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Cose che non sono cambiate dopo la maternità

Quante cose cambiano dopo la maternità? Tante? Tantissime? Tutto?

È vero, diventare mamma cambia parecchie cose, riordina le priorità ma rende stanche, riempie la vita d’amore ma priva di tempo e spazio, segna un punto di rottura con il passato che spesso sembra chiuso in un baule del quale hanno buttato la chiave. La maternità cambia in parte le regole del gioco, ma il gioco è sempre quello: cercare la felicità, la serenità. La realizzazione. Godere degli affetti. Il gioco è vivere la vita e resta tale. Prima e dopo la maternità.

Ci sono cose che nella mia vita non sono cambiate, magari hanno meno spazio, meno attenzione da parte mia, meno tempo da dedicare ma che oggi, come quattro anni fa, fanno parte della mia vita.

Perché io una vita senza amiche, senza vino e senza il mio lavoro non la so vivere e nemmeno la voglio una vita così.

E allora mi sono impegnata, ho cercato di non lasciarmi andare alla stanchezza, alla pigrizia, a quei momenti di sconforto che sembrano dirti che “ormai le tue priorità dovrebbero essere altre e quello che piace a te conta poco”. O di meno.

Semplicemente non ho rinunciato, perché essere madre non significa smettere di avere le proprie passioni, i propri vizi.

Le proprie necessità.

Non ho rinunciato alle mie amiche, quelle senza figli per lo più, che sono il mio primo e più profondo contatto con la realtà, con la vita prima della maternità, con problemi diversi dal cosa preparo per cena al pupo. Che mi ricordano che no, il mondo non inizia e non finisce con un pannolino pieno di cacca da cambiare, il mondo è tanto altro e se non ci fossero loro a volte anch’io me ne dimenticherei. Amiche che a volte si adeguano a me, a volte sono io ad adeguarmi a loro. Che mi ricordano che tra il “prima” e il “dopo” non c’è cesura ma continuità se lo si vuole. 4

Non ho rinunciato ai bicchieri di vino bevuti con loro, che significano chiacchiere e confidenze. Agli aperitivi, più rari ma non per questo meno intensi. Alle nostre cene, ai piccoli momenti solo per noi, che in realtà sono momenti per me, per il mio equilibrio. 3

Non ho rinunciato al mio lavoro. Che oltre ad essere una necessità è appagamento. Che è fatica, stress, ma anche realizzazione perché ognuno la propria realizzazione la trova in ciò che può e vuole.

Non ho rinunciato perché non voglio rinunciare. Perché sono una mamma così, a modo mio. Una mamma che, a ben vedere, non molto diversa dalla donna che era prima. Che ha qualcosa in più (e un bicchiere di vino quasi sempre in mano)

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Post in collaborazione con La Pettegola, il Vermentino di casa Banfi, un vino fresco e leggero che ha origini in Toscana, nel comune di Montalcino, un territorio unico per tradizione e cultura vitivinicola.

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