Ci sono tante cose che riguardano l’educazione di mio figlio che non so.
Non so cosa gli risponderò quando mi chiederà se credo in Dio. Non so cosa gli insegnerò circa i rapporti di coppia e la loro capacità di durare e rinnovarsi. Non so come farò ad insegnargli ad essere disciplinato a scuola io che ho sempre improvvisato e condotto la rivoluzione. Per dirla tutta, non so nemmeno in quale scuola elementare andrà.
So che vorrei che crescesse con sufficiente autostima e capace di guardare dentro se stesso. Questo lo so. E so anche che vorrei che imparasse a rispettare le attitudini e le preferenze, sue e degli altri, anche quando queste sono fuori dagli schemi.
Per questo continuo a ripetergli che non esistono cose da maschi o cose da femmine. Che non ci sono colori, giochi, cartoni e mestieri che siano solo per le femmine o solo per i maschi ma ci sono i propri gusti personali. E il proprio sentire. Continuo a ripetergli che fare una torta, preparare la cena, pulire la casa non sono lavori che deve fare la mamma, così come cambiare una lampadina non è appannaggio del papà. E continuo a ripetermi che sapersela cavare, saper stare al mondo, crescere rispettoso delle differenze non è una questione di genere ma di educazione.
Con questo non voglio dire che le differenze di genere non esistono: esistono eccome. Esiste che una bambina possa amare il rosa, giocare con le bambole, pensare ai maschi o aver voglia di truccarsi. Ma esiste anche che preferiscano giocare con le macchinine, mettere i pantaloni, giocare a calcio o portare i capelli corti. Stessa cosa per i maschi. Per quelli che vogliono giocare con le bambole, che sono curiosi di scoprire la cucina o di andare a una lezione di danza.
«Mamma ma è pieno di femmine qua» mi fa mio figlio.
«Beh, meglio, anche la mamma è una femmina e mi sembra che non ti dispiace affatto starci insieme» gli ho risposto io.
«Sì, è vero. E io comunque ho sia fidanzati maschi che femmine» ha precisato lui per la mia gioia.
Il resto della lezione è andato così…
… poi a casa mi ha chiesto quando saremmo tornati!
Post in collaborazione con ASD Naturalmente Danza.
Bimbinballo è un corso proposto dall’ASD Naturalmente danza, di danza, gioco e fantasia rivolto ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Lo scopo di questo corso è quello di avvicinare i più piccoli al mondo della danza in modo naturale e spontaneo attraverso il gioco, svincolando però l’apprendimento della danza dalle strutture troppo spesso rigide della danza classica propedeutica che spaventano a volte il bambino e possono allontanarlo dal proseguire il corso.
Nadia Giuliano vi aspetta all’ASD Naturalmente Danza in Via Ruggero d’Andreotto 19 (centro commerciale Giò) per una lezione di prova completamente gratuita. Per scoprire il calendario delle lezioni potete dare un’occhiata qua. Tutte le lettrici di questo blog potranno sottoscrivere l’abbonamento trimestrale a 98 euro per qualsiasi corso scelto e per quante volte alla settimana preferite. La promozione vale solo per i nuovi soci.
2 Commenti
Brava! Bel post. Bisognerebbe che messaggio venisse recepito da più persone possibile!
Sarebbe bello, in effetti!