto volume.
15. L’odore di vaniglia. Che è stato bandito sotto qualsiasi forma.
16. Real Time. Il Boss delle cerimonie. Quattro matrimoni. Ma come ti vesti? Shopping Night. Che mi mancano così tanto. Ma in questo caso forse la colpa è da imputare a Rai Yo Yo.
17. Le luci di Natale. Che io vorrei tenere tutto l’anno.
18. Il fatto di non poter affermare in presenza del Coinquilino che “non ho mai mangiato meglio in vita mia. A dirla tutta non sto nemmeno mangiando troppa cioccolata“.
19. Il mio profilo Instagram. E il fatto che il Coinquilino sa sempre cosa c’è dietro agli scatti. E so che un giorno si aprirà un profilo solo per pubblicare foto di me che faccio foto.
26 Commenti
ne aggiungo una davvero fondamentale: i peli. I suoi, che trovo dappertutto: nel lavandino, nel filtro della doccia, tra le lenzuola (bleah!), sulla saponetta (blehbleah!)
e pensare che è abbastanza glabro, chissà se avessi sposato uno scimmione!
altro fastidio fastidiosissimo sono i pezzettini di tabacco che lascia sul tavolo della cucina… e gli avanzi nel piatto…
oddio fermami che me ne stanno venendo in mente troppissime!
ahahahah… lo sapevo che avrei letto delle perle tra i commenti 🙂
Peli in ogni dove pure a casa nostra. E non c’entra il gatto. Solidarietà totale.
posso aggiungere la tavoletta del cesso alzata? io la detesto, lui sembra lasciarla apposta x farmi innervosire!
Puoi, puoi 🙂
A discolpa del Coinquilino (con cui trovo sempre più punti in comune, tanto che la faccenda inizia a diventare inquietante), sappi che il tetrapack non lo sciacquo nemmeno io.
All’elenco, comunque, aggiungo le tenute da calcetto nel cestone dei panni sporchi (il loro olezzo, più che altro) e il cartone del latte vuoto in frigorifero. Mi fermo qui per decenza.
Vogliamo scambiarci i Coinquilini per… tipo due mesi?
Non so se è pertinente, ma: solo a me capita di lavare lo specchio del bagno e trovarlo a sera già schizzato che neanche avesse grandinato in casa?
Ecco, io sta cosa proprio non la tollero.
Per non parlare della cesta della biancheria, quella accanto alla quale Lui abbandona i vestiti a terra da dove io li raccolgo e li infilo sotto il coperchio, 70 cm più in alto. Hop hop..!
S
Ehm, ehm, ehm. Quella del cesto dei panni sporchi sarei io, non li lascio a terra ma faccio delle torre poco stabili che farebbero impallidire Gaudì
Parliamo dei rumori di quando beve e fa “aaah” come se fosse stato nel deserto 1settimana?? Aggiungerei che ogni volta che la mattina vai per avvicinarti ad un abbraccio “affettuoso” lui scatta a mo di coniglio
ahahahahahah, il rumore fastidiosissimo, però, sono io a produrlo
L’incapacità di centrare il secchio dell’umido quando svuota la macchinetta del caffè, riuscire a chiamarmi più volte di sua figlia per cose meno importanti, l’assoluto vagare in casa alla ricerca di oggetti suoi e lo stupore nello scoprire angoli nuovi ogni giorno, viviamo qui da 2anni più altri 6 di convivenza in altre case e i detersivi sono sempre sotto il lavello.
tanti classici. ti sono vicina.
In fase pre-convivenza ho già esposto il mio elenco al futuro coinquilino:
la spugna non strizzata nel lavandino (quando è bagnata fradicia e fredda a me fa ribrezzo);
gli schizzi d’acqua della doccia dall’altra parte del bagno (le orche al parco acquatico si contengono);
l’asse del wc alzata SEMPRE;
i tempi in bagno (lui è più lungo di me)…
anche il mio lui è più lungo di me in bagno. e io non riesco a non incazzarmi ogni volta.
Sulle scarpe, massima solidarietà!
Io vorrei però parlare della fissazione del mio “Coinquilino” per l’umidità in bagno, motivo per cui anche a dicembre se entra in bagno mentre sto facendo la doccia, spalanca la finestra… LO UCCIDEREI!!!
già, le loro fisse. che palle.
aggiungo:
– panni stirati da riordinare che rimangono almeno 3 giorni sul tavolo del soggiorno, al 3° giorno non gliela fo e gli ordino di metterli via!
– chiavi-monete-documenti di lavoro-posta-occhiali da sole-fazzoletti usati-e molto altro ancora tutto sul tavolo del soggiorno…poi mi chiede perchè uso borse enormi, vedi tu!
– scarti di medicinali finiti, cerotti (a volte cade in bici e/o moto), compeed (a volte ha l’herpes al labbro) sulla mensola del bagno
– pezzi di moto-bici-legno in ingresso (il mio Lui ama le due ruote e il bricolage)
però io sono una spaccamaroni. però lo amo anche tanto!
però anch’io, a suo dire, sono la spaccamaroni :/
ahahah, allora vuol dire che è genetica! le donne sono rompimaroni e gli uomini ce lo devono ricordare.
7 e 8 al primo posto per me! e poi: i capelli (suoi) in giro per casa. Perchè se c’è qualcuno che dissemina capelli non sono io, ma lui! che li ha folti foltissimi, e prima di perderli tutti, se mai li perderà. ne lascerà in giro per molti anni. 🙂
eheh, ti sentisse Luca che soffre la sua calvizia in modo patologico
Per raccolta differenziata e buttare la spazzatura sono sempre io che rompo, ma per tutto il resto sembra proprio che tu viva con il clone di mio marito!
no, grazie, mi basta il mio 😛
Dico solo una cosa.
“Lascia lì, lo faccio io dopo”
….
Senza specificare esattamente cosa intenda con quel “dopo”…
…a volte si tratta di decenni.
Ti dico una cosa: quella sono io 🙂
ahahahahahah