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Datemi un filtro di Instagram, ma che sia extralarge

La mia vita non è perfetta. La mia casa non è perfetta. Non lo è la mia professionalità e non lo sono nemmeno le mie relazioni. Ho un fisico tutt’altro che perfetto, una routine incastrata tra corse contro il tempo, lavatrici da fare e weekend in affanno per rimettermi in pari con la mia vita. Lavoro la notte, quando ci riesco, per aggiornare il blog e preparare le interviste, sto con mio figlio pochissimo, torno a casa dal lavoro piena di pensieri, piazzo Pit davanti al cellulare ogni volta che la mia sopravvivenza lo richiede. Eppure c’è gente che mi conosce più o meno bene che mi scrive per dirmi che sono brava, che loro non riescono a fare nemmeno la metà di quello che faccio io che ho pure una casa in ordine. Una casa in ordine? Io? Ma dico, stiamo scherzando?
Io che vado al lavoro con le camicie stropicciate e che fino a qualche anno fa (e ancora adesso quando posso) cucino solo roba surgelata, che mi sono laureata preparando gli esami sempre nelle ultime due settimane a disposizione, che se in ufficio ho mezza giornata senza grosse scadenze mi guardo bene dal portarmi avanti con il lavoro. Io che ho un figlio che ogni santissima sera, quando torno a casa dal lavoro, mi accoglie dicendomi di andale via peccché sono allabbiato con te, mamma. E pure giustamente dato che durante il giorno se vuole giocare, essere coccolato, sfamato, cambiato non è a me che può rivolgersi.oli
Io che semplicemente sono una donna, e una mamma, normale. Io che guardo le altre donne, e mamme, pensando che loro sì, oh sì, che sono perfette, con i loro bei sorrisi e le case pulite, le loro parole piene di consapevolezza rispetto a cosa stanno facendo. La loro professionalità così ben riconosciuta. Le loro taglie 38. Loro che sono come me solo che con il filtro di Instagram giusto. Quello che nasconde i panni da lavare, le insicurezze, i sacrifici fatti per ottenere quel lavoro, i sensi di colpa, gli equilibrismi. Le notti passate a piangere in piena depressione post partum. Il fatto che dietro ad un fisico perfetto (magari) ci sono ansie, preoccupazioni e stress. Che poi ci casco anch’io, eh. Leggo i blog e penso che le altre abbiano una risposta a tutto, una soluzione ad ogni problema, un’idea di loro stesse più che appagante. Ecco, le altre sono le stesse donne che poi, in chat, o al telefono, mi raccontano quanto si sentano inadeguate, imperfette, incomplete. Insomma c’è un filtro che rende ognuna di noi (almeno un po’) figa agli occhi degli altri. Solo che noi non ci accorgiamo mai delle nostre piccole perfezioni.
Dite che se brevetto un filtro di Instagram da applicare allo specchio del nostro bagno divento ricchissima?

 

Le foto che ho scelto sono un tipico esempio della mia vita Instagram: appena fuori dall’obiettivo c’era il post tsunami in atto. Quello che avete anche voi, in questo momento, avete in casa.

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8 Commenti

  • Rispondi gab 27 Gennaio 2016 alle 15:22

    eccomi, io le mie piccole perfezioni non le vedo…MAI! se brevetti il filtro io me lo scarico, sai?
    :-*

  • Rispondi barbara 27 Gennaio 2016 alle 16:14

    Io ti leggo e sorrido sollevata … perchè no , non sei la sola … altro che filtro che mi ci vuole a me !!

  • Rispondi katia 11 Febbraio 2016 alle 10:22

    “Io che vado al lavoro con le camicie stropicciate e che fino a qualche anno fa (e ancora adesso quando posso) cucino solo roba surgelata, che mi sono laureata preparando gli esami sempre nelle ultime due settimane a disposizione, che se in ufficio ho mezza giornata senza grosse scadenze mi guardo bene dal portarmi avanti con il lavoro.” … mi manca solo un figlio, ma per il resto sono uguale a te! 😉

    • Ceraunavodka
      Rispondi Ceraunavodka 11 Febbraio 2016 alle 16:48

      eheheh… in alcune cose non c’è poi così tanta differenza!

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