Chi ben comincia…

Alle 8 a casa del nano non suona la sveglia ma si inizia a piangere e a contorcersi sul lettino come se non ci fosse un domani.

Scatto in piedi che manco un attacco aereo e… prepara il latte, dai il latte, cambia il nano che ogni volta che lo vesti/spogli sembra che lo stai ad ammazzà, sistemalo sulla sdraietta dove starà per due minuti prima di inziare con un simpaticissimo ehhh ehhh ehhh ehhh mehhhh mehhhh ehhh ehhh meeeehhhh ripetuto una cosa come 20 volte al minuto, lava il biberon, sterilizzalo, prepara il brodo vegetale per pranzo, metti il sale nel caffè (giusto per coccolarsi un po’), cerca di rimediare ai lamenti di sottofondo parcheggiando il nano davanti a Peppa Pig.

Funziona per 10 minuti.

Si ricomincia.

Abbraccialo, gioca un po’ con Topolino Canterino, scopriti definitivamente intollerante a quel topo del cavolo, prepara l’acqua per il bagnetto, fai il bagnetto, asciuga e vesti il nano sempre tra le grida disumane, riparcheggialo sulla sdraietta stavolta aiutata dai Fantagenitori, prepari quella cosa che se dovrà magnà tuo figlio con dei grumi di maisetapioca dentro che se non sto attenta ci si strozza, lotta contro le pernacchie a bocca piena, grattugia la melina, dai la melina e un po’ d’acquetta, ruttino, abbraccino, pianto da sonno e ninne nanna del caso (tutte rivisitate dalla sottoscritta e rese decisamente più attuali cosa che, tra l’altro, mi riempie sempre di un certo orgoglio), sistema il nano nel lettino e scopri che è mezzogiorno!

Felice sabato anche a voi.