C’era una ragazza che era bella. Lei non era bella per via della bellezza ma per il suo fascino. Lei vestiva bene, seguendo un gusto tutto suo, che le veniva da dentro. Sapeva parlare e in mezzo alla gente aveva sempre qualcosa da dire. Era solare, sempre sorridente, amava stare in compagnia e la compagnia amava stare con lei. Per lei il futuro era importante ma il presente di più. Lei era protagonista, gli altri comparse.
Ora quella ragazza è davanti ai miei occhi, bella non per via della bellezza ma per il suo fascino. Vestita bene, seguendo un gusto tutto suo, che le viene da dentro. Sa parlare e in mezzo alla gente ha sempre qualcosa da dire. È solare, sempre sorridente, ama stare in compagnia e la compagnia ama stare con lei. Per lei il futuro è importante ma il presente di più.
Lei è protagonista, io comparsa.
8 Commenti
…ma ma ma ma cos’è successo???
niente di che, solito senso di inadeguatezza che ogni tanto si ripalesa
Ecco, io partivo avvantaggiata, perché tanto non ero “protagonista” manco prima… Sic!
Non che sia sempre un bene, anzi.
Lù quanto ti capisco, io nasco insicura e il senso di inadeguatezza mi ha sempre accompagnata, una vita fuori luogo. Dovremmo lavorarci su, credere fortemente che la nostra condizione di madri, lavoratrici e donne (ragazze, dai) con un vissuto ricco di esperienze e profondità sia solo un valore aggiunto, roba da far arrossire le ragazzette col viso disteso e la piega sempre impeccabile 🙂
Dici eh. Che poi la verità è che anch’io mi sono sentita sempre inadeguata, ma prima ero più in linea con quello che pensavo e volevo. Adesso, a volte, mi sembra di avere la testa di una trentenne in un fisico da cinquantenne. O il contrario.
A me invece ha fatto bene, sai? Certo… certi giorni è un incubo, è stato un incubo. A un certo punto però smette e ti accorgi che stai in panni che ti donano di più!
dici eh… io mi sento così fuori luogo, inadatta, sempre, ovunque