Voi ce le avete le amiche senza figli? Io sì, e l’ho già detto ma non mi stancherò mai di ripeterlo, so di avere una grande, grandissima, immensa fortuna.Perché? Perché le amiche senza figli sono il mio contatto con la realtà, con la vita prima della maternità, con problemi diversi dal cosa preparo per cena al pupo.
Mi ricordano che no, il mondo non inizia e non finisce con un pannolino pieno di cacca da cambiare, il mondo è tanto altro e se non ci fossero loro a volte anch’io me ne dimenticherei. Le mie amiche senza figli, sia chiaro, sono amiche normali, a volte loro si adeguano a me, a volte io mi adeguo a loro, di base sono sempre più fighe di me che, dopo esser diventata mamma, giro come una femmina di scimpanzé e non per i peli ma per l’incuria.
Loro sono truccate, vestite decentemente, hanno una vita sociale, flirt e relazioni. Loro mi ricordano che anch’io dovrei truccarmi, vestirmi decentemente, avere una vita sociale. Di relazione ne ho una e sono a posto così.
Con loro parlo di mio figlio, certo, ma non solo e sapete perché? Perché a loro di sapere che cosa c’è nel pannolino di mio figlio non interessa niente. E giustamente, aggiungerei. Loro sono persone sane di mente. Che sanno che in alcuni posti con Pietro non posso andare, per questo a volte si cena dove un bambino può sentirsi a suo agio, a volte no però, perché il figlio è mio e se loro non hanno figli un motivo ci sarà.
Non credo al fatto che le mamme possano uscire solo con altre mamme. Io mi sento male al solo pensiero. Io, da mamma, voglio continuare ad uscire con le mie amiche, anche quelle già mamme certo, e fare con loro quello che le amiche fanno. Mamme o non mamme non importa.
Non sempre si può, non sempre è facile, non sempre è la soluzione che accontenta tutte, ma di una cosa sono certa: la verità non è che le amiche senza figli devono per forza adeguarsi alla nostra nuova vita di mamma altrimenti non sono più amiche. E tu che amica sei che parli solo di pappette, vestitini e non trovi mai il tempo per una telefonata di conforto? Te lo sei mai chiesto?
È vero, il tempo manca, gli incastri diventano difficili, l’inverno è un periodo dell’anno in cui puoi anche dimenticarti la vita notturna, ma volere è potere e no, un’amicizia non può andare a schiantarsi dove inizia una maternità. Di sicuro assestare i nuovi equilibri non è immediato, c’è chi all’inizio si sentirà trascurata, chi non capita, chi griderà all’alto tradimento, chi semplicemente userà qualche sei una stronza bene assestato, ma la forza dell’amicizia sta lì, non nell’ascoltare i nostri racconti di notti insonni, non solo almeno, ma nell’offrirci la possibilità di sbirciare nel mondo di chi figli non ne ha.
E di tornare con i piedi per terra.
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14 Commenti
Concordo in toto. Benedette le amiche senza figli…. e aggiungerei anche le colleghe. Quando sono al lavoro, e mi rendo conto che è una cosa che NON faccio volontariamente, di mio figlio non parlo. Non perchè appunto non voglia, ci mancherebbe, ma perchè al lavoro mi libero del mio ruolo di mamma e ritorno ad essere quella che ero prima, almeno al lavoro posso. è strano, è come se mi dimenticassi di avere un figlio …. e se qualcuna mi chiede come sta il bimbo per una frazione di secondo il mio cervello dice “quale bimbo? ah già ne ho uno…”
Mamma Scarlett è a casa, mentre Scarlett-collega è lìin aeroporto a registrare passeggeri come sempre…almeno lì…..per il momento è l’unica tregua che ho.
Brava, e che bel lavoro che fai!
Io ce l’ho un’AMICA senza figli e me la tengo strettissima! Nei primi mesi di mio figlio ci siamo viste pochissimo perchè allattavo quel nanetto all’incirca ogni 2 ore, poppate da 10 min, ma dopo due ore era di nuovo urlante a richiedere la tetta, e con una pausa di 2 ore scarse non riuscivo a fare nulla, al massimo una doccia se andava bene, perchè lui dormiva pochissimo, però ci sentivamo comunque spesso e un po’ la invidiavo quando aveva cose da raccontarmi, anche solo banalità quotidiane. Dopo l’anno del nano, abbiamo fissato un’uscita settimanale per noi (salvo emergenze) ed è la serata della settimana in cui mi sento più me stessa, parliamo di mio figlio solo se ho qualche episodio buffo da raccontare, o quando lei mi chiede notizie di lui (e lo fa quasi sempre) altrimenti ho fame di vita al di fuori del ruolo di mamma, che tolte le ore di lavoro, è quello che occupa il resto della mia settimana in ogni istante. W le amiche vere, con o senza figli!
W le amiche vere, giusto. E brava perché sei riuscita a fare una cosa bellissima: ritagliarti spazio per te!
Vero verissimo.
Faccio un mea culpa: evito le altre mamme di asilo/scuola perché le conversazioni di solito si arenano su “mio figlio non mi dorme” “il mio invece….” in un susseguirsi di descrizioni del proprio pargolo.
Alle elementari poi c’è l’argomento super-gettonato “com’è incompetente la maestra” che mi fa venire l’orticaria.
Di sicuro io non sono granché a conversare e a cambiare argomento, eh. Però oddiocheppalle lo penso spesso 🙂
Anch’io fuggo, all’asilo le altre mamme non mi hanno mai vista, ora parteciperò a “genitori al nido” perché so che Pit è contento, ma relazioni genitoriali zero 🙂
Ciao, inizio subito dicendoti che ti leggo da poco e che mi piace molto ciò che leggo. Sono una mamma da un po’ e di due splendidi ragazzini, una preadolescente di 11 anni e un pazzo scatenato di 7 anni. Ho sacrificato i primi anni della mia vita personale e lavorativa per allattarli-nutrirli d’amore- costruire il nostro legame. Poi, come tutte le cose, è passato questo periodo duro e sono tornata a riappropriarmi maggiormente di me stessa. Ma sull’affare amiche credo proprio che non ha importanza se siano o no mamme. Credo che la discriminante è che siano sulla tua stessa lunghezza d’onda, altrimenti si generalizza la questione. Credo che il punto sia forse il periodo molto chiuso dei primi mesi-anni e allora in quel caso ti do ragione. Ma queste amiche non mamme che quando ti chiamano non tengono minimamente in considerazione tutta la tua vita stravolta negli impegni e nei pensieri, come le giudichiamo? Che semplicemente non hanno presente che tu sei ora anche parte di qualcun altro? Gli errori si fanno da un lato e da un altro. Quindi ne deduco che si può anche generalizzare ma che se c’è un vero affetto e interesse non ha importanza che via prenda la tua vita perché non ci si deve adeguare l’una verso l’altra ma continuare a essere parallele. L’esempio di ciò che si dice davanti una scuola non è calzante…quelli sono frasi da luogo comune che si tirano fuori come il tempo.
Insomma tutto questo discorso è per girare la frittata e dire che non sempre le amiche ti rimangono accanto nel modo giusto quando diventi tu mamma. Del resto se a 15 anni non parlavi d’altro del tizio che non ti guardava (e lei non ti poteva più sentire) ora perché non potresti parlare di quanto ami il tuo fagottino (o di che schifo è la sua cacca)?
Ciao e grazie intanto. Hai ragione su tutto solo che quello che intendo è: si è soliti portati a pensare che sono gli altri che devono venirci incontro perché siamo diventate mamme e invece per me non è così. Il cambiamento è una nostra scelta, lo sapevamo già prima che ci sarebbero stati stravolgimenti, perché non fare noi un passo verso gli altri?
Poi è chiaro che ogni storia è a sé e che molto dipende dall’affetto e dalla storia dell’amicizia, ma di base mi rendo conto che “da non mamma” non avrei nessuna voglia di piegarmi ai ritmi delle mie amiche mamme, lo farei ma non sarei disposta a fare sempre io un passo verso l’altra. E lo scrivo con tutto l’affetto del mondo.
Grazie del bel post, molto autentico. Ho delle amiche senza figli che si sono addirittura sobbarcate un weekend intero con noi amiche con prole…delle vere eroine, a passare due giorni a disegnare, inventarsi storie, tenere in braccio, passare la pappa (ai piccoli), passare la birra (alle mamme), sorbirsi i reciproci scleri. Evviva le amiche, sempre.
Sì, evviva le amiche sempre 🙂
forse il problema è la persona in sè e non il fatto che sia “dotata” o meno di figli, non ci hai mai pensato? tu per esempio sembri una persona brillante e simpatica, mi piacerebbe (per ipotesi) averti come amica a prescindere dal fatto che hai dei bimbi o meno, magari l’amica PALLOSA (diamo nome e cognome alla gente) che non aspettava altro nella vita che fare dei figli per sentirsi realizzata nella vita e non fare altro che parlare di pappe e cacche, era già una persona da evitare prima
almeno io penso così, avere dei figli è vero che ti cambia, ma di base sei sempre tu, magari la cosa tira il fuori il peggio di te (o il meglio)
magari l’amica che con i figli è diventata intollerabile lo era anche prima, solo che prima magari era quella che passava il tempo ad asciugarti sul suo lavoro o a farsi infinite menate per i problemi di cuore..
saluti
sì, forse hai ragione sul fatto che i figli esasperano quello che siamo, tirando fuori il peggio (o il meglio) di noi. Ci rifletto su 😉
Io sono dall’altra parte: sono l'”amicasenzafigli”. Anzi, di più, sono l’amica che non avrà figli, ed è già abbastanza per soffrirne. Poi certamente sono l’amica che giustamente deve fare un passo indietro quando vi nasce un bimbo, perché capisce le vostre difficoltà, vi vuole bene come sempre e, se può, cerca di essere di aiuto. E perennemente maschera il suo dolore nel confronto.
Ma, care mamme, cosa vi fa pensare che anche la vita delle vostre amiche debba ruotare attorno alle esigenze del vostro bimbo? Io non posso rispondere al telefono al pomeriggio, anche se è il momento in cui il pupo dorme, perché io sono al lavoro.. non posso adattarmi sempre a prendere ferie quando le vacanze di tutti sono finite perché voi avete problemi quando il bimbo è casa dall’asilo…
Insomma, care amiche e colleghe, anche una “donnasenzafigli” ha una vita, delle esigenze e difficoltà, e hanno pari dignità delle vostre. E molte volte ha in più anche una amarezza in fondo al cuore che la accompagnerà per tutta la vita
io sono completamente d’accordo con te. In ogni parola.